TESTIMONIANZE DEI PAZIENTI PRESENTI NEL GRUPPO MDB
Di Elena Pasini, Martedì 4 settembre 2012 alle ore 16.43
1) TESTIMONIANZA CARCINOMA DUTTALE DI TIPO INFILTRANTE E ORMONODIPENDENTE TRATTATO CON MDB:DI WILFRIDA ROSE ( Contatto FB: http://www.facebook.com/
Tutto è iniziato nel gennaio 2009 a seguito di uno dei consueti screening mammografici a cui mi sottoponevo regolarmente.
Non avrei mai sospettato che in febbraio mi richiamassero per aver trovato ben 3 noduli sospetti di cui 2 a destra ed 1 a sinistra.
Durante la visita mi dicono di farmi una risonanaza magnetica che conferma il sospetto. Seguono una nodulectomia e 2 agobiopsie.
Esito: carcinoma duttale di tipo infiltrante e ormonodipendente.
Mi sentivo confusa, smarrita e fortemente depressa.
Consulto un oncologo e ben 2 chirughi che mi prospettano tutti la medesima cosa:mastectomia bilaterale più 8 cicli di chemioterapia.
Non me la sento di affrontare un percorso così devastante.Non ho fiducia nelle cure tradizionali. Alcuni miei parenti compresi i miei genitori lo hanno fatto e sono morti in preda a dolori lancinanti.Che fare?
A questo punto mi torna in mente il professor Luigi di Bella e decido di contattare via mail il figlio per fissare una visita presso il suo studio a Bologna.
Così iniziò la mia "grande avventura" sostenuta solo dalla mia famiglia ed oltraggiata da tutti i miei parenti che facevano di tutto pur di convincermi che stavo sbagliando e che così avrei finito prematuramente i miei giorni.
I mesi passavano e la consolazione stava nel leggere e rileggere le testimonianze di coloro che grazie a Di Bella ce l'avevano fatta, che avevano vinto la loro battaglia.
Finalmente già dopo soli 6 mesi le indagini strumentali confermano la regressione del tumore: a sx non vi erano più tracce e a dx era diventato quasi della metà.
Alla notizia mi son riaffiorate le speranze nonostante il continuo senso di colpa per le ingenti spese economiche che continuavamo a gravare per causa mia sulla mia famiglia.
A novembre rifeci una ecografia con esito strabiliante: del tumore rimaneva soltanto una traccia piccolissima.
Seguirono altre indagini e tutte hanno confermato l'esito positivo della cura.
A quasi 3 anni mi rimangono soltanto delle microcalcificazioni nel seno destro che il dott. Di Bella definisce non gravi, soltanto ciò che rimane della mia malattia verso la completa guarigione.
Per del tempo ho dovuto sospendere la cura,ma grazie al vostro aiuto sono felice di poterla portare avanti in modo tale che del mio male non resti più nessuna traccia.
E' una fortuna avervi conosciuto. Non finirò mai di ringraziarvi per tutto il bene che mi state facendo. In voi ho trovato quasi una seconda famiglia. Delle persone che come me hanno compreso il grande valore delle scoperte del professor Luigi Di Bella e che hanno superato mille ostacoli pur di curarsi in base alla sua terapia.
Un abbraccio forte a tutti voi e a presto!
2) CARCINOMA MAMMARIO IN CURA CON MDB:
DI TERESA PERAGINE (CONTATTO FB http://www.facebook.com/
Ciao a tutti , ho iniziato Il MDB a Febbraio 2011 per un k mammario sinistro scoperto a Dicembre 2010.
La mia storia inizia verso Luglio quando un giorno noto una ghiandola ingrossata, alla quale non avevo dato peso poiché avevo notato che si gonfiava e sgonfiava con l’arrivo del ciclo mestruale. A Settembre decido di prenotare un ecografiasolo per stare più tranquilla, anche in regime di solvenza.
I tempi sono lunghi mi fissano l’eco per metà Ottobre, poi slitta a fine Novembre. Alla prima ecografia si vede la famosa ghiandola e sino qui niente di allarmante, poi sotto la ghiandola un nodulo ben nascosto del diametro di 10,5X11,7!
Capisco che c’è qualcosa che non va, il dottore mi sottopone subito a mammografia. Il mio seno sinistro è interessato, oltre che dal nodulo, anche da microcalcificazioni ,che non fanno presupporre a nulla di buono.
Il 1 Dicembre mi fanno un agoaspirato, risultato positivo a CTM, mentre il giorno dopo mi sottopongono a risonanza magnetica per vedere se era vascolarizzato, ed ovviamente non lo era.
Il mio seno sinistro presentava un nodulo di 1,4 cm estensione massima, un area focale di 2,5 cm e un nodulo retroareolare di 7 mm. Intervento chirurgico con asportazione seno sinistro, seguito da chemio e radio. Prenoto la visita per il 23 Dicembre presso uno dei migliori centri di Milano, o per lo meno questa è la sua fama, ma non appena vi ci metto piede, dico a mio marito: '' non mi piace questo luogo!’’ ...chiamatelo sesto senso .
Mentre attendo il parere del "figlio" dell’oncologia italiana, compilo un modulo dove fra le tante cose mi chiedono se avessi problemi economici; rispondo negativamente, anche se non capivo a cosa si riferisse la domanda e la sua pertinenza. Il responso del consulto si rivela identico a quello avuto all’ospedale di Bari per quanto concerne l’intervento chirurgico. Ma dalla visita viene fuori un ingrossamento di due linfonodi sovraclaveari, per cui mi sottopongono a un agoaspirato ed ecografia al collo, ma non emerge niente di preoccupante eccetto un linfonodo di 1 cm con morfologia un po’ strana.
Stesso giorno effettuano anche un agobiopsia al nodulo. Mi chiamano dopo una settimana per comunicarmi l’ora dell’appuntamento con l’oncologa e finalmente la
incontro: anche lei a pelle non mi piaceva e non appena iniziò ad aprire bocca ne ebbi conferma.
Ovviamente prima di recarmi dalla PIVELLINA mi ero ben documentata sulla tanto famosa chemio, chi non ha avuto un amico o un parente affetto dal male moderno? Con il suo bel fare mi espone la situazione ‘’ Signora abbiamo riscontrato delle cellule di provenienza mammaria nel suo linfonodo sovraclaveare non possiamo procedere all’intervento poiché dobbiamo prima arginare la malattia con dei cicli di chemio poi procedere a intervento chirurgico e successivamente a radio terapia ‘’ Le dico chiaramente che la chemio io non la faccio, lei con quell’aria di onnipotenza mi risponde:‘’ tutti così dicono ‘’; ma purtroppo aveva fatto i conti senza l’oste.
La sua priorità era inserirmi in un piano di studio di donne della mia età, tipologia di K, e altre caratteristiche comuni. La Pet, evidenzia una neoplasia alla mammella sinistra con interessamento linfonodale sovra-sottoclaveare,pettorale,
NON HO MAI CAPITO PERCHE MI INSEGUISSE CON LE TELEFONATE,INSISTENDO SUI PROTOCOLLI DA UTLIZZARE, SPEGANDOMI SE FOSSE CHIARA LA MIA SITUAZIONE….. e se lei fosse stata abbastanza chiara, le dissi ''chiarissima''.
Cambio centro mi reco a un terzo consulto ( PRECISO CHE AVEVO GiA’ PRESO APPUNTAMENTO CON IL PROF. GIUSEPPE DIBELLA PER IL 15 FEBBRAIO 2011) stessa cosa: chemio,intervento e radio .
Il primario della senologia mi visita e controlla più volte gli esami fatti nel centro di fama europea e con fare garbato e gentile afferma ‘’ non smetto mai di imparare e meravigliarmi ‘’: mi fa notare i farmaci alla quale mi volevano sottoporre per il loro studio, farmaci di seconda scelta cosi li chiamò se non ricordo male, ‘’ Non vanno bene per la sua età ‘’ afferma.
Mi richiedono una TAC per avere una situazione chiara dei miei linfonodi,accetto e.. conclusione medica? I MIE LINFONODI NON AVEVANO NULLA DI STRANO, eccetto un linfonodo laterocervicale di 1 cm e uno di 2 cm sotto l’ascella ma avente forma normale, dal radiologo evidenziato con niente di patogeno.
Una cosa accomunava le due oncologhe: si guardarono bene dal dire gli effetti collaterali della chemio! Ricordo che posi mille domande, alla fine risposi ‘’ io non faccio chemio,se non mi uccide una cosa mi uccide l’altra!".
"Lei non ha il raffreddore" mi sento dire, "e la chemio non è aspirina!" controbatto io; "Certo mi risponde la dottoressa".
Rifiuto la chemio e mi propongono in primis l’intervento: ma come non era necessario arginare il male??? L’oncologa mi dice ‘’ SIGNORA MOLTE PERSONE STANNO BENE DA DIVERSI ANNI CON IL SOLO INTERVENTO, MA IO LE PROPORRO NUOVAMENTE LA CHEMIO’’
Inizio la terapia del prof Dibella il 22 febbraio 2011, sono già quattro mesi che la seguo con i suoi effetti collaterali sopportabilissimi,a distanza di due mesi dalla terapia il mio nodulo di 10,8x11,7 è passato a 6,6x6,8, mentre quello retroareolare di 5mm non compare piu eco graficamente, esami ematocrici e markers nella norma, solo un lieve calo dei globuli rossi e un aumento di zuccheri.
Ecografia al collo ed ascelle: linfonodo ascellare sx passato da 2 cm iniziali a 1,7 cm. Ecografia 8 giugno 2011: addome superiore tutto ok; controllo seno sinistro: il nodulo non si riesce nemmeno a vedere a livello ecografico!
Il dottore lo cerca con la mano, riesce a trovarlo, punta la sonda direttamente in quell' area, l’immagine è cosi chiara che non si vede, mi fa notare la consistenza del nodulo e la differenza di immagine rispetto alle volte precedenti, effettua l’ecografia da diverse angolazioni ‘" è questo non ho dubbi, ricordo bene il suo caso’’ afferma.
Nodulo passato da 6,6x6,8 a 6 x 3,8, del nodulo di 5 mm non c’è ombra, LINFONODO ASCELLARE DIAMETRO MASSIMO 1 CM( era di 2 cm inizialmente) LINFONODO AL COLLO DI 1 CM SCOMPARSO, i miei linfonodi non sono ingrossati. Globuli biachi passati da 5000 a 8400 ( difese immunitarie).
IO STO BENISSIMO, MORALMENTE E FISICAMENTE
TE! Vado persino in palestra...
Pet fine giugno è stata negativa.....k in fase di remissione. Il 10 agosto eco mammaria, ulteriore riduzione del nodulo. Il 23 settembre consulto con dottor Giuseppe Di Bella a Bologna '' per qualche altro mese ha deciso di lasciare la terapia inalterata, poi si procederà a ridurre i farmaci ecc....''
Ovviamente vi terrò aggiornati passo per passo.
Mammografia del 29.11.11 : A sinistra appare notevolmente ridotta di densità l'opacità seganalata nel quadrante supero esterno.
MENTRE UN ANNO PRIMA PRESENTAVA UN ESTESA AREA DI MICROCALCIFICAZIONI.
Rieccomi , dopo gli esami di controllo annuali : Pet\CT del 29.06.2012 non indicativo per lesioni sostitutive focali con elevato metabolismo glucidico. Vorrei ricordarvi che non ha subito intervento chirurgico, ho visto regredire il nodulo più grande ( 1,4 cm) sino a sparire del tutto. Avevo bisogno di un esame più certo dell'ecografa, dietro consiglio del Dottor Giuseppe Dibella ho eseguito RM in data 27.06.2012 così refertato : l'esame odierno non documenta aree di patologico enchament contrastrografico a carico di entrambe le mammelle. Anche ad un controllo ecogrfico mirato della mammella sinistra non si evidenziano lesioni a focolaio. Per me è un grande traguardo, non lasciarò mai nulla al caso effettuerò i miei controlli e seguirò le raccomandazioni del Dottor Dibella scrupolosamente.
3)
TESTIMONIANZA TUMORE AL POLMONE TRATTATO CON MDB:
di Rossana Lucia Boi (http://www.facebook.com/
NON DIMENTIKERO' MAI LA LUCE DI SPERANZA NEGLI OCCHI DI MIO PADRE QUANDO VENNE A SAPERE DEL METODO DI BELLA... 13 ANNI FA GLI VENNE DIAGNOSTICATO TUMORE AL POLMONE DA FUMATORE... LUI NON FECE MAI LA TRADIZIONALE TERAPIA, MA SOLO ACCERTAMENTI E BIOPSIE VARIE X CAPIRE LA VERA ENTITA' DEL MALE... DOPO SOLI TRE MESI MIO PADRE DIVENNE UNA LARVA INERME NEL LETTO DI OSPEDALE. CI AVEVANO DATO ZERO SPERANZE, NON SI POTEVA NEMMENO INTERVENIRE CHRURGICAMENTE PERCHE' TROPPO ESTESO E IN UN PUNTO ABBASTANZA CRITICO... ORA NON RICORDO TUTTI I DETTAGLI DELLA SUA CARTELLA CLINICA, DI TEMPO NE E' PASSATO... MA PROPRIO QUANDO CI DISSERO CHE NON AVREBBE SUPERATO LA NOTTE, NOI FIGLI RIUSCIMMO A METTERCI IN CONTATTO CON UN MEDICO CHE PRATICAVA IL METODO... ALLORA NON TUTTI LO FACEANO E NOI DOVEMMO ANDARE FUORI CITTA' X PORTARE NOSTRO PADRE PERCHE' VENISSE VISITATO DA LUI E VISIONATA LA SUA CARTELLA CLINICA... CI FECE INIZIARE SUBITO, E FUMMO FORTUNATI XKE' IN QUEL MOMENTO AVEVA UNA SOLA MACCHINETTA DI QUELLE CHE SI METONO NEL BRACCIO X LA SOMINISTRAZIONE DEI FARMACI... IN POCHE PAROLE, MIO PADRE ALL'IMPROVVISO RINACQUE... SPARIRONO I SUOI DOLORI, RIAQUISTO’ LENTAMENTE LE FORZE, E COME X MIRACOLO IL MALE SI ARRESTO'... NON SCOMPARSE, MA LO TENNE IN VITA X ALTRI TRE MESI, E CON DIGNITA' RESTITUITA... E' SEMPRE NEI MIEI RICORDI, QUANDO UNA MATTINA SCOMPARVE DA CASA, E TUTTI CI MOVIMENTAMMO ALLA SUA RICERCA, CON LA CONSAPEVOLEZZA C FORZE NE AVEVA POCHE, ERAVAMO VERAMENTE PREOCCUPATI, INSOMMA CI DIVIDEMMO ALLA SUA RICERCA, E LO TROVAI PROPRIO IO USCENDO DALLA CHIESA DEL NOSTRO QUARTIERE... COL VISO SERENO MI DISSE CHE ERA ANDATO A RINGRAZIARE DIO X QUESTO MIRAKOLO... ALLA FINE PERO' RINUNCIO'... E LO FECE X NOI... I FARMACI NON SEMPRE ERANO REPERIBILI, COSTAVANO E CI RENDEVA TUTTI NERVOSI... PENSO CHE ALLA FINE LUI ABBIA PERCEPITO LA TENSIONE IN NOI E I SACRIFICI X POTERLO VEDERE IN PIEDI... SI TOLSE MACCHINARIO E TUTTO, E INIZIO' NUOVAMENTE A REGREDIRE: COME INIZIO' A FARE SANGUE DA BOCCA LO PORTAMMO ALL'OSPEDALE, E LI’, COME POTETE IMMAGINARE, E' SERVITO DA CAVIA... COME E' STATO TOCCATO COL BISTURI E' ANDATO COMPLETAMENTE IN METASTASI... CE LO DIEDERO A CASA CON BOMBOLONI DI OSSIGENO, E DOPO TRE GIORNI DI AGONIA SE NE ANDO'... IO SONO CONVINTA CHE SE LUI AVESSE CONTINUATO LA TERAPIA CE L'AVREBBE FATTA... MA FURONO LE CONDIZIONI CIRCOSTANTI CHE NON CI PERMISERO DI PORTARE A COMPIMENTO QUESTO MIRACOLO... IO HO SEMPRE CREDUTO IN QUESTO METODO, E CONTINUERO' A CREDERCI... X QUESTO FACCIO PARTE E SOSTENGO QUESTO GRUPPO... PERCHE' E' GIUSTO CHE TUTTI ABBIANO IL DIRITTO DI SCELTA MA ANCHE LA POSSIBILITA' DI POTERSI PERMETTERE ECONOMICAMENTE DI VIVERE... CON DIGNITA' E RISPETTO! UN SALUTO A TUTTI, ROSSANA
4) TESTIMONIANZA TUMORE OVARICO TRATTATO CON MDB REMISSIONE COMPLETA:
DI SANTE BERARDI (CONTATTO FB http://www.facebook.com/sante.
Salve a tutti, sono a contatto con la realtà del MDB da qualche anno oramai, per una vicenda familiare precedente a quella di cui parlo in questo post.
Scrivo qui per un altro motivo in quanto nel dopo la morte di mia madre nell'agosto 2009 (non per demerito del MDB sottolineo), ad aprile 2010 a mia moglie (45 anni) viene diagnosticato un probabile cancro dell'ovaio destro. (tanto per non disabituarci a questa malattia)
Accertamenti ne dimostrano la natura maligna, tutti i marcatori sballati, il Ca125 ben
oltre 1200, Pet positiva, intervento chirurgico a giugno per isterectomia, con tutto ciò che prevede il protocollo, quindi linfonodi, appendice, ecc........
Risulta inoltre che la capsula era interessata da cellule tumorali, il lavaggio peritoneale positivo e riscontrano una iperplasia dell'endometrio e adenocarcinoma in situ dell'endometrio stesso, in sostanza doppia neoplasia, anche se, diciamo così, entrambe ad uno stadio I (Ic e Ia per l'esattezza).
Premetto per far capire che si tratta di uno stadio iniziale ma con alta possibilità di recidiva locale per via del lavaggio peritoneale positivo per cellule tumorali e capsula intaccata ed in ogni caso perchè il ka ovarico è piuttosto pericoloso e difficile da controllare da statistiche ufficali, vi è pure un famoso chirurgo che osò coniare "k ovaio non si skappa".
Detto questo, abbiamo fatto scelta di terapia di prima linea con MDB rifiutando la tanto consigliata e insistita chemio a base di carboplatino, questo per totale fallimento nella recente vicenda di mia madre e per convinzione rispetto al MDB.
Veniamo al dunque: ad oggi, dopo 8 mesi di terapia piena, effettuati tutti i cotrolli strumentali, ecografie seno, ecografia transvaginale, colonscopia, TAC con metodo di contrasto senza nulla risulta di rilevante, confermato anche durante tutto il periodo anche dagli esami del sangue.
Ora, siamo consapevoli che si tratta di una battaglia vinta all'interno di una lunga guerra e siamo solo all'inizio ma come confermato dal Dott. DiBella siamo sulla buona strada.
Prima di chiudere, vista la mia lunga esperienza di MDB oramai e i tanti scambi avuti con l'insostituibile Adolfo DiBella, vorrei fare presente che chi si avvicina al MDB deve assolutamente usare il massimo rigore nell'eseguire la terapia, costantemente e con precisione e rivolgersi esclusivamente alle Farmacie consigliate e segnalate. Certemente accertatevi pure di avere a che fare con un medico MDB accreditato.
Non nego che qualche piccolo problema mia moglie lo ha avuto di tolleranza rispetto a ciclofosfamide e retinoidi, ma questioni controllabili e rimediabili anche se fastidiose a volte e indiscutibilmente personali. Ma lei ha sempre condotto una vita regolare, professionale, familiare e di madre. Spero e prego possa continuare ancora per tanti e tanti anni.
Come auguro a tutti i pazienti di riuscire nell'impresa di vincere battaglie su battaglie e la loro guerra personale.
In bocca al lupo a tutti.
5) TESTIMONIANZA TUMORE AL FEGATO TRATTATO CON MDB (LA STORIA DI MIO PADRE FRANCO)
DI DOMENICA MEO (CONTATTO FB http://www.facebook.com/
Volevo portarvi la testimonianza del caso di mio papà Francesco malato di tumore al fegato, dimesso dall'ospedale perchè la medicina tradizionale non poteva fare più nulla per lui solo attendere la fine dei suoi giorni ( gli avevano dato pochi mesi di vita).
Cito ciò che Bruno Vespa ha scritto nel libro su Luigi Di Bella:
Un pretore civile di Torino all'inizio del '98 ha ordinato alle USL di far curare gratuitamente con la somatostatina una trentina di pazienti affetti da gravi patologie neoplastiche. Dopo un paio di mesi è andato a vedere, la responsabilità era la sua, se la cura Di Bella fosse stata tossica e uno dei pazienti fosse morto rischiava un'incriminazione per omicidio colposo. Se invece fosse stato frutto di un protocollo a base di acqua fresca c'era il rischio che la Corte dei Conti gli dicesse: caro pretore X il conto deve pagarlo lei.
Per evitare grane il pretore interpella un medico legale. Il caso di mio papà è epatocarcinoma:noduli multipli che avevano invaso tutto il fegato, l'esofago presentava varici. Il paziente presentava una cirrosi epatica da virus accompagnata da lesioni molteplici, frutto di un carcinoma epato-cellulare. Conclusione nessuna possibilità di intervento chirurgico nè di trapianto, nessuna possibilità di chemioembolizzazione, date le trombosi portali.
Il paziente inizia a gennaio 1998 dopo l'ordinanza del pretore la cura DI BELLA a "CASA" assistito da una fondazione umanitaria. Compito del medico legale era quello di vedere se il malato era peggiorato in questo caso il pretore si sarebbe trovato in serie difficoltà. Controllò le transaminasi e vide che le AST si erano ridotte e le ALTerono scese (tutto documentato). Il medico dichiara che il caso esaminato porta al peggioramento e al decesso in pochi mesi, dichiara inoltre che il paziente ha manifestato un miglioramento notevole delle sue condizioni psicologiche e fisiche, tanto che ha ricominciato a uscire di casa, anche con la macchina e a seguire i suoi nipotini di 8 e 4 anni. Malato terminale!!! Il dottore dichiara: vogliamo parlare di autosuggestione, di effetto placebo? Come si spiega che le iniezioni di somatostatina hanno bloccato l'emorragia? Effetto placebo anche quello? Sarebbe sbagliato creare illusioni, ma uno dei fondamenti del GIURAMENTO DI IPPOCRATE non è quello di migliorare la qualità della vita del paziente?
In effetti la qualità della sua vita era migliorata grazie al protocollo di Di Bella eseguito a CASA, ma dopo due anni di cura era diventato un paziente "caro" a carico della Asl, aveva bisogno per il buon funzionamento del suo fegato di una dose settimanale di albumina a un certo punto hanno deciso che non ne aveva bisogno ed hanno interrotto la somministrazione a giugno '99. Da li in poi inizia a decadere tutto, verrà a mancare il 6 gennaio 2000 senza più aver fatto neanche un giorno di ospedale.
La domanda è: se i tumori vengono curati a casa che fine fanno tutti i medici e le sovvenzioni che vengono date per la cura dei tumori??
7) TESTIMONIANZA CARCINOMA MAMMARIO TRATTATO CON MDB (LA MIA ESPERIENZA CON LA RECIDIVA DI MIA MADRE)
DI MAURIZIO CARGNELUTTI (CONTATTO FB http://www.facebook.com/
Buon giorno a tutti …sono 18 mesi che seguo sempre il forum DI BELLA INSIEME e questo gruppo parrtecipando alle varie discussioni, esternando al contempo l’esperienza della malattia di mia madre e cercando risposte ai vari dubbi che assillano tutti coloro che si trovano in MDB… Però forse mi sono reso conto di non aver mai descritto la realtà della situazione relativa alla salute di mia madre…ed è giunto il momento di farlo…cercando di riassumere i punti salienti…se non altro per il fatto che alle volte mi sembra di vivere in una realtà assurda e irreale. Forse qualcuno potrà aiutarmi a chiarirmi le idee...
Nel 1997 mia madre viene operata ad un seno per tumore primitivo…le asportano una mammella ma non effettuano lo svuotamento ascellare…mia madre si rifiuta di
effettuare terapie successivamente all’intervento…..negli anni successivi si sottoporrà solamente ai normali controlli previsti….quindi niente chemio e radio…(direi ottima scelta)…gli anni passano e tutto va bene…nel 2007 mia madre avverte un linfonodo ingrossato sotto l’ascella dalla parte della mammella operata…è un anno ormai che non si sottopone più ai controlli in quanto “convinta” di essere fuori pericolo….si rivolge al suo medico curante per il linfonodo, e lui la tranquillizza dicendole che non è nulla di grave e che passerà spontaneamente…vabbè…..
Nel 2008 mia madre effettua una scintigrafia ossea dalla quale non rileva assolutamente nulla se non alcune “note artrosiche” e una “spondilosi a livello della zona lombare rilevata da un successivo esame RX”.
Nel 2009 preoccupata dal linfonodo ascellare decide di recarsi presso i vari istituti ospedalieri di Udine per effettuare i relativi controlli…ebbene…dai controlli emerge che il linfonodo è maligno…
I medici (incompetenti) di Udine le fanno subito una risonanza magnetica e poi le comunicano che deve effettuare lo svuotamento ascellare seguito da chemio e radio….
Mia madre non ci sta e chiede ai medici che la seguono di effettuare prima una PET-TAC….la risposta dei medici è: “prima operiamo e poi facciamo la PET” (rimaniamo allibilti)….
Ovviamente non seguiamo il loro consiglio e autonomamente troviamo un centro PET ed eseguiamo l’esame….dall’esame la diagnosi è infausta: diffuse lesioni ossee…diagnosi: RECIDIVA DA TUMORE MAMMARIO DI QUARTO GRADO DUTTALE INFILTRANTE.
Ovviamente ci crolla il mondo addosso….mia madre NON vuole assolutamente fare chemio…ci mettiamo alla ricerca su internet e troviamo DI BELLA…inutile dire che ci siamo precipitati….e mia madre iniziò la cura a gennaio 2010…e da qui iniziano le cose “strane”…mi spiego…
Dopo la PET-TAC dalla quale risultavano diffuse lesioni ossee (soprattutto a livello della zona lombare) mia madre alcuni giorni dopo rimane vittima di un tremendo scivolone sul ghiaccio battendo violentemente la schiena e tutta la zona lombare sul marciapiede….ci rechiamo preoccupatissimi al pronto soccorso…le effettuai i raggi sulla parte bassa della schiena…non rilevano nulla…NON SOLO NON AVEVA RIPORTATO TRAUMI ALLE OSSA, MA GLI ESAMI RADIOLOGICI NON TROVARONO ALCUNA LESIONE OSSEA STRANA….vabbè…
Dopo 6 mesi da inizio cura MDB a giugno 2010 effettuiamo una PET di controllo la quale evidenzia la scomparsa di numerose lesioni ossee…
Continuiamo con la cura e verso la fine del 2010 mia madre decide di fare una scintigrafia ossea presso l’ospedale di Udine….bè…dalla scintigrafia ossea il referto (effettuato dal PRIMARIO) è: “quadro scintigrafico sostanzialmente negativo per la presenza di lesioni secondarie ossee. Modeste note artosiche a livello dello scheletro assile”…….dopo un settimana il primario viene a sapere che mia madre effettua il MDB e immaginate voi…..ci arriva una raccomandata a casa con un SECONDO referto della stessa scintigrafia in cui veniva annullato il precedente e in cui venivano diagnosticate lesioni ossee in tutto lo scheletro fin addirittura sul cranio….
Se dalla PET di 6 mesi prima erano sparite numerose lesioni, come è possibile che continuando in maniera “FERREA” la terapia MDB le lesioni si siano centuplicate???
Davvero…noi siamo allibiti e increduli davanti a tutto questo…mia madre sta benissimo e anzi…sta meglio di sempre…alle volte siamo portati a credere che non abbia alcun male e che le diagnosi dei medici siano completamente errate….Pure gli esami del sangue sono perfetti con il GH e prolattina a livelli pari a zero….è solo il CA15-3 che è a 200 ma di questo non siamo preoccupati....
Mia madre effettua la cura in maniera precisa in dosi e tempi non sgarra mai...è bravissima...nonostante le difficoltà economiche per il costo della cura...ma tiene duro e continua con entusiasmo ogni santo giorno..…effettueremo una PET-TAC a luglio dopo un anno dall’ultima….e vedremo cosa ne verrà fuori….
8) TESTIMONIANZA ADENOCARCINOMA RENALE TRATTATO CON MDB:
Di Amedeo Gelsomino (CONTATTO FB: http://www.facebook.com/
Anno 2003 - Mio padre nel giro di pochi giorni viene colpito da 2 coliche renali, ogni volta la stessa storia: lo portiamo in ospedale gli danno le cure d'uso e lo rimandano a casa. Alla terza colica gli facciamo un ecografia e il medico dice che probabilmente è un calcolo, ma che non c'è niente di cui preoccuparsi; se dava ancora problemi lo distruggevano con il laser...Andate a casa, non è niente...disse il medico.
Passano quattro anni, papà in questo periodo non ha più avuto coliche ma solo qualche piccolo fastidio, niente che potesse far presupporre a cosa stavamo per andare incontro.
Inizio 2007 - Papà nel giro di pochi giorni ha gli stessi problemi avuti nel 2003, questa volta facciamo una tac e l'esito è catastrofico: Adenocarcinoma renale, da approfondire con esami dopo ricovero urgente in ospedale.
Come si dice in questi casi, non pensavamo toccasse proprio a noi, queste cose succedono solo agli altri, come quasi pensassimo di vivere su un altro pianeta o di essere invulnerabili.
Il medico di famiglia ci disse che la situazione era grave e ci fece tanti auguri per il futuro...Poi ci suggerì una cosa, ci disse che quando portavamo papà in ospedale non doveva far vedere che stava abbastanza bene, altrimenti non lo ricoveravano subito. Quindi papà dovette fingere di avere un altra colica, venne il medico e disse di portarlo subito nel reparto di oncologia.
Io non ero presente in quel momento, all'ospedale lo accompagnarono i miei due fratelli, perchè avevo un impegno quella mattina e loro mi dovevano tenere informato.
Finalmente arriva la telefonata di mio fratello Marco, quasi speravo che mi dicesse che la situazione era meno grave del previsto, ma rimasi deluso. La situazione presto sarebbe diventata ancora più pesante...
Papà viene ricoverato e sottoposto a vari accertamenti (Tac - Biopsia - Prelievi del sangue ecc...). Non dimenticherò mai quella volta che papà mi chiamò terrorizzato perchè aveva paura di fare la biopsia, piangeva e singhiozzava...Fu uno degli attimi più tremendi della mia vita, incominciarono a crollare le mie sicurezze. Papà era sempre stato un tipo forte e sentirlo piangere mi fece mancare letteralmente il respiro. Mi sedetti sul marciapiede e mi sentii svenire mentre dicevo: "Papà non ti preoccupare che non è niente". A dire la verità, non sapevo nemmeno in cosa consistesse la biopsia e come venisse fatta.
Chi aveva mai avuto a che fare con queste cose? Pian piano escono fuori altri problemi: metastasi al fegato, ai polmoni, alle ossa, al pancreas e anche alla milza, un nodulo sotto alla corteccia cranica e confermato l'Adenocarcinoma renale di circa 9 cm.!
Siamo sconcertati da tutto ciò che sta succedendo intorno a noi, ci dobbiamo affidare nelle mani dei medici, i quali si mostrano freddi nei nostri riguardi. Notiamo che si scocciano pure di parlare con noi perchè hanno altro per la testa....la loro priorità è parlare del Napoli, di dove avrebbero passato le ferie di Pasqua, leggere il giornale o fumare una sigaretta...
Possono mai perdere due secondi con noi comuni mortali per darci un pò di conforto? Non erano programmati per questo, io lo capii dopo poco tempo.
Aprile 2007 - Io, mio zio e mio fratello abbiamo l'onore di parlare con il primario del reparto di oncologia dell'ospedale Cardarelli. Mi disse che la situazione era molto grave e che le metastasi erano ovunque. L'unica cosa da fare era un'operazione per togliere il rene sinistro e poi tentare con la chemio. Si fermò un attimo a riflettere e lo vidi assorto nei suoi pensieri, guardò nel vuoto, ed io pensai: "Mo' questo si solleva da terra e si mette a galleggiare nell'aria". Invece disse: "Fate voi, decidete in fretta perchè il tempo è poco". Io gli risposi: "Ma se non gli facciamo niente di tutto questo che ha detto lei?". "Gli rimangono un paio di mesi o poco più, solo la morfina dopo gli potete dare" concluse... Poi andò vicino al pc e mise una musica di Beethoven, quindi rispose al telefono, rideva, scherzava e con la mano ci fece segno di uscire. Ricordo ancora mentre uscivamo dalla stanza quella musica in sottofondo, che angoscia! Tutto il rispetto per Beethoven! Eravamo affranti, papà stava fuori al corridoio e ci aspettava per avere notizie. Gli dicemmo che andava tutto bene e che presto sarebbe tornato a casa. Lui ci guardò, si mise un dito in bocca per mangiarsi un'unghia e aveva la faccia di chi pensa: "Questi non me la raccontano giusta"...
I giorni passavano e andavamo avanti e indietro dall'ospedale due volte al giorno. Papà dimagriva e pensammo: "Ma che cavolo ci sta a fare qua? Stiamo ad aspettare che muoia?". Ricordo poi che nonostante tutta quella brutta situazione, mentre eravamo seduti sulla panchina papà ci disse che ad Agosto saremmo andati in montagna a Benevento: ci andavamo da bambini. Quanti ricordi!
Pensai che papà forse ad Agosto non ci sarebbe arrivato e che probabilmente quel posto non lo avrebbe più potuto vedere. Papà poi guardò per pochi secondi in alto al cielo e quindi si alzò dicendo: "Andiamo, si sta facendo tardi". Ci avvicinammo verso le scale che portavano alla sua stanza ed io lo abbracciai due volte. Lui salì le scale per andare in camera e noi ci allontanammo pian piano. Io mi voltai diverse volte finchè non lo vidi più. Che tristezza!
Tornai a casa e mi misi a pensare che forse, se una possibilità c'era, non era giusto non tentare. Forse papà avrebbe sofferto o forse no, non sapevo più cosa fare... "Fammi fare una ricerca sulla chemio" dissi, incominciai a cercare e mi cadde il mondo addosso. Non trovai niente di positivo, tutti ne parlavano male.
Dicevano: "E' un veleno", fa morire prima del tumore stesso, se lo beve un cane muore in pochi secondi. La loro tossicità è tale che i meteriali che vengono a contatto con i chemioterapici devono essere bruciati in forni ad una temperatura di 1000 gradi".
Interruppi la ricerca e spensi il pc, andando a letto con un'altra sconfitta sulle spalle. Dopo aver riposato un po' tornai alla mia ricerca. Ero abbastanza sfiduciato, quando mi imbattei in diverse strade, tra cui:
- Una ricetta magica di un frate Francescano (miele, aloe vera e liquore) - Un dottore di Roma (curare il cancro con il bicarbonato) - Un dottore di Prato (praticava una cura che veniva dal Canada). Pensai: "Questo è quello giusto, domani lo chiamo".
Il giorno dopo chiamai questo dottore, il quale mi disse che la cura si poteva fare, ma costava 4000 euro al mese, perchè erano medicinali che arrivavano dal Canada... Io gli dissi che il costo era elevato e che non potevamo permetterci una cura così costosa. Lui disse vabbè, fate come volete, non ho tempo da perdere... Non c'è più niente da fare pensai...
Pasqua - Portammo papà a casa per qualche giorno, volevamo passare un po' di tempo insieme, pensavamo che presto non sarebbe più stato lucido, visto che il medico ci aveva detto che di lì a poco avremmo dovuto dargli la morfina.
Era tutto un piangere e una rassegnazione da parte di tutti, non avevo mai avuto a che fare con questa malattia da così vicino ed era un incubo, stavo andando in depressione, lo sentivo ormai... Pensai: "Non ce la farò! Credevo di essere forte, ma non lo sono. Ho pensato di essere pronto a perdere papà a 49 anni, ma non lo sono".
Mi ero quasi rassegnato ormai, incominciavo ad immaginare in che modo papà sarebbe morto... Soffrirà? Dove morirà? Quando morirà? Io ci sarò in quel momento? Se deve morire, spero che accada mentre dorme, in questo modo non soffrirà! O almeno è ciò di cui mi volevo convincere... Come mi sentivo impotente!
All'improvviso però arrivò una piccola speranza. La fidanzata di mio fratello disse che sua sorella lavorava in un ospedale ad Avellino, precisamente al Moscati.
"Là...stanno i migliori medici, là...lo curano come si deve tuo padre" diceva... Allora decisi di tentare e mi feci dare il numero.
Credetemi! La chiamai 10 volte, una volta non si sentiva bene, una volta stava dormendo, una volta stava di turno, un'altra squillava e non rispondeva, altre volte non prendeva la linea... Comunque capii che era una perdita di tempo... Crollò un'altra speranza.
Il giorno prima che papà tornasse in ospedale, come sempre mi misi a pensare e proprio non vedevo via di uscita.. Solo immagini negative davanti ai miei occhi.
Poi incominciai a pregare e dicevo "Dio ma perchè non mi aiuti, cosa devo fare, dammi un segno"... Mentre pregavo mi addormentai. Al mio risveglio decisi di rimettermi a cercare su internet qualcosa che potesse aiutarmi, ma per qualche ora non ottenni risultati. All'improvviso entrai in un sito e lessi di un medico che in America aveva curato la moglie affetta da un tumore al rene e che stava bene grazie al Metodo Di Bella. "E cos'è sto metodo Di Bella?" pensai... Poi mi venne in mente quel vecchietto che anni prima era andato a Porta a porta e che suscitò tanto clamore. Vuoi vedere che è lui? Scrissi in Google la parola Di Bella, incominciai a vedere foto, qualche filmato e altro fino a che non trovai il sito www.dibellainsieme.org. Entrai in questo sito e vidi che si poteva mandare un email. Non riuscivo a capire dove dovevo scrivere, forse ero troppo agitato, mi misi a piangere dalla rabbia e pensai che forse era un segno che nemmeno quella era la strada... Spensi il pc perchè mi venne un attacco di ansia e non riuscivo a respirare e me ne andai a letto, dormii qualche ora e al mio risveglio mi sentii forte come un leone, ero come rinato... Andai subito sul sito e con calma riuscii a mandare un email dove spiegavo la nostra situazione.
Dopo qualche ora mi rispose lo Staff con queste parole:
"La nostra opinione è che, sia per l'inefficacia intrinseca, sia per la natura e la localizzazione del tumore primario accompagnata da metastasi, specie quelle epatiche, il ricorso a qualsiasi tipo di chemioterapia abbrevierebbe anzichè allungare la vita, rendendo la breve sopravvivenza un autentico calvario.
Non siamo ovviamente in grado di fare prognosi nè di garantire che suo papà possa salvarsi, ma siamo convinti che il Mdb rappresenti il tentativo terapeutico di gran lunga più efficace (e privo di tossicità) oggi disponibile. La nostra convinzione non deriva da posizioni aprioristiche o da cieca 'fede' nel Metodo Di Bella, ma dall'avere assistito per una vita agli esiti fallimentari delle terapie correnti e, al contrario, alla capacità del Mdb di salvare migliaia di vite e, ove non possibile, prolungarne la durata e la qualità. Uno dei nostri più cari amici ricorse al Prof. Di Bella nel 1994 per un tumore al rene della moglie, che fu operata e seguì la cura. Oggi è ancora tra noi e svolge serenamente la sua attività professionale ed il suo ruolo di moglie e di madre. La necessità di un intervento è probabile, ma solo un medico Mdb competente ed esperto potrà pronunciarsi. A nostro parere, sulla base della prassi consueta Mdb, crediamo sarebbe opportuno iniziare subito e senza indugio la terapia, per i seguenti motivi:
1) L'evento chirurgico costituisce sempre un rischio di diffusione metastatica ulteriore, perchè forzatamente cruento: in tal caso la terapia diminuisce sensibilmente la probabilità di propagazione;
2) La presenza di metastasi non può ovviamente essere eliminata chirurgicamente, non per materiale impossibilità, ma perchè pericolosa e completamente inutile;
3) I tempi per un intervento,anche se ristretti, lascerebbero il tumore e le sue manifestazioni progredire e crescere senza ostacolo.
La patologia è assai severa, ma possibile da trattare. Se crede, potrebbe rivolgersi alla dottoressa (omissis) che si trova proprio a Napoli.
Lei è giovane, suo papà lo è ancora e le espressioni con le quali, pur sobriamente, ha descritto l'altera disumanità degli ambienti ospedalieri e l'amore per suo padre sono veramente toccanti".
"Ecco questa è la volta buona, Dio ha ascoltato le mie preghiere". Poi pensai "ma è mai possibile che questa persona si è dimostrata così disponibile con me che neanche mi conosce? Mi posso davvero fidare? Mandai un altra email per sapere qualcosa in più, perchè non era stata riconosciuta la cura e perchè lui era disposto ad aiutarmi"...Questa fu la risposta di Adolfo Di Bella:
"Mio padre era avanti negli anni, ma lucido come un diamante. L'ho visto soffrire, con la consapevolezza di dover finire, ma non mi sono arreso se non quando ha perduto coscienza. Ma anche in quei giorni gli stavo accanto tenendogli la mano, accarezzandolo, cercando di tenergli le labbra sempre umide. Se non avesse sottoposto il suo fisico a fatiche insostenibili (anche dieci ore di visite ininterrotte senza nemmeno fermarsi a mangiare) già ultraottantenne, probabilmente sarebbe ancora qua. Quando cercavo di mandare indietro le persone che aspettavano fuori, lui mi riprendeva e diceva: 'Ma capisci che è gente disperata, è gente che ha bisogno? E tu la vuoi mandar via?'. Finivo per provare vergogna.
Ogni persona che, con indicazioni e informazioni utili, riesco a salvare indirettamente, è come se mio padre tornasse in vita. Pochi mesi prima di lasciarci,nostro padre ha scritto: 'Credo di non essere vissuto inutilmente, perchè ho fatto del bene ed ho gioito per il bene fatto'. Indegnamente, anche noi cerchiamo di seguire il suo insegnamento. Cerca dunque di stare sereno, di riunire tutte le tue energie e di chiedere che da Lassù ci diano una mano: se Dio ci aiuterà, solo un pochino, tuo papà sarà salvo e l'amore che esiste tra di voi, oggi così raro, durerà ancora tanti e tantissimi anni".
Poi concluse "ricorda caro Amedeo, se cerchi la via giusta tra tante che ti si aprono dinnanzi, e vedi che una di queste è sconsigliata, disapprovata, criticata, derisa, combattuta, fermati: vuol dire che ti trovi al cospetto della Verità. Non dimenticarlo mai!".
Che grande uomo è questo Adolfo, quasi non credevo a ciò che stava accadendo. Come disse Totò "Stongo scetato...dormo,o è fantasia? (Sto sveglio...dormo,o è fantasia?)...Per fortuna era tutto vero...Che bello, una speranza concreta finalmente!
Andai a casa di papà e gli dissi tutto, papà non sapeva precisamente tutta la sua situazione, io con calma gli parlai e chiamammo Adolfo e papà parlò con lui.
Poi Adolfo ci fece contattare la dottoressa (omissis), la quale ci disse che aveva bisogno della cartella clinica...Questo è un problema pensai...E questi mica ce la danno subito! Il giorno dopo papà rientrò in ospedale per concludere una serie di accertamenti e parlò con un amico che lavorava nell'ospedale e riuscimmo a prendere la cartella clinica. In realtà, a dirla tutta, papà se la prese di nascosto giusto il tempo di fare delle fotocopie: mancavano alcune cose ma più o meno le cose importanti c'erano.
Dopo qualche giorno papà si dimise dall'ospedale e andammo dalla dottoressa (omissis) che lo visitò e ci diede qualche speranza, ma sempre andandoci con i
piedi di piombo...
La speranza è l'ultima a morire disse...Oggi posso dire che non solo la speranza è ancora viva ma anche mio padre. E pensare che nel mese di Settembre 2007 avevamo incominciato la cura da pochi mesi quando accadde una cosa molto particolare...
Mio zio decise di portare la cartella clinica a una dottoressa che stava sull'ospedale Monaldi...E' una delle migliori su quell'ospedale, quello che dice...quello è... Mi venne spontaneo fare un pernacchio (nella mia mente).
La dottoressa vide la cartella clinica e disse a mio zio testuali parole:" Ma da quanto tempo è deceduta questa persona?". Mio zio rispose: "Dottoressa questa persona è mio fratello e non è morto, è ancora vivo"... "Cosa gli state dando, la morfina per non farlo soffrire?". "No..rispose mio zio.
A dire la verità i figli hanno deciso di fargli fare la cura Di Bella". La dottoressa divenne un diavolo e alzando la voce disse: "Ancora con questa cura Di Bella, non lo vogliono capire che non è buona"...
"Dottorè" disse mio zio "Mio fratello sta meglio da quando sta facendo questa cura e figuratevi, riesce anche a guidare... "Assolutamente no"...replicò lei "Non lo dovete far guidare, perchè nella sua situazione potrebbe sentirsi male e finire addosso a qualcuno con la macchina". Alla fine mio zio la salutò e se ne andò tutto amareggiato.
Sono passati quasi quattro anni e papà guida ancora e non è andato a finire addosso a nessuno. Quando va dalla dottoressa per la visita di controllo non c'è bisogno che lo accompagnamo e nemmeno quando fa la Tac con MDC o l'ecografia. Va e viene come se niente fosse. E' vero che andiamo avanti con grande difficoltà a causa dei costi dei medicinali... Papà non riesce a fare la cura sempre con continuità, ma il suo male è diminuito ed è stabile. Gode di buona salute e svolge una vita normale.
Devo dire solo grazie innanzitutto a Dio che ha ascoltato la mia preghiera e mi ha aiutato a trovare la strada giusta, un grazie a Luigi, Adolfo e Giuseppe Di Bella per quello che hanno fatto e che continuano a fare per tutti noi... Se esistessero più persone come loro, il mondo sarebbe migliore.
Inoltre ringrazio la dottoressa (omissis) che è una delle poche persone che praticano il Metodo Di Bella con grande coraggio e tenacia.
E' sempre disposta a tenderci una mano nei momenti di difficoltà, è una persona splendida!
Un grazie va anche al dottor Giustino di Arzano (Na) (Una gran bella persona,solidale e altruista) e a Maurizio di Milano, presidente del Clamo, mostratosi anch'egli sempre disponibile a parlare con papà e ad aiutarlo.
Spero che ciò che avete letto possa aiutarvi ad avere un pò più di fiducia nella vita e che possa rafforzarvi in qualche modo... Tutti abbiamo il dovere di far conoscere la verità e di fare la nostra parte in questo senso... Se ero ricco avrei finanziato la ricerca, se ero un medico avrei curato le persone...Se ero un politico avrei fatto di tutto per far approvare nuove leggi a favore di coloro che decidono di seguire altre terapie... Ma sono solo un soldato semplice se così mi posso definire e nel mio piccolo mi sono solo limitato a farvi conoscere "La storia di mio padre".
Un abbraccio e un saluto a tutti...Vi auguro ogni bene!
9) TESTIMONIANZA CARCINOMA MAMMARIO DUTTALE INFILTRANTE G2 (CURA POST-OPERATORIA PREVENTIVA CON MDB)
DI LOREDANA LODESI (CONTATTO FB http://www.facebook.com/
Prima di me era ammalata una mia amica, anche lei di seno. Aveva alcuni anni meno di me, e passavamo insieme il tempo anche scherzando e ridendo, ironizzando sulla vita e sulla morte e Lei mi diceva: Tu non hai di che preoccuparti, l' hai preso in tempo , io non so come mi andrà. L'aveva scoperto troppo tardi e a Milano avevano rinunciato ad operarla, facendole fare solo chemio, quando finì, cominciò la terapia "Di Bella"e visse quasi due anni bene, andava a lavorare e faceva una vita normale, ma evidentemente non è bastato..era diffuso al fegato e forse era stanca di lottare. A Milano le avevano dato solo pochi mesi... e due anni sono vita, comunque!Insieme discutevamo delle possibili terapie, leggevamo i libri del Professor Di Bella sperando che la terapia funzionasse. Io, invece, mi rifiutai di fare la "chemioterapia adiuvante" che mi avevano prescritto a Milano, in fondo non siamo tutti uguali e invece i medici ci trattano proprio così, come dei numeri. Di questo ebbi conferma personalmente proprio in occasione della prescrizione della chemio. La dottoressa che si occupò del mio caso rimase come una cretina quando le feci notare il mio problema di reni, le mie infezioni urinarie continue ed il riassorbimento dei farmaci che avrei avuto. Credetemi, rimase di stucco !Le dissi: sarò aggredita dalle infezioni... e poi la funzionalità renale già compromessa…ma lei seppe solo dirmi, cascando letteralmente dalle nuvole, che si sarebbe dovuta fare un'altra "riunione collegiale" per decidere il da farsi e che sarei dovuta ritornare a Milano dopo qualche giorno, questo significava che non sapeva cosa dirmi e che nessuno si era preso la briga di leggere attentamente, almeno una volta, la mia cartella clinica che era chiarissima! Uscii da quella stanza come un automa e con la morte nel cuore. Dopo qualche giorno tornai a Milano...e sapete quale fu la decisione “collegiale”? Faremo solo tre cicli invece di sei più una copertura antibiotica...bella trovata!!!!! Ma, allora sei cicli non erano indispensabili? Voi ci capite qualcosa? lo si: se ne fregano altamente del fatto che siamo persone con una vita, persone belle, che sanno fare tante cose, che hanno un valore grande, un cuore e un cervello, lo dimostra il fatto accaduto a me. Se solo avessero letto la mia cartella clinica, avrebbero saputo dei miei problemi renali e si sarebbero comportati di conseguenza e invece... no! Mi avevano assegnato una terapia "standard" . Tutto inizio nel 1999 con una mammografia di controllo. Avevo un adenoma che andava tenuto sotto controllo ma, dopo cinque anni di mammo…aveva avuto la simpatica idea di trasformarsi in carcinoma duttale infiltrante G2. Operazione e scoperta successiva: il nodulo non era stato asportato! Inizio della terapia MDB in attesa di altro intervento, nel 2000 operazione: quadrantectomia ed asportazione di diciannove linfonodi di cui due positivi, uno ascellare e l’altro alla catena mammaria interna. Continuazione della terapia MDB. Sono passati quanti anni? Fatevi il conto! Io sono ancora qui, continuo il mantenimento “a vita” ...che bella questa parola!
Loredana
10) TESTIMONIANZA SARCOMA DI EDWING TRATTATO CON MDB, REGRESSIONE COMPLETA:
DI SACHA FRANCO (CONTATTO FB http://www.facebook.com/S.
Pur essendo molto piccola quando mio fratello si ammalò ricordo bene alcuni dettagli di come la chemioterapia lo avevano ridotto e ancor meglio so che effetti hanno avuto sul suo fisico.
Grazie alla chemio dovrà sottoporsi a un intervento di protesi ancale in cui dovranno incapsulare, nell’interno femore, una protesi al titanio ricostruendo, inoltre, la diafisi del femore e sostituire l’acetabolo destro. La chemioterapia ha completamente divorato le parti dell’arto inferiore destro, elencate sopra, che presto dovrà andare a ricostruire o sostituire e, fino allora, continuerà a prendere antidolorifici come Brexin, Curcumina Epicur, Aulin per riuscire a camminare. Da tempo mi chiedo perché non si possa direttamente usare il MDB, che ha guarito definitivamente mio fratello da un sarcoma di Ewing in metastasi, invece di utilizzare cure palliative come la chemioterapia che rovinano fisico e organismo dell’individuo malato?
Purtroppo questa società è più legata al denaro che la chemioterapia gli porta, piuttosto che alla salute degli individui, una società fondata su futilità denari, una
società che oscura tutto ciò che potrebbe un reddito inferiore rispetto ad altro.
Lasciando correre il discorso sulla società corrotta in cui viviamo e tornando al discorso iniziale… Purtroppo mio fratello dovrà assumere per tutta la vita i farmaci imposti dal MDB, ma sicuramente preferisco un fratello che prende medicine piuttosto che uno morto, come sono tutti i bambini del reparto in cui era ricoverato.
Da una parte sono felicissima che mio fratello sia ancora accanto a me, ma dall’altra vorrei che la stessa fortuna fosse toccata anche a tutti gli altri bambini, a tutti gli altri fratelli e sorelle, a tutti gli altri papà e madri, ma non è stato purtroppo. Non ringrazio Dio perché non credo nella sua esistenza, ma posso ringraziare Di Bella che con la sua cura ha concesso la continuare o allungare la vita a persone che per altri medici o ospedali furono considerate spacciate.
Non molto tempo mio fratello ha fatto delle lastre di cui riporterò il resoconto:
In relazione del controllo precedente del 09\07\2009 :
In questo momento quadro peggiorato a livello dell'emibacino destro e anca DX poiché si confermano più accentuate alterazioni scheletriche con notevole sclerosi della cotile destra e con più eccentuato, anche se iniziale, infossamento del fondo dell'acetabolo di destra rispetto all'esame precedente. Inoltre, netto schiacciamento della testa femorale destra, ora più accentuate rispetto al controllo precedente con nettissima riduzione dell'interlinea articolare dell'anca in qualche punto quasi assente e per questi aspetti con quadro peggiorato rispetto all'esame precedente. Al controllo odierno è consolidato il precedente distacco del ciglio acetabolare destro sul versante supero-esterno. Netta asimmetria dell'emibacino destro rispetto al sinistro: il destro risulta ipoplasico.
Complessivamente si confermano le precedenti alterazioni scheletriche di tipo regressivo-distrofiche dell'emibacino, soprattutto dell'anca destra in postumi di radio terapia con situazione come detto peggiorata. Nei limiti per l'età il reperto radiografico a livello dell'anca sinistra con regolari rapporti articolare. Netta schisi dell'arco posteriore di S1 sulla linea mediana.
Da controllare nel tempo.
Tutti i problemi sopra elencati sono dovuti all’effetto devastante che la chemioterapia ha avuto sulle ossa di mio fratello. Che altro posso dire… leggete, valutate e giudicate.
Per leggere la relazione del CTU.
11) TESTIMONIANZE DAL SITO "DIBELLAINSIEME" DA PAZIENTI CHE INTRAPRENDONO MDB:
http://www.dibellainsieme.org/
12) TESTIMONIANZA DI RECIDIVA LINFOMA NON HODGKIN SUCCESSIVAMENTE AD AUTRAPIANTO TRATTATO CON MDB, REMISSIONE COMPLETA:
DI SPERANZA SEMPRE (CONTATTO FB http://www.facebook.com/
La mia storia inizia nel 2003 a soli 26 anni quando mi fu diagnosticato un LNH a grandi cell B, 6 cicli di chemio poi remissione, poi purtroppo quasi 5 anni dopo la terribile recidiva affrontata di nuovo con chemio e autotrapianto. Dopo l’autotrapianto la pet risultò negativa, guardavo con speranza al futuro sperando di aver chiuso di nuovo il capitolo, solo dopo 3 mesi un linfonodo ascellare ingrossato…di nuovo la malattia…dalla pet risultavano anche linfonodi al collo percui si optò per intraprendere una radioterapia localizzata in quella zona. Terrorizzata dall’idea di altre recidive, che a quel punto sarebbero state scontate e l’idea di dover affrontare altre terapie quali ad esempio autotrapianto che sarebbe sicuramente il passo che i medici avrebbero proposto....in quello stesso periodo decisi di andare dal dr.Di Bella a Bologna perché tempo prima avevo saputo che una mia zia seguiva la sua cura sapevo che riceveva ogni mese un pacco con delle medicine che pagava tantissimo etc etc..... insomma sembrava tutto così strano, però decisi di tentare, ci voleva un piano b.Quando mi sedetti di fronte al dr.Giuseppe Di Bella quel giorno di 2 anni e mezzo fa ero talmente agitata, spaventata, intimorita, ma le sue parole, tranquille ma decise, mi fecero aprire gli occhi, capii quanti interessi marci stanno dietro alle terapie ufficiali, alle case farmaceutiche, agli interessi di denaro e potere, e allo stesso tempo capii come la multiterapia Di Bella aveva in sé dei principi così chiari e basilari, che non potevano non essere efficaci. Insomma la sera stessa tornai da Bologna con il paccone di medicine ed iniziai subito la cura. Furono mesi di assestamento perché il mio corpo si abituasse alla terapia, organizzarsi con le medicine, nausea e vomito al mattino, ma tutto transitorio e niente a che vedere con gli effetti collaterali che ho avuto durante le chemio. La mia vita è normalissima ed esame dopo esame la remissione fino ad ora è sempre stata confermata. Oggi sono qui a raccontarlo e sto bene, ho ancora tanta strada davanti e non si abbassa mai la guardia, la cura e’ ancora intensa e forse tra alcuni mesi pian piano inizieremo a ridurla, purtroppo il mio punto debole e’ quello di aver fatto tanta chemio prima di arrivare a conoscere il Metodo di Bella, non c’e’ giorno che non mi penta e che non sbatterei la testa contro il muro per aver accettato le cure convenzionali.. mi dico che se avessi conosciuto questa possibilità in quel maledetto 2003 sicuramente sarei guarita in pochi mesi e non avrei avuto le conseguenze che mi hanno cambiato la vita per sempre. Al Metodo Di Bella devo la mia vita, la mia normalità, la mia speranza. Non ho avuto l'onore di conoscere personalmente il Prof. Luigi Di Bella ma oggi devo dire grazie a lui, al suo operato, ai suoi studi di una vita, e non basterebbero mille parole per ringraziare il dr.Giuseppe Di Bella, medico e persona eccezionale che mi sta seguendo in questo percorso di guarigione!
13) TESTIMONIANZA ADENOCARCINOMA PROSTATICO CON METASTASI DIFFUSE OSSEE ED EPATICHE TRATTATO CON MDB.
DI NOEMI DEL GATTO (CONTATTO FB: http://www.facebook.com/
Mio padre affetto da adenocarcinoma prostatico con metastasi ossee(scoperto nel 2008), dopo aver effettuato ormonoterapia ( che ha funzionato quasi un anno), due tipi di chemioterapia (docetaxel e mitoxantrone) che non hanno funzionato, partecipò ad una sperimentazione con il farmaco abiraterone,di cui si vantavano grandi benefici( MA QUALI???) neanche quest'ultimo ha mai funzionato,era come acqua... fresca, infatti all'aumentare del PSA (marker del k prostata) aumentavano i dolori, e il PSA arrivò a 1000 e x colpa delle cure inefficaci ad ottobre 2011 sono spuntati 4 noduli epatici... A Novembre 2011 inizia la cura Di Bella: il PSA è sceso(da 1000 ad 89 odierno) , e con esso sono diminuiti i dolori tanto che ha scalato gli antidolorifici, ed il cerotto durogesic l'ha eliminato del tutto, non solo, in settimana ha ripetuto l'ecografia addominale completa, : i 4 noduli del fegato (dopo 4 mesi con terapia di bella) risultano ridotti di dimensioni e difficilmente riconoscibili!! L'ecografista ha anche scritto nel referto (copio) ;tali aspetti sono da riferire in prima ipotesi ad una buona risposta della terapia applicata! Non smetterò mai di benedire la famiglia Di bella , e di aver creduto da subito nella cura. Che dire? Guardo mio padre, e mi sembra che non abbia niente, e parenti amici e conoscenti sono meravigliati della super ripresa.
14) TESTIMONIANZA LNH TRATTATO CON MDB REMISSIONE TOTALE:
FONTE: ROBERTO DI VERONA
Sono Roberto ho 47 anni, abito a Verona. Fino al 2006 sono sempre stato bene, sono sempre stato sportivo, praticavo calcio, corsa e in quel periodo bicicletta, non ero in sovrappeso, non fumavo. Nel giugno 2006 per un controllo occasionale mi è stato diagnosticato un carcinoma primitivo a cellule chiare sul rene destro con conseguente asportazione totale dello stesso, all’intervento non è seguita nessuna chemio. Nella stessa occasione mi è stato asportato anche un linfonodo ingrossato in zona inguinale destra. L’esame istologico diceva……sospetta malattia linfoproliferativa, da allora ogni 6 mesi analisi e controlli vari eco/tac in regime di follow-up. Nel 2007, mi trovano, durante questi controlli semestrali, in prossimità del testicolo destro una massa strana, sottoposto ad intervento mi viene asportata parte del testicolo destro, risultato : tumore di Leydig primitivo ben chiuso come un nocciolo !!!!Ho continuato a fare controlli ogni 6 mesi, in uno di questi, nel 2008 mi diagnosticano anche la tiroidite di Hashimoto. Alla fine del 2009, precisamente il giorno di Natale, mi è comparso un ammasso di linfonodi in zona inguinale destra tra i vasi iliaci e la vescica con diametro superiore ai 7 cm. Vengo operato a gennaio 2010 per asportazione di parte dei linfonodi per diagnosi: Linfoma LNH centrofollicolare e diffuso grado 2 stadio. 2, midollo non intaccato e malattia solo in zona iliaca. Inizio a marzo 2010 immuno-chemioterapia n.6 cicli r-cvp e n.20 radioterapie, termino il tutto a fine settembre 2010. Al controllo di novembre però il linfoma era sempre lì nello stesso posto e con le stesse dimensioni !!! I medici pensano allora che il linfoma, nell’arco della terapia si sia trasformato e sia diventato più aggressivo, e che per questo le cure non abbiano funzionato. Quindi decidono che devono nuovamente eseguire biopsia per ottenere una nuova diagnosi. A gennaio 2011 nuovo ricovero con asportazione della maggior parte della massa linfonodale per ulteriore diagnosi : Linfoma LNH B diffuso a grandi cellule centro follicolare (quindi era per questo che la terapia non aveva funzionato! Il linfoma era più aggressivo!) Tengo a precisare che essendo i linfonodi da analizzare in zona molto profonda, i due interventi sono stati pesanti e la convalescenza discretamente lunga. Mi hanno così proposto di iniziare immuno-chemioterapia ciclo n. 2/3 r.chop e poi chemio ad alte dosi con relativo autotrapianto.......etc etc. Nel frattempo, visto che per il linfoma, la diagnosi iniziale è così importante per impostare la cura, e sempre con il dubbio che fosse stato sbagliato l’esame istologico del 2009, decido di portare i vetrini ad analizzare anche a Bologna per sicurezza. La diagnosi per loro è ancora : LINFOMA LNH CENTROFOLLICOLARE E DIFFUSO GRADO 2 STADIO 2 midollo non intaccato e malattia sempre e solo in zona iliaca, quindi non era variato! Allora perché mi propongono la stessa cura se la prima volta non ha funzionato cosa mi fa credere che la seconda funzionerà? Il 24 Febbraio avrei dovuto iniziare le prime terapie ….ma non ero pronto a tutto questo.!!!!!!!!!! Non ero convinto, mi dicevo; ma se l’autotrapianto lo propongono a chi ha il linfoma diffuso in varie parti del corpo, con anche il midollo infiltrato, perché a me, che tutto sommato ce l’avevo solo localizzato in zona iliaca, mi propongono di usare terapie tanto aggressive, e se poi ritorna? Che altre armi mi restano da usare con un fisico ormai debilitato? Inoltre, pensavo sempre che avevo un rene solamente, come avrebbe potuto sopportare questo bombardamento? Grazie a mia moglie …..ed alla nostra tenacia ci siamo documentati sulla Terapia di Bella in quei pochi giorni che ci rimanevano prima di iniziare le terapie. Devo soprattutto ringraziare anche……..Anna una grande amica conosciuta in internet, paziente MDB, che con la sua disponibilità e umanità ha saputo rispondere ai miei… ‘ma’ e ai miei …’se’ di quei momenti, dandomi un grande supporto e soprattutto la possibilità di prendere appuntamento per un visita lampo con il Dott. XXXXXX ….Il mio Dottore della TERAPIA DI BELLA !!!!!!! Dal giorno della visita con il Dott. XXXXXX le cose sono cominciate a girare per il verso giusto, dopo anni di controlli, dove trovavano sempre qualcosa di nuovo è cominciato il periodo dei controlli che andavano bene: mercoledi 13 aprile ho avuto il primo controllo dopo un mese dall'inizio della nuova terapia con il metodo di Bella, la terapia ha dato una buona risposta, la massa si era ridotta di un 15% circa, ero contento e più tranquillo.Il dott. XXXXXX era soddisfatto di questo primo controllo ed io più di lui ......la strada mi sembrava quella giusta !!!! Proseguo il mio cammino con tanta fiducia e speranza. Lunedì 23 maggio ho fatto seconda eco di controllo dopo circa 80 giorni dall’inizio terapia MDB. Con molto stupore e scetticismo, l’ecografista dopo 10 minuti …….di silenzio e poche parole…mi comunica che ha quasi paura a dirmi……….CHE NON TROVA + LA MASSA…..e che quello che rimane è secondo lui solo tessuto cicatriziale, inoltre la vena femorale ( che mi preoccupava molto) e che era soggetta a compressione dalla massa in oggetto, è ora quasi completamente LIBERA !!!!!!! E difficile trovare le parole per commentare questo strabiliante risultato ottenuto …….speravo sicuramente in una riduzione ulteriore ma non immaginavo ……certamente questa magnifica risposta …..anche il Dottore Todisco è molto contento. Lunedì 25 luglio ho fatto terza eco di controllo dopo 5 mesi dall’inizio terapia MDB. Sono BELLO PULITO !!!!! Lunedì 17 ottobre, ulteriore eco di controllo addome, inguine, scroto ed è ancora tutto meravigliosamente pulito! E’ vero che la somatostatina serale mi ricorda sempre che sono un paziente in cura, ma devo dire che la qualità della mia vita è notevolmente migliorata sul piano psicologico, non più attese fuori dalla porta per aspettare un dottore che mi da diagnosi infauste, non più il terrore di aprire una busta, non più quella sensazione che dentro una provetta ci sia un verdetto, non più ospedali !! Lo stato fisico generale è buono, posso tranquillamente fare una bella corsetta di 10 km., oppure 60-70 km in bicicletta senza strafare e con facilità, mi stupisco anch’io di tutto questo. Ciao carissimi, a marzo è un anno che sono in cura con il MDB per un linfoma non H. centrofollicolare grado 2 stadio 2……. ….un anno tutto in discesa, pieno di risultati positivi. Ho così man mano che il tempo passava riacqiustato quella fiducia persa nei mesi precedenti, alla sola vista dell’ospedale mi assaliva una sensazione strana…di rigetto e di oppressione…..mi sentivo in balia degli eventi…sbattuto da una parte all’altra……tutto questo ora è….passato. Il presente è pieno di fiducia e speranza…….e guardo positivamente verso il futuro. Ho iniziato a curarmi con il MDB a marzo 2011……quel male che non voleva assolutamente lasciarmi …..dopo cicli di chemio e radio…….in due mesi di cura con il MDB era come d’incanto sparito…..sgretolato annientato…FINALMENTE SCONFITTO !!!!!!! Tutte le ecografie fatte fino ad oggi sono negative, continuo comunque e costantemente la mia cura……. Che cosa dire ….la mia vita trascorre ora felicemente e nella normalità…... e per un malato non è poco !!!!!!!!!!! Questa è la mia testimonianza …..una delle tante, ma penso molto importante per chi come me ….si trova a dover decidere della propria vita …...
15) TESTIMONIANZA ANDOLINA GAETANA - CANCRO AL COLON TRATTATO CON MDB
Fonte fabio serrentino: https://www.
Tutto inizi ai primi mesi del 2011, mia madre perde peso e lamenta debolezza e dolori all'intestino. A marzo dalle analisi del sangue notiamo i marcatori tumorali fuori norma. Decidiamo di sottoporla ad una gastroscopia e colonscopia e altri esami. Tutto risulta negativo ma quando arriviamo alla colonscopia, fatta in ospedale, arriva il macigno sulle nostre teste: il dottore ci comunica un tumore al colon DX, della grendezza di 4 cm. come da prassi consolidata ci fanno fretta assoluta, si deve operare con urgenza e asportare il cancro il prima possibile. Ci sentiamo come dentro una centrifuga, cerco di manetenere la freddezza mentale e consiglio a mamma di riflettere sul da farsi. Lei però, consigliata anche da mia sorella, IMPAURITE E PREOCCUPATE dalle parole del dottore, decidono per il ricovero d'urgenza. Quindi l'operazione viene fatta e dopo l'esame istologico su 16 linfonodi prelevati, 6 risultano in metastasi! Una brutta bestia in poche parole! Naturalmente il protocollo ufficiale applicabile è la chemioterapia e quà inizia il calvario di mia madre. trattamento folfox di 12 cicli (una bomba al cisplatino), ridotto del 25% per una epatopatia di cui mamma soffre da anni!
Chiedo all'oncologo se mamma poteva sopportare la terapia proposta, considerando che soffre di epatite e altri malanni, chiedo se il trattamento è pesante e la mediana di sopravvivenza. L'oncologo mi rassicura (mentendo spudoratamente), asserendo che la percentuale di riuscita è alta e che il trattamento folfox è "leggero".
Mamma inizia la chemioterapia a giugno e già dopo il primo ciclo, notiamo un decadimento generale delle sue condizioni. Nel frattempo mi informo ovunque e riscopro il metodo di bella, mi domando subito: ma allora il metodo di bella non è scomparso (siamo sempre alle solite), entro nel gruppo face e leggo tutto e di più. Dopo qualche giorno quelle che erano le mie paure, le mie ansie, i miei dubbi, si dissolvono e capendo che la chemioterapia avrebbe massacrato mia madre (nel frattempo fa il secondo e terzo ciclo con peggioramenti continui tra vomito, astenia, mal di testa, incapacità di essere autosufficiante) spiego a mamma e sorella che la strada che abbiamo intrapreso è sbagliata, era lampante come la chemio la stava divorando, la stava distruggendo, che il MDB ha un'azione di contrasto diameralmente OPPOSTA alla chemio. Mamma dopo il terzo ciclo va a stare da mia sorella non avendo più forze... Signori solo chi ci passa può capire quanta preoccupazione e dolore si prova nel vedere un genitore ridursi in quelle condizioni e l'impotenza di un figlio si trasforma in una sofferenza continua.
Non vi nascondo che abbiamo avuto anche forti discussioni, soprattutto con mia sorella, anche lei restia ad abbandonare la chemio o anche a sentire un'altra campana. Il giorno prima del quarto ciclo, finalmente apro una breccia e decidiamo di consultare un medico accreditato dalla segreteria di bella. Blocchiamo tutto e dopo il consulto con il dott. MDB e dopo aver fatto leggere alcuni documenti ai miei, decidiamo di abbandonare la chemio, alla luce anche dei risultati pessimi e a settembre iniziamo il metodo di bella, anche dopo essere stati dal dott. Giuseppe Di Bella che ci rilascia la prescrizione da seguire e, lo voglio sottolineare, senza chiedere un centesimo! Mamma dopo un paio di settimane, comincia a stare MEGLIO e dopo un mese ritorna a casa sua a riprende in mano la sua vita quotidiana, non rinunciando alle sue abitudini e alle sue partite di burraco con le amiche! Va in ospedale solo per la pulizia del report applicato al torace ma dimentichiamo le mura fredde del reparto oncologico!!!
Vorrei spiegare che per avere la cartella clinica di mamma, ho avuto non pochi problemi in ospedale, era palese che volevano ritardare e creare intralci ma dietro minaccia esplicita che avrei chiamato i carabinieri, in giornata mi hanno fatto relazione e dato la cartella clinica, spetta di DIRITTO.
Signori chi decide di appoggiarsi ad una terapia non ufficiale, spesso si trova difronte a questi muri, basta essere decisi e diretti e questi muri di sabbia si sgretolano davanti a noi. Iniziamo la cura a pieno regime e nel frattempo do il via al ricorso d'urgenza, visto che mamma con il passare dei mesi, trae vantaggi non solo diretti (non si rilevano metastasi o recidiva) ma anche indiretti: non vede ospedali, non si avvelena più e ha una BUONA qualità di vita, il fegato regge e anche gli altri organi! Naturalmente come tutti sappiamo, la cura costa un botto, quasi tutti i risparmi evaporano tra lar, soma e galenici, infatti da tre mesi mamma no fa lar per ovvi motivi economici (prende nemmeno 1000 euro di pensione). GLi ultimi esami pet-tac-scinto-eco, fatti e marzo 2012 non rilevano nulla e le analisi ematiche fatte ad aprile 2012 sono nel complesso BUONI! Consideriamo che l'organismo di mamma si sta riprendendo dai tre cicli di chemio e mamma soffre di osteoporosi e altri acciacchi dovuti ai suoi 74 anni ma i risultati sono più che soddisfacienti ;) E a maggio diquest'anno arriva anche la bellissima notizia di aver vinto il ricorso d'urgenza che condanna l'usl territoriale a pagare la cura a mamma. Ringrazio Dio di aver avuto la possibilità di aver conosciuto il dott Di Bella Giuseppe, ringrazio Dio di aver fatto nascere in Italia uno scenziato e UOMO ligio al dovere etico come il Prof. Luigi Di Bella e ringrazio Dio per la causa vinta altrimenti avremmo avuto seri problemi a continuarla, ora potrà riiniziare la LAR :)
Il metodo di bella è una terapia biologica, razionale e scientifica. Non ci sono dubbi in merito e chi la contrasta e la scredita non è altro che CIECO, SORDO e purtroppo non muto! Unico consiglio che permetto di dare: informatevi voi in primis, la salute e il corpo vi appartengono e nessuno, neanche chi in teoria è preposto alla salvaguardia di tutto questo, può decidere per voi, spesso la medicina convenzionale è fallimentare. Seguite il vostro cuore che è collegato con il vostro spirito, la verità sta la dentro ;)
16) TESTIMONIANZA DI CARCINOMA PROSTATICO IN REMISSIONE DOPO 4 MESI DI MDB- DI Stefy Ben
QUESTA E' L'AVVENTURA CON IL METODO DI BELLA DI UNA DELLE PERSONE PIù CARE CHE HO AL MONDO,LA DEDICO A TUTTI VOI E A CHI COME NOI L'HA VOLUTA ,CERCATA ,E FATTA CONTRO LA VOLONTA' DEI COSIDETTI MEDICI CHE SEGUONO I PROTOCOLLI.............Tutto è cominciato con un normale accertamento che si fa di routine,come consigliato dagli urologi quando si supera la soglia degli anta,bisogna controllare periodicamente lo stato di salute della prostata.a ottobre 2009 PSA regolare e visita senza niente da segnalare ,con la raccomandazione di ripetere dopo due anni.A settembre 2011 faccio gli esami completi del sangue e delle urine e tutto è nella norma ,il PSA era a 4,35 e comunque nella norma per età essendo il valore di riferimento compreso fra zero e cinque,considerando i risultati,avevo quasi deciso di non sottopormi a visita urologica,ma dietro insistenza di Stefania (rompipalle) vado dal mio urologo,visita privata,e qui valuta gli esami e,dopo la visita mi dice che nel lobo sinistro della ghiandola sente una lieve deformazione ,mi rassicura su quello che potrebbe essere ,e mi invita a fare una ecografia rettale per fugare qualsiasi dubbio.Mi reco all'ospedale ,indicatomi dal medico,e faccio questa ecografia,dopo qualche giorno risultato esserci un nodulo ipertrofico sul lobo sinistro.Con questo risultato il medico decide di fare un ago biopsia guidata da ecografia.Dopo 15 giorni vengo chiamato dal reparto di urologia dove c'è il mio urologo che mi dà la notizia ,che si tratta di un carcinoma prostatico ,ironia della sorte che non dimenticherò mai questo giorno era l'11 -11-2011 giornata mondiale per la prevenzione dei tumori.Dopo i primi momenti di sconforto,incredulo del risultato perchè non avevo nessun sintomo,il mio urologo mi prospetta quelle che per lui,erano le linee da seguire,per il mio caso.Se devo essere onesto è stato molto chiaro ed esaustivo,come prima cosa lui ha consigliato caldamente la rimozione completa della prostata,assicurandomi che nel caso mi fossi operato avrei potuto sperare nella salvaguardia dei nervi,questo per evitare l'impotenza totale, mi disse di andare a casa ,che capiva il mio stato d'animo,di prendermi qualche giorno di tempo per riprendermi dallo choc.
Chiaramente dopo i primi giorni di sconforto,rabbia,decido di rivolgermi ad un professore per sentire un' altro parere,anche questo mi dice che l'unica soluzione è la chirurgia,dicendomi che ero un candidato ottimale ,viste le dimensioni della prostata e il mio buon stato di salute per un intervento in chirurgia robotica da Vinci.Chiedo spiegazioni ,e mi convinco che potrebbe essere la soluzione migliore. Mi vien detto che verrò chiamato per la preparazione all'intervento dopo circa due mesi.Intanto comincio a documentarmi il più possibile su questo male,trovo in internet un professore di Milano che pratica un metodo chiamato HIFU,che consiste nel trattare la ghiandola con ultrasuoni,leggendo varie testimonianze,decido di consultare questo medico,mi reco a Milano ,porgo il mio caso,con tutti gli esami fatti,mi visita ,la diagnosi per lui è ancora più infausta ,possibilità di fuoriuscita dalla capsula prostatica ,sconsiglia il suo metodo vista la giovane età,tra le altre cose mi consiglia di operarmi con metodo tradizionale cioè a cielo aperto.Vi lascio immaginare a quel punto come ero disorientato......A questo punto entra di prepotenza la Stefania e mi convince ad andare da DI BELLA avendo già preso lei l'appuntamento a Bologna a mia insaputa.Il 9 dicembre 2011.Andiamo a Bologna e mi trovo davanti questo dottore pieno di umiltà che con molta semplicità mi dice che ci sono molti casi in risoluzione ,mi prescrive i farmaci e torniamo a casa.Nel frattempo in preda ai più neri pensieri mi arriva la convocazione dall'ospedale,mi reco presso lo studio dell'urologo,al che molto sinceramente ,gli dico quali sono stati i miei passi .lui ascolta quello che mi ha detto il professore per la chirurgia robotica ,ha un'opinione contraria al metodo Hifu,mi terrorizza ulteriormente e mi consiglia caldamente di operarmi al più presto ,chiaramente in quel momento ometto di di dire che ho visto anche Di Bella ,sapendo quali sono i pareri di questa casta,decido comunque di operarmi e in quel momento mi prospetta la concreta possibilità di fare in via precauzionale dopo l'intervento un numero imprecisato di sedute di radioterapia.
Questo sconvolge ulteriormente le mie decisioni.A questo punto decido per il MDB ,rendo partecipe di questa mia decisione il mio medico di base,che conosco da quando eravamo ragazzi ,speravo in un appoggio da parte sua e,una collaborazione concreta per la prescrizione di i farmaci mutuabili e invece lui con aria serafica mi dice che è fantascienza,che non c'è nulla di statisticamente provato,che i farmaci non può prescriverli altrimenti rischia di essere sanzionato.Il 22 Gennaio 2012 comincio la cura con molte paure e dubbi.........dopo un mese faccio l'esame del PSA completo e riscontro una diminuzione dei valori sia libero che totale e questo mi incoraggia a proseguire con più determinazione,questi esami si ripetono ogni tre settimane e i valori vanno sempre più giù.......dopo 4 mesi sempre su indicazione di Di Bella eseguo un ecoaddome e una ecografia rettale volutamente ometto di dare indicazione all'ecografo per non influenzarlo nelle valutazioni ,mi chiede cosa sto facendo e resto nel vago dicendogli che sto facendo una cura ormonale e che non mi opero per il momento su consiglio del mio urologo restando in vigile attesa.Eseguo l'ecografia e già sul lettino mi anticipa che non vede niente di strano sulla prostata,i bordi sono regolari,e per lui è tutto nella norma.Ieri 25 maggio 2012 sono ritornato con tutti gli esami dal dott.DI BELLA e mi ha detto che la malattia è in remissione,di continuare per altri 4 mesi con la terapia completa e che ci rivediamo a Ottobre da lì comincerà la graduale diminuzione dei farmaci.........Non stò a dirvi quale è in questo momento il mio stato d'animo ,so solo che mi sento rinato,l'incubo è sulla via giusta per finire..........
17) TESTIMONIANZA SU MENINGIOMA AL SENO CAVERNOSO (CENTRO DELLA TESTA)
Nel 2001 mia zia, che allora aveva 49 anni, iniziò ad avere disturbi alla vista che le impedivano di avere una normale vita attiva in quanto vedeva tutte le immgini doppie (diplopia). Le venne diagnosticato un MENINGIOMA al seno cavernoso, tumore della meninge, quasi sempre benigno ma destinato a crescere. Purtroppo la zona in cui si trovava questa massa, metteva comunque in pericolo di vita la paziente in quanto inglobava la carotide e molti nervi principali della testa, tra cui il nervo preposto alla visione. Visitammo tutti i più famosi neurochirurghi nazionali ed internazionali (Germania, Slovenia) ma tutti dicevano che se si sarebbe operata, quasi sicuramente avrebbe riportato menomazioni permanenti gravissime ma se non si interveniva avrebbe rischiato la vista se non la morte per restringimento della carotide. Fortunatamente la ostra odissea terminò nello studio del mitico Prof. Luigi Di Bella che rassicurò mia zia circa l'esito della sua terapia. I risultati furono immediatamente riscontrabili perché mia zia tornò ad avere una visione perfetta grazie al restringimento della massa che "pesava" sui nervi collocati al centro della testa. Oggi, a quasi 60 anni, mia zia conduce una vita veramente super-attiva. La terapia dovrà farla per sempre ma i benefici che ne trae e, soprattutto, le disabilità che ha evitato rinunciando all'intervento, rendono il disagi connessi alla terapia a vita assolutamente sopportabili.
A fronte della documentazione diagnostica che evidenziava l'assoluta remissione dei sintomi e il lieve restringimento della massa, il TAR ha riconosciuto a mia zia il
diritto alla copertura sanitaria delle spese connesse alla MDB.
16) TESTIMONIANZA CARCINOMA MAMMARIO DUTTALE INFILTRANTE G 3 METASTATICO IN CURA CON MDB.
DI ELIANA GIAMMONA (Contatto FB: http://www.facebook.com/
Buon giorno a tutti , oggi vorrei raccontarvi la mia storia.Stadiazione (inizio della mia nuova vita) 16 ottobre 2009 , carcinoma duttale infiltrante g3 al seno sx con metastasi al fegato , polmone, pancreas e in tutto lo scheletro ovvero dalla teca cranica alle ginocchia.....veramente un bel quadretto.Vi chiederete perchè mi sono ridotta così e penserete che da grande stupida io non abbia mai fatto controlli, ma non è così; in realtà mi recavo dal mio ginecolo di fiducia (quello che ha fatto nascere i miei figli) il quale si vantava di avere specializzazioni in campo senologico, ogni tre mesi per il controllo ecografico, per ricevere come risposta che ero fissata che non avevo nulla e che mi dovevo fare il mio lavoro del resto mica ero io il medico tra i due...(e come una scema gli ho dato retta).Ma torniamo alla stadiazione , ovviamente non mi danno tempo e il 30 ottobre comincio la chemioterapia con epirubicina e taxotere. Primo risultato dopo tre cicli '' arresto della malattia ''; altri tre cicli più lo zometa e inizio cura ormonale con decapeptil e nolvadex , Risultato '' scomparse delle lesioni pancreatiche e polmonari , leggera riduzione delle lesioni epatiche''; si procede con altri tre cicli raggiungendo il massimo che il mio corpo potesse soppartare , radioterapia al bacino e al femore dx e sx,'' non ci sono attività metaboliche in nessuna sede metastatica, rimane l'attività metabolica al seno''. Quindi in quel momento mi sono sentita rinata , bastava fare l'intervento ed ero guarita. Ma no , mi spiegano che in realtà nel mio caso non si potrà mai parlare di guarigione e che al momento non ritengono fattibile l'intervento bisogna attendere...... Febbraio 2011 pet e tac , nel frattempo chiedo all'oncologa di riferimento di fare eco mammaria , ma mi dice che non c'è bisogno , malgrado io le dico di avvertire dei cambiamenti al seno...finalmente ritorno con l'oncologo che mi seguiva prima il quale mi fa fare subito un ecomammaria. Bene l'ecografa chiama immediatamente il chirurgo e senologo che mi segue e parlano di operazione urgente '' erano spuntati altri due noduli belli grossi'' e altri linfonodi interessati, ma la cosa più simpatica è che già nella tac di un mese prima tutto ciò si vedeva e alla mia richiesta di spiegazione perchè nessuno l'avesse segnalato mi hanno risposto '' che lìoncologa si attiene ai referti del resto non è abilitata a leggere gli esami , quello è il radiologo. il radiologo ha risposto che la tac mica viene fatta per vedere a che punto è il tumore madre , ma solo per vedere se ci sono altre sedi interessate'' morale della favola nessuno fa il suo lavoro...Operazione 14/04/2011 mastectomia totale sx e svuotamento ascellare su 14 linfonodi 8 interessati dalla malattia, il nodulo era uno solo , ma a 5 teste(un mostriciattolo).Pet a giugno 2011 sembra un albero di natale ''progressione a livello osseo'' ; si riparte con la chemioterapia per bocca e con lo zometa che avevo sospeso a febbraio 2011, sospensione del nolvadex (per fortuna); ad agosto i marcatori a palla ad ottobre per leggera regressione a livello omerale permane attività metabolica su tutte le sedi metastatiche ossee , si continua con lo xeloda. Faccio altri consulti e l'unica cosa che mi si prospetta è chemio chemio e chemio , un medico a denti strtti mi dice sai quanti protocolli ci sono ? finito uno se ne comincia un altro. Nel frattempo c'è una mia Amica di fb , sembra strano ma io la sento amica , che mi mette in ansia e in confusione con la sua propaganda sul MDB , tanta confusione che non so se cancellarla o no dal mio elenco amici (e per fortuna non l'ho fatto ) che è Lia Di Francia. In me si insinua il dubbio : La medicina ufficiale mi prospetta 5 anni di vita dalla stadiazione , due sono trascorsi e anche abbastanza bene, ne restano tre . I miei bimbi hanno tre e cinque anni e mio marito ne ha trentanove , voi direte e quindi ?, IO ho il dovere assoluto di lottare per loro , perchè quando io non ci sarò più lascio un insegnamento ai miei figli : non permettere che gli altri ti dicano come vivere la tua vita, vivtela e lotta per te e per chi ami. Loro devono sapere che mamma e papà hanno lottato con le unghie e con i denti per loro.A novembre ci rechiamo presso lo studio del Dott Giuseppe Di Bella , che ci spiega tutto con una semplicità tale da farci sentire quasi scemi a non avere capito tutto subito e che mi dice che non è vero che non posso guarire. Scendiamo dallo studio che quasi senza rifletterci su sapevamo cosa fare e non avevamo più paura. Si parte per una nuova avventura...come risultati al momento ho solo i marcatori che sono scesi da 33 a 22 . Non ho dolori e sto proprio bene domani vi dirò come è andata la pet tac. Spero di essere stata utile.risultato pet tac del 13/02/2012 :Il controllo Pet odierno, confrontato con il precedente del 14-10-2011 , rileva marcata regressione delle aree di patologico accumulo del tracciante metabolico segnalate in precedenza a livello di D6 e L4; in particolare la lesione in corrispondenza di D6 è quasi non più visibile; persiste modesta residua captazione nel contesto del corpo di L4. Nulla di significativo da rilevare nel restante intero corpo.Conclusione Esame Pet indicativo di marcata regressione dell'attività metabolica delle note lesioni osse.. Referto eco addome 11/08/2011:Fegato di normale morfo-volumetria ad ecostruttura diffusamente addensata come da steotosi ed alterata a focolaio per la presenza in sede bilobare di alcune formazioni nodulari ipodense del DT compreso tra pochi mm e 4 cm di verosimile natura ripetitiva.Pancreas, grossi vasi e retro peritoneo in atto mal valutabili per meteorismo intestinale Referto eco addome 04/04/2012:Fegato di normale morfovolumetria ad ecostruttura disomogenea in toto.Non si osservano in atto lesioni focali.pancreas di normale volumetria ed ecostruttura Commento dell'ecografo Signora lei non ha proprio niente........... PET TAC 22/06/2012 TOTALE REGRESSIONEEEEEEEEEE
17) TESTIMONIANZA SU TUMORE NEUROENDOCRINO AL DUODENO ED ANGIOSARCOMA ALLA MILZA TRATTATO CON MDB. ( LA STORIA DI FRANCY)
Di Adriana Nanni ( CONTATTO FB: http://www.facebook.com/
Questa è la storia di mio marito Francesco (72 anni) che è poi anche la mia (Adriana 67 anni) visto che sono più di 40 anni che lottiamo insieme.
Brevemente Francesco nel 1978 ha un linfoma di Hodgking per il quale ha fatto radio a Roma con Mandelli e chemioterapia per sei mesi con il prof. Matè alll’Istituto Gustave Roussy di Parigi, senza recidive.
Ha superato anche la rottura di un aneurisma celebrale senza problemi postumi.
Nel 2010 in seguito ad un attacco di pancreatite acuta viene operato al Sant'Andrea a Roma,
intervento lunghissimo per l’asportazione di un tumore stromale tra il duodeno e la prima ansa digiunale, di un angiosarcoma splenico, del surrene di sinistra e della vena renale sinistra nonché di vari linfonodi e tessuto adiposo già interessati da metastasi.
Tutto quanto sopra detto è stato confermato con l’istologico e sembra che il tumore splenico sia stato causato dalla radioterapia fatta 30 anni prima per il linfoma.
Il chirurgo ci disse che entrambi i tumori erano rarissimi e che non c’era nella storia della medicina un altro caso simile e che tra l’altro non sapevano come curarli.
Dopo le dimissioni ci spediscono presso un reparto di oncologia di un altro piccolo ospedale (IRCCA) dove il primario oncologo, esaminata tutta la cartella clinica, voleva irradiare di nuovo quel che rimaneva dell’angiosarcoma splenico (per fortuna il radiologo che è stato consultato si è fermamente opposto visto che il tumore era stato causato proprio dalla precedente radioterapia), alla fine, non sapendo che pesci pigliare, ha consigliato di iniziare una terapia con un farmaco monoclonale (Glivec – 4 compresse al giorno – costo del medicinale euro 2.208 x 120 cpr ) con controlli settimanali, durante i quali la sua assistente non sapendo che fare, sottoponeva mio marito ad una flebo di glucosio.
Preciso che dietro mia precisa domanda l’assistente mi disse che il Glivec serviva solo per il tumore stromale e che per l’angiosarcoma non potevano fare niente.
Inutile dire che Francesco già debilitato per l’intervento (aveva perso circa 30 chili)dopo qualche giorno di assunzione del farmaco non si reggeva più in piedi, stava quasi sempre a letto, non mangiava quasi più, aveva nausea continua e vomito, ed era ogni giorno più depresso, stava lasciandosi andare, ricordava gli effetti collaterali della chemio di 30 anni prima e continuava a ripetermi che non voleva più vivere.
A questo punto, dopo giorni passati al computer per documentarmi, mi sono convinta ed ho telefonato al prof. Giuseppe Di Bella fissando un appuntamento a brevissimo, appuntamento al quale è andato nostro figlio
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