sabato 7 giugno 2014

tutti i principi attivi e come funziona il MDB

L'MDB propone una terapia causale, volta a eliminare i fattori etiopatogenetici (causali) che portano all'insorgenza del tumore, modificando quel terreno biologico il cui sovvertimento consente l' insorgenza della patologia neoplastica. La chemioterapia non agisce sulla causa che ha prodotto il tumore ma sulla cellula tumorale che ne rappresenta la conseguenza. La distruzione chemioterapica delle popolazioni cellulari neoplastiche non è mai totale e la cellule tumorali residue, in un'alta percentuale, riprendono la proliferazione e l'invasività trovando un terreno biologico meno resistente perché devastato dalla pregressa chemioterapia. Le stesse cellule tumorali tendono a divenire progressivamente meno sensibili e più resistenti ai ripetuti cicli chemioterapici. L'MDB , attraverso la somatostatina, inibisce alcuni dei più potenti fattori tumorali, quali il GH (principale fattore di crescita), IGF e tanti altri. Azione potenziata dagli inibitori della prolattina, potente fattore di crescita. Attraverso i retinoidi riporta alla normalità, "ridifferenzia" le cellule tumorali, effetto potenziato dall'azione sinergica della vitamina D, della melatonina e della vitamina E. I singoli componenti agiscono sinergicamente potenziando il loro effetto antitumorale e sviluppando un'azione antiossidante, anti radicali liberi, potenziatrice dell'immunità, pro-apoptotica (morte programmata, simile al ricambio, della cellula tumorale), antiproliferativa, pro-differenziante, antimetastatica in assenza dei noti effetti tossici chemioterapici.

Acido tutto(all)trans retinoico La sua azione antitumorale si estende a tutte le forme neoplastiche attraverso meccanismi comuni ai retinoidi quali: antiproliferativi, pro-differenzianti, antimetastatici, proapoptotici (induzione della morte programmata della cellula tumorale) e antiangiogenetici. Questi meccanismi sono sinergici e potenziano quelli della vitamina D3, della vitamina E, della somatostatina, melatonina e bromocriptina (oppure in alternativa cabergolina). Inoltre l’acido retinoico esercita un’attività determinante nel potenziare l’integrità e l’efficienza di tutti gli epiteli e l’immunità naturale.

Betacarotene Potenzia l’azione della vitamina A, dell’acido retinoico, stabilizza le membrane cellulari e nella prevenzione e terapia dei tumori agisce con molteplici meccanismi comuni ai retinoidi, in particolare sono numerosi gli studi circa l’aumento della sopravvivenza di pazienti neoplastici trattati con betacarotene, e miglioramento della qualità di vita. Infatti la letteratura scientifica ha accertato meccanismi d’azione del betacarotene antitumorali quali l’inibizione della perossidazione lipidica e l’aumento del glutatione. Il dato della sopravvivenza e l’azione preventiva antitumorale è confermato da numerosi studi epidemiologici sull’uso di vegetali ricchi di carotenoidi che abbattono il rischio di varie forme cancerose. Il dato trova conferma negli studi sperimentali.

parlodel Bromocriptina E’ indicata in tutte le neoplasie per la sua potente attività inibitrice dei fattori di crescita, sinergica pertanto alla somatostatina e suoi derivati sintetici e alla melatonina. Trova particolare indicazione ed efficacia nei tumori che risentono maggiormente della prolattina come fattore di crescita. Le controindicazioni sono rappresentate da nausea, che insorge principalmente nelle somministrazioni uniche giornaliere e a digiuno, cui si può ovviare frazionando le somministrazioni e rallentando l’assorbimento attraverso l’assunzione ai pasti.


dostinex cabergoina:

E’ indicata in tutte le neoplasie per la sua potente attività inibitrice dei fattori di crescita, sinergica pertanto alla somatostatina e suoi derivati sintetici e alla melatonina. Trova particolare indicazione ed efficacia nei tumori che risentono maggiormente della prolattina come fattore di crescita.


calcio
Secondo l’insegnamento del Prof Di Bella, la calcemia nei malati neoplastici andrebbe mantenuta tra 9 e 9,50 milligrammi /100 di plasma, senza superare i 10. Sarebbe opportuno determinare le tre frazioni plasmatiche del calcio: il calcio molecolare, colloidale e ionico. Si utilizza in dosi di 1 g ai pasti due volte al giorno, unitamente all’acido ascorbico che ne facilita l’assimilazione. È un minerale utilizzato per la sua funzione metabolica e l’attività sul trofismo osseo, sui tessuti mesenchimali e la regolazione di aspetti vitali dell’attività cellulare. È particolarmente indicato nelle patologie gastro-intestinali, mesenchimali ed ossee in sinergismo con la vitamina D3. Il calcio intracellulare gioca un ruolo importante nella divisione cellulare, e la sintesi del DNA è attivata dall’incremento della sua concentrazione intracellulare. Interferisce con la sintesi della prostaglandina; livelli elevati intracellulari di calcio possono attivare la crescita neoplastica. Si può considerare pertanto il calcio un rilevante meccanismo segnaletico della differenziazione, proliferazione, involuzione neoplastica cellulare. È anche un elemento fondamentale della comunicazione intercellulare e della matrice extracellulare. Decisivo il suo ruolo nei meccanismi apoptotici.

endoxan Ciclofosfamide

’ una sostanza alchilante, fa parte degli analoghi della mostarda azotata e viene utilizzata in dosi minime nell’MDB rispetto ai dosaggi usuali praticati in chemioterapia, che possono giungere fino a 10 g somministrati direttamente in vena in alcune patologie neoplastiche. Rispetto a questi dosaggi la somministrazione prevista dall’MDB di 50-100 mg giornalieri rappresenta rispettivamente la centesima o duecentesima parte delle dosi impiegate in chemioterapia. Anche le vie di somministrazione, esclusivamente orale nell’MDB e preferibilmente endovenosa in chemio, cambiano radicalmente la risposta terapeutica. Il dosaggio di 50-100 mg ha esclusivamente un effetto proapoptotico sulla cellula neoplastica, cioè l’induzione della morte programmata cellulare secondo un processo naturale.

Lisozima


Utilizzo:
Fa parte del modulo variabile. Si può somministrare in dosaggi di 3 g al giorno, aumentabile al bisogno senza rischio di tossicità o sovradosaggio. Sono consigliabili 2 compresse da 500 mg per 3 volte al giorno ai pasti. Nelle lesioni del cavo orale o delle vie aerodigestive superiori, è consigliabile fare sciogliere in bocca lentamente una compressa da 500 mg anche ogni due ore. Le sue proprietà litiche su virus, batteri e protozoi sono dovute all’attività enzimatica e al fatto che, essendo una proteina fortemente basica, il lisozima può superare facilmente l’esile membrana della cellula virale e denaturarne il DNA fortemente acido.


Il lisozima trova frequente indicazione per le sue capacità batteriolitiche e per l’attivazione dell’immunità naturale, di cui è un costituente. È documentato il suo ruolo nella resistenza alle flogosi batteriche e virali e la sua carenza è spesso associata a fragilità degli epiteli aerodigestivi superiori e alla frequenza ed intensità di recidive. Anche se non ha una rilevante efficacia antitumorale diretta, può agire attivando macrofagi e cellule immunitarie e l’immunogenecità delle popolazioni neoplastiche. Attraverso la lisi di cellule batteriche e virali, può liberare molecole ad attività immunitaria e antitumorale. L’azione del lisozima si estende alla flora patogena protozoaria, raggiungendo un ampio spettro terapeutico esteso alle patologie gastrointestinali e del cavo orale. Potenzia decisamente l’effetto antibatterico degli antibiotici, che a seconda delle condizioni può sostituire o integrare, limitando notevolmente il deficit immunitario spesso associato alla patologia neoplastica e aggravato dai trattamenti chemioterapici. La sua assenza di tossicità, in quanto molecola biologica, e l’efficacia ne consigliano un uso frequente e soprattutto nelle situazioni conclamate di immunodepressione neoplastica.


Melatonina




Utilizzo:
In compresse da 2 mg in dosaggi di 20 mg o più al giorno. Da ingerire preferibilmente prima del pasto, distribuita uniformemente nel corso della giornata con concentrazione nettamente superiore la sera. Esempio: 2 compresse al mattino, 2 a mezzodì e 6 la sera prima di coricarsi.


E’ un neurotrasmettitore prodotto principalmente dal sistema nervoso, ma anche dall’epifisi o ghiandola pineale e da vari distretti come le ghiandole di Harder, le piastrine, i megacariociti ecc. Viene prevalentemente prodotta di notte. Svolge fondamentali e documentati effetti nella prevenzione e terapia delle patologie tumorali e degenerative, oggetto di un numero crescente di studi e di ricerche. Si può considerare e distinguere un’azione antitumorale indiretta della melatonina attraverso l’inibizione dei radicali liberi e l’effetto antiossidante, unitamente alla protezione dall’effetto cancerogeno e degenerativo di campi elettrici e magnetici. Va considerato tra le azioni antitumorali indirette anche l’effetto antinvecchiamento e antidegenerativo del tessuto nervoso e vascolare, la proprietà antiaggregante piastrinica. Rilevante anche l’azione d’attivazione e potenziamento delle difese immunitarie, la modulazione neuroendocrina e circadiana, l’effetto sul midollo osseo con riflessi determinanti sulla crasi ematica, la dinamica midollare, la produzione di piastrine, globuli rossi e globuli bianchi. L’azione antitumorale diretta si attua inibendo la proliferazione e la crescita di cellule tumorali, ostacolando la tendenza di cellule normali a divenire neoplastiche inducendo il ricambio cellulare e la sostituzione di cellule tumorali con cellule sane attraverso il meccanismo definito “apoptosi”. E’ documentata anche un’azione antimetastatica attraverso l’inibizione della diffusione a distanza delle cellule tumorali unitamente alla capacità di migliorare in maniera significativa il profondo stato di decadimento psicofisico degli stadi tumorali avanzati comunemente definiti “cachessia neoplastica”.


Somatostatina e/o Octreotide (analogo della somatostatina)


Utilizzo:
Per somministrazione sottocutanea utilizzando infusori temporizzati che erogano la dose terapeutica (3 mg per il tetradecapeptide, 1 mg per l’analogo di sintesi octapeptide) nell’arco di 10 ore a partire dalle ore 20:00 circa. Sono disponibili anche confezioni a lento rilascio per uso intramuscolare dell’analogo sintetico octreotide che possono coprire fino ad un mese circa con un’unica iniezione intramuscolare.


E’ un polipeptide (sostanza composta da amminoacidi) di 14 amminoacidi, che ha la proprietà specifica di inibire il principale fattore di crescita, il GH, che ha un ruolo fondamentale nell’insorgenza e proliferazione neoplastica. Svolge attività inibente anche su molti altri fattori di crescita che in misura significativa concorrono a determinare e diffondere la patologia neoplastica, quali prolattina, IGF, TGF alfa e beta, PDGF, EGF, VEGF. Numerosi analoghi di sintesi della somatostatina sono stati studiati e impiegati con successo in varie neoplasie. Fino dal 1988 negli USA la FDA ha approvato e registrato l’uso della somatostatina in diverse varietà tumorali. Attualmente un numero crescente di pubblicazioni sta confermando le proprietà antitumorali di questa sostanza in tutte le varietà neoplastiche con meccanismi d’azione sia diretti su recettori cellulari per la somatostatina, individuati nella cellula tumorale, che indiretti attraverso l’inibizione di quei fattori di crescita cui ormai è universalmente riconosciuto un ruolo primario nei tumori. Meccanismi d’azione sono antiproliferativo (inibisce la riproduzione di popolazioni cellulari neoplastiche), pro-apoptotico (induce una morte programmata delle cellule tumorali), antimetastatico (non consente la diffusione a distanza delle localizzazioni neoplastiche primitive. In queste azioni la somatostatina è sinergica e notevolmente potenziata dagli altri componenti dell’MDB, quali retinoidi, melatonina ecc.


Vitamina A o Axeroftolo o Retinolo




Utilizzo:
Si utilizza quale componente del composto vitaminico dei retinoidi del Metodo Di Bella (MDB). In questo composto rientra nella proporzione di 0,5 g per 1000 g di soluzione. Va assunta al mattino a digiuno almeno 15 minuti prima del pasto, facendo questo calcolo rispetto al peso corporeo: un adulto di 70 Kg può assumere circa 7 cc di soluzione di retinoidi contente la vitamina A. La determinazione può essere effettuata con una comune siringa da 10 cc, versando il contenuto in un cucchiaio. Piccole variazioni non hanno alcun carattere di tossicità per la composizione del preparato e la natura delle sostanze componenti.


Rientra nel gruppo dei retinoidi (link al documento di tipo scientifico “retinoidi”). E’ una vitamina liposolubile con formula C20 H28 componente del composto dei retinoidi MDB nella proporzione di 0,5 g per ogni litro di composto vitaminico i cui componenti oltre alla vitamina A sono: betacarotene 2g x 1000, acido trans retinoico 0,5 x 1000 e vitamina E 1000 g. E’ importante per le sue proprietà di prevenzione sia dei tumori che delle infezioni batteriche o virali e per la sua riconosciuta capacità d’attivare le difese immunitarie dell’organismo. La letteratura medica internazionale ha già riconosciuto questi effetti su tutti i tessuti epiteliali che costituiscono una parte vitale ed estesa del nostro organismo. Essi comprendono: le vie respiratorie, digestive, urogenitali, ghiandolari esocrine e i tessuti tegumentali come la pelle e gli annessi. Su tutti questi substrati la vitamina A agisce in maniera determinante e documentata preservandone integrità efficienza e funzionalità e promuovendo meccanismi di crescita controllati. Altro elemento fondamentale è la capacità della vitamina A e dei retinoidi d’impedire o comunque rallentare la trasformazione di una cellula normale in neoplastica, di ridifferenziarla, cioè riportarla alla normalità, se è iniziato il processo neoplastico, d’inibire la crescita delle cellule tumorali, la loro diffusione e favorire la loro morte naturale (apoptosi) con un meccanismo simile al ricambio cellulare. Pertanto l’attività antitumorale della A si estende dalla prevenzione alla terapia con meccanismi molteplici, complessi e documentati.

Vitamina C o Acido ascorbico




Utilizzo:
Si può assumere o come specialità medicinale in dosaggi superiori ai 2 g giornalieri o come prodotto galenico allo stadio chimico puro da ingerire sciolta in acqua durante il pasto.


E’ una vitamina idrosolubile che si presenta come polvere bianca e cristallina, fortemente sensibile agli ossidanti, da conservare in frigorifero. Ha un notevole potere riducente e la sua attività biologica fondamentale è quella di trasportare idrogeno in varie fasi del metabolismo intermedio. Ha una spiccata attività antiemorragica e d’attivazione dell’immunità naturale. Non è tossica e non si sono registrati casi di ipervitaminosi. L’elemento chiave della sua attività è la reazione reversibile da acido ascorbico in acido deidroascorbico che ne fa un sistema ossido-riduttivo, ubiquitario e primario per la vita, gli equilibri e i rapporti tra energia chimica e terreno biologico. La vitamina C per gli equilibri biologici rappresenta un fondamentale veicolo d’idrogeno e di elettroni negli organuli della citosol per i processi di respirazione cellulare. Sono soprattutto i tessuti a più alta dignità funzionale e più intensa attività metabolica i maggiori organi di deposito e utilizzatori di vitamina C, tra questi le capsule surrenali, l’ipofisi e il corpo luteo. E’ inserita nel protocollo MDB per il suo ruolo determinante antiossidante e di attivatore dell’immunità naturale, del trofismo cellulare, delle strutture di sostegno, reticolari e membrane basali su cui poggiano e sono sottese le componenti cellulari. La letteratura medico-scientifica ha valorizzato il ruolo della vitamina C nei tumori in numerosi studi che hanno dimostrato un notevole incremento della sopravvivenza con alte dosi di vitamina C in ammalati terminali di cancro. Analoghi effetti positivi sono stati pubblicati nelle forme pre-tumorali in cui la vitamina C ha favorito il blocco della progressione neoplastica. Gli studi più significativi riguardano gli effetti della vitamina C nelle patologie colon-rettali, nelle forme pre-leucemiche, leucemiche, mielomi e altre varietà tumorali.

Vitamina D3 or diidrotachisterolo atiten




Utilizzo:
In gocce da aggiungere al cucchiaio del composto dei retinoidi nella misura di 8-10 gocce da ingerire al mattino a digiuno fino a un massimo di 30 gocce al giorno, suddivise in 10 gocce mattina, mezzogiorno e sera. Compatibilmente con la calcemia, lo stadio e l’evoluzione della patologia neoplastica, il dosaggio può essere anche triplicato.


E’ una vitamina liposolubile di cui sono state identificate 7 varietà principali tra cui le più comunemente usate in terapia sono la D2 o ergocalciferolo e la D3 o colecalciferolo. Nei tumori la massima attività è svolta dal diidrotachisterolo denominato anche A.T.10 (preparato antitetano n. 10), definizione dovuta alla tetania stato di contrattura muscolare da carenza di calcio che il diidrotachisterolo antagonizza incrementando la calcemia. E’ sinergica con retinoidi e melatonina nell’esercitare un effetto antiproliferativo, antimetastatico e proapoptotico nei tumori. Una vasta letteratura scientifica ha accertato, valorizzato e confermato la spiccata attività sia preventiva che terapeutica della vitamina D nelle patologie neoplastiche. Sono stati individuati recentemente i recettori cellulari (VDR) su cui agisce la vitamina D per esercitare i suoi effetti antineoplastici. E’ oggetto di numerosi studi una nuova generazione di vitamine D sintetiche in cui si è cercato di attenuare l’attività calcemica (che rappresenta un ostacolo in quanto l’eccesso di calcio può produrre danni gravi e non reversibili) e incrementare quella antineoplastica che è sinergica ai retinoidi anche nell’attivazione della differenziazione cellulare. E’ stato spiegato l’effetto antiproliferativo della vitamina D attraverso il blocco della mitosi cellulare in G1. E’ rilevante anche l’attivazione dell’immunità naturale e il blocco dell’angiogenesi in sinergia con le altre vitamine del protocollo MDB. Oltre che studi su linee cellulari neoplastiche in vitro e su animali, anche studi clinici ed epidemiologici hanno confermato le proprietà antitumorali della D e derivati nella prevenzione e terapia tumorale. Recentemente studi su animali prevalentemente topi e cani hanno evidenziato una potente attività anche antimetastatica della vitamina D.


Vitamina E (utilizzato sotto forma di estere) o Alfatocoferile acetato




Utilizzo:
E’ il componente base del composto vitaminico dell’MDB con funzioni sia di solvente dei retinoidi che antiossidante sugli stessi. Si trova in proporzione di 1000 g (o millilitri, essendo in questo caso le misure di massa per i volumi non molto dissimili rispetto ai 2 g di betacarotene e allo 0,5 g di acido retinoico e axeroftolo).


E’ una vitamina liposolubile che si utilizza sotto forma di estere acetato perché più stabile e possiede una formidabile attività antiossidante e antiradicali liberi. E’ stata dimostrata anche una primaria funzione antidegenerativa della vitamina E sul tessuto nervoso e vascolare. Il ruolo fondamentale è antiossidante e come componente di sistemi enzimatici essenziali come la Cromo-C Reduttasi, e del metabolismo di quegli acidi nucleici che essendo componenti del nucleo cellulare interagiscono con tutte le funzioni vitali. Come costituente di sistemi enzimatici la vitamina E agisce direttamente sugli scambi energetici e sulla vita stessa attraverso il trasposto degli elettroni nella catena respiratoria. In presenza di vitamina E acidi grassi insaturi vitali come la vitamina A, l’acido retinoico e carotenoidi, possono avere un’esaltazione fino al raddoppiamento dell’attività e dell’efficacia biologica. Essendo nota l’incidenza dei radicali liberi nella catena etiopatogenetica (fattori causali) dei tumori ed essendo comunemente ritenuti i radicali liberi tra i maggiori responsabili della carcinogenesi, si deduce il peso determinante della vitamina E (dotata di altissima attività antiradicali liberi) nella prevenzione e terapia antitumorale. Nelle proporzioni di 100 mg per kg di peso corporeo, in pratica la vitamina E azzera i radicali liberi. Si possono così sintetizzare i meccanismi d’azione con cui la vitamina E interviene nella prevenzione e terapia dei tumori: Azione anti radicali liberi e antiossidante in ciò sinergica e potenziata da vitamina C, retinoidi e melatonina.

sandostatina lar

(Somatostatina a 8 aminoacidi) LAR (LAR = a lento rilascio)



N.B. Tenere il prodotto il frigorifero.

Il prodotto è un analogo della somatostatina composto da otto aminoacidi, presente anche nel sangue, che inibisce la produzione dell’ormone della crescita (detto somatotropo o GH). Questo ormone è il maggiore responsabile sia della nostra crescita, dall’età infantile all’adulta, che di quella tumorale. È fondamentale anche per l’attivazione di altri potenti e ubiquitari fattori di crescita tumorali quali EGF, fattore di crescita epidermico, VEGF, vascolare, IGF1 simil-insulinico ecc. Pertanto l’inibizione del GH, fattore mitogeno e potenzialmente induttore di tumori, risponde a un criterio chiaramente logico, ampiamente documentato in letteratura, con riscontri clinici e sperimentali. Il mancato impiego (se non in rare eccezioni) di questa molecola antitumorale del MDB rappresenta una grave frattura tra evidenze scientifiche e pratica clinica oncologica, che lo esclude. Può essere utilizzato o per rafforzare l’azione della somatostatina (14 aminoacidi) da iniettare la sera sotto cute, 3 ore dopo cena con siringa temporizzata, oppure in alternativa alla somatostatina.

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