mercoledì 23 luglio 2014

LA FUNZIONE DELL'ENDOXAN NEL MDB. INTERVISTA AL DOTT. GIUSEPPE DI BELLA

LA FUNZIONE DELL'ENDOXAN NEL MDB. INTERVISTA AL DOTT. GIUSEPPE DI BELLA

Dott. Giuseppe Di Bella: Questo farmaco è uno dei temi preferiti della falsificazione e dell’ ipocrisia sul Metodo Di Bella e viene citato con una sovversione completa della verità, soprattutto da chi non conosce né la chimica né la biochimica e né la farmacologia. Qualsiasi sostanza ha un effetto diverso in base alla dose, può addirittura l’effetto essere ribaltato, diventa l’opposto. Per capire le faccio un esempio banale: soprattutto in passato, per i bambibi venivano utilizzati dei ricostituenti a base di arsenico, quindi piccole quantità di arsenico hanno proprietà ricostituente, se ne aumento le quantità diventa un veleno, ci sono una serie di documentazione che dimostrano ciò che affermo. Ora applicate lo stesso concetto all’Endoxan. Nella terapia Di Bella viene utilizzato in dosi che oscillano tra 50 e 100 milligrammi al giorno. Se voi confrontate questo dosaggio con le monoterapie chemioterapiche, tante volte utilizzano un solo farmaco, molte altre volte una politerapia. In certe malattie linfoproliferative fanno l’infusione in vena dai 10 ai 12 grammi di Endoxan, se voi li confrontate con 100 milligrammi c’è un rapporto da 1 a 100 . Se voi motiplicate per 100 a 1 una terapia , cambia non in maniera parziale ma in maniera totale l’effetto. Quando fanno 10 grammi di ciclofosfamide in vena ottengono la morte cellulare per lisi, cioè la cellula tumorale viene spaccata oppure avviene la morte cellulare tumorale per intossicazione acuta e sovvertono la quantità delle altre cellule che non sono uccise ma sono completamente alterate nei loro aspetti vitali. Se utilizzate 100 milligrammi non avete un effetto di chemioterapia citolitica o citotossica da 10 grammi in vena, ma avete un effetto diverso in maniera totale: avete un effetto apoptotico. Qualsiasi cellula normale nasce, invecchia e muore. La morte naturale di una cellula normale sana si chiama apoptosi, viene dal greco. La cellula tumorale, non inveccchia e non va in apoptosi, perché quando fa la prima mutazione inattiva i geni che portano all’apoptosi, per cui inattivano la sequenza dei geni nel DNA che sono deputati a questo. Non deve sembrare strano, perché ogni specie vivente ha una diversa aspettiva di vita ed è programmata nel DNA. Anche a livello umano ci sono famiglie longeve e famiglie meno longeve, per cui l’aspettativa di vita fa parte di un programma. Ci sono delle sequenze geniche che codificano questo aspetto. La cellula tumorale alla prima mutazione inattiva questi geni per cui non va in apoptosi. L’apoptosi pertanto è la morte fisiologica, naturale della cellula che la cellula tumorale non conosce. Allora, secondo la terapia Di Bella: se io interdico ad una cellula tumorale tutte le fonti di energia che non sono altro che un trasferimento di energia da parte dell’ormone della crescita, della prolattina e di tutti i fattori di crescita indotti dall’ormone della crescita. Se io blocco questo trasferimento di energia io già metto in gravi difficoltà la cellula tumorale, perché le nego un apporto basilare di energia. Se contemporaneamente le interdico le sue misure più micidiali di difesa che sono il complesso delle loro mutazioni, perché la cellula tumorale facendo una mutazione, istantaniamente seleziona i massimi vantaggi. Ad esempio, se io somministro un chemioterapico, la cellula tumorale attraverso la mutazione seleziona la resistenza, cioé è il meccanismo più micidiale di difesa della cellula tumorale. Se una cellula tumorale incomincia ad avere un deficit di apporto energetico, non può attuare il sistema di difesa delle mutazioni se io do quella microdose, la 100 o la 120 parte di quella che danno in chemio, riesco a costringere la cellula tumorale ad imboccare un percorso di apoptosi che diversamente non imboccherebbe. Nessuno oncologo si sognerebbe di somministrare 100 milligrammi, loro somministrano 10 grammi. Quando io ho un rapporto di 1 a 100 ho un effetto totalmente diverso perchè io con quello ottengo un effetto apoptotico, non ottengo quello della chemioterapia citotossica e della chemioterapia citolitica. Questa è terapia apoptotica, cioé obbligare la cellula tumorale a questo percorso di apoptosi che diversamente non conoscerebbe. L’altra cosa che soprattutto i più esagitati non capiscono è l’effetto mieloprotettivo ed antitossico delle alti dosi dei retinoidi secondo la composizione Di Bella e della melatonina, perché questi schermano il midollo e bloccano l’effetto mielotossico di quelle microdosi giornaliere. Questo è il motivo perché noi con la terapia Di Bella possiamo continuare a tempo indefinito a somministrare quei minimi dosaggi, l’oncologo no perché non sa proteggere il midollo, non sà bloccare i radicali liberi, non sa bloccare le reazioni ossidative, non sa proteggere le membrane cellulari dal danno. Per cui, il Professor Luigi Di Bella ha creato le premesse con la quale questa terapia riproduca una situaziona fisiologica, ripristina l’equilibrio fisiologico, consente l’uso continuativo di quelle microdosi. Hanno cercato di copiarlo malamente con la terapia metronomica, copiando il concetto di piccole dosi prolungate, ma loro sono costretti ad interrompere e quando interrompono la cellula tumorale esplode un’altra volta. Sono costretti ad interrompere perché non hanno capito che sono fondamentali tutta una serie di supporti che consentono l’uso continuativo della terapia Di Bella. Per cui, il tentativo di deleggittimare la terapia dicendo che usa chemio può essere completamente contraddetto e smentito dalla base perché mancano le premesse chimiche, biochimiche e di farmacologia.