Galatturoglicani
È estratto dagli squali ed è costituito dal concatenamento
alternato di acido D-glucuronico e D-galattosammina, in cui è presente
in posizione 4-6 un residuo solforico (condroitin-4 solfato e
condroitin-6 solfato). Svolge azione condroprotettiva, appartiene alla
classe dei glicosaminoglicani, costituenti essenziali della matrice
cartilaginea e della ECM. Nella cartilagine, i glicosaminoglicani sono
chimicamente coniugati a proteine con collagene, formando i
proteoglicani. Alcune delle azioni evidenziate sono: inibizione di
enzimi litici (elastasi, proteasi, ialuronidasi, glucuronidasi,
ß-acetil-glucaminidasi). Svolge attività antinfiammatoria attraverso
l’inibizione di immunocomplessi originati dal processo flogistico. Le
sue indicazioni terapeutiche note sono relative soprattutto
all’osteoartrosi e ai dolori articolari, e sono dovute all’inibizione
dell’elastasi leucocitaria, enzima di cui sono stati riscontrati elevati
tassi nel plasma, ma soprattutto nei liquidi sinoviali di ammalati
reumatici. Sarebbero auspicabili studi sulla concentrazione di elastasi
nei tessuti neoplastici e limitrofi. L’elastasi leucocitaria è con tutta
probabilità una delle cause del sovvertimento strutturale e funzionale
della matrice extracellulare, e pertanto anche del tessuto
osteoarticolare ricco di proteoglicani e collagene. Le somministrazioni
orali e parenterali non hanno evidenziato sensibili differenze di
risposte cliniche, né tossicologiche ad eccezione di un sensibile
contenimento del fabbisogno di fans e antidolorifici per l’impiego
parenterale del Condroitin. Anche nelle lesioni degenerative
osteocartilaginee legate alla patologia neoplastica e a sindrome
paraneoplastica, concorre a contenere la sintomatologia algica. È
indicato in funzione antiblastica e antimetastatica per la sua attività
trofica su tutti i tessuti mesenchimali, sulla matrice extracellulare e
su tutte quelle strutture esercitanti funzione di contenimento e
barriera alla disseminazione neoplastica. È confermata anche da dati
recenti della letteratura l’attività citostatica diretta dei
galatturoglicani, oltre quella indiretta in qualità di elementi
essenziale del trofismo e funzionalità della ECM.
Utilizzo:
Fa parte del modulo variabile. Si utilizza in fiale orali o in polvere o in bustine o in polvere galenica associato alla glucosammina solfato, in dosi superiori a 1 g in due somministrazioni giornaliere.
Fa parte del modulo variabile. Si utilizza in fiale orali o in polvere o in bustine o in polvere galenica associato alla glucosammina solfato, in dosi superiori a 1 g in due somministrazioni giornaliere.
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