giovedì 29 maggio 2014

TESTIMONIANZE DEI PAZIENTI PRESENTI NEL GRUPPO MDB

TESTIMONIANZE DEI PAZIENTI PRESENTI NEL GRUPPO MDB

Di Elena Pasini, Martedì 4 settembre 2012 alle ore 16.43
1) TESTIMONIANZA CARCINOMA DUTTALE DI TIPO INFILTRANTE E ORMONODIPENDENTE TRATTATO CON MDB:


DI WILFRIDA ROSE ( Contatto FB: http://www.facebook.com/profile.php?id=100003238747633)



Tutto è iniziato nel gennaio 2009 a seguito di uno dei consueti screening mammografici a cui mi sottoponevo regolarmente.

Non avrei mai sospettato che in febbraio mi richiamassero per  aver  trovato ben 3 noduli sospetti di cui 2 a destra ed 1 a sinistra.

Durante la visita mi dicono di farmi una risonanaza magnetica  che  conferma il sospetto. Seguono una nodulectomia e 2 agobiopsie.

Esito: carcinoma duttale di tipo infiltrante e ormonodipendente.

Mi sentivo confusa, smarrita e fortemente depressa.

Consulto un oncologo e ben 2 chirughi che mi prospettano  tutti la  medesima cosa:mastectomia bilaterale più 8 cicli di  chemioterapia.

Non me la sento di affrontare un percorso così devastante.Non  ho fiducia  nelle cure tradizionali. Alcuni miei parenti compresi i  miei genitori  lo hanno fatto e sono morti in preda a dolori  lancinanti.Che fare?

A  questo punto mi torna in mente il professor Luigi di Bella  e decido di  contattare via mail il figlio per fissare una visita  presso il suo  studio a Bologna.

Così iniziò la mia "grande avventura" sostenuta   solo dalla mia famiglia ed oltraggiata da tutti i miei parenti che   facevano di tutto pur di convincermi che stavo sbagliando e che così   avrei finito prematuramente i miei giorni.

I mesi passavano e la  consolazione stava nel leggere e rileggere le  testimonianze di coloro   che grazie a Di Bella ce l'avevano fatta, che  avevano vinto la loro  battaglia.
Finalmente già dopo soli 6 mesi le indagini strumentali  confermano  la regressione del tumore: a sx non vi erano più tracce e a  dx era  diventato quasi della metà.
Alla notizia mi son riaffiorate  le speranze nonostante il continuo  senso di colpa per le ingenti spese  economiche che continuavamo a  gravare per causa mia sulla mia famiglia.
A novembre rifeci una ecografia con esito strabiliante: del tumore rimaneva soltanto una traccia piccolissima.
Seguirono altre indagini e tutte hanno confermato l'esito positivo della cura.
A quasi 3 anni mi rimangono soltanto delle microcalcificazioni nel  seno  destro che il dott. Di Bella definisce non gravi, soltanto ciò che   rimane della mia malattia verso la completa guarigione.
Per del  tempo ho dovuto sospendere la cura,ma grazie al vostro aiuto  sono felice  di poterla portare avanti in modo tale che del mio male  non resti più  nessuna traccia.
E' una fortuna avervi conosciuto. Non finirò mai di  ringraziarvi per  tutto il bene che mi state facendo. In voi ho trovato  quasi una  seconda famiglia. Delle persone che come me  hanno compreso il  grande  valore delle scoperte del professor Luigi Di Bella e che hanno  superato  mille ostacoli pur di curarsi in base alla sua terapia.
Un abbraccio forte a tutti voi e a presto!


2) CARCINOMA MAMMARIO IN CURA CON MDB:

DI TERESA PERAGINE (CONTATTO FB http://www.facebook.com/profile.php?id=100001091919325&ref=ts)


Ciao a tutti , ho iniziato Il MDB a Febbraio 2011 per un k mammario sinistro scoperto a Dicembre 2010.


La mia storia inizia verso Luglio quando un giorno noto una  ghiandola  ingrossata, alla quale non avevo dato peso poiché avevo  notato che si  gonfiava e sgonfiava con l’arrivo del ciclo mestruale. A  Settembre  decido di prenotare un ecografiasolo per stare più  tranquilla, anche in  regime di solvenza.

I tempi  sono lunghi mi fissano l’eco per metà Ottobre, poi  slitta a fine  Novembre. Alla prima ecografia si vede la famosa  ghiandola e sino qui  niente di allarmante, poi sotto la ghiandola un  nodulo ben nascosto del  diametro di 10,5X11,7!

Capisco che c’è qualcosa che non va, il dottore mi  sottopone  subito a mammografia. Il mio seno sinistro è interessato, oltre  che  dal nodulo, anche da microcalcificazioni ,che non fanno presupporre a   nulla di buono.

Il 1 Dicembre mi fanno un agoaspirato, risultato positivo a CTM, mentre  il giorno  dopo mi sottopongono a risonanza magnetica per  vedere se era vascolarizzato, ed ovviamente non lo era.

Il mio seno sinistro  presentava un nodulo di 1,4 cm  estensione massima, un area focale di  2,5 cm e un nodulo retroareolare  di 7 mm. Intervento chirurgico con  asportazione seno sinistro, seguito  da chemio e radio. Prenoto la visita  per il 23 Dicembre presso uno dei  migliori centri di Milano, o per lo meno questa è  la sua fama, ma non  appena vi ci metto piede, dico a mio marito: '' non mi piace  questo  luogo!’’ ...chiamatelo sesto senso .


Mentre attendo il  parere del "figlio" dell’oncologia  italiana, compilo un modulo dove fra le  tante cose mi chiedono se  avessi problemi economici; rispondo negativamente,  anche se non  capivo  a cosa si riferisse la domanda e  la sua pertinenza.  Il responso del  consulto si rivela identico a quello avuto all’ospedale di Bari per  quanto  concerne l’intervento chirurgico. Ma dalla visita viene fuori un   ingrossamento di due linfonodi sovraclaveari, per cui mi sottopongono a  un  agoaspirato ed ecografia al collo, ma  non emerge niente di  preoccupante eccetto un  linfonodo di 1 cm con morfologia un po’ strana.

Stesso giorno  effettuano anche un agobiopsia al nodulo. Mi  chiamano dopo una settimana  per comunicarmi l’ora dell’appuntamento con  l’oncologa e finalmente la
incontro:  anche lei a pelle non  mi piaceva e non appena iniziò ad aprire bocca ne ebbi conferma.


Ovviamente prima di recarmi dalla PIVELLINA mi ero ben  documentata  sulla tanto famosa chemio, chi non ha avuto un amico o un  parente  affetto dal male moderno? Con il suo bel fare mi espone la  situazione ‘’  Signora abbiamo riscontrato delle cellule di provenienza  mammaria nel  suo linfonodo sovraclaveare non possiamo procedere  all’intervento poiché  dobbiamo prima arginare la malattia con dei cicli  di chemio poi  procedere a intervento chirurgico e successivamente a  radio terapia ‘’  Le dico chiaramente che la chemio io non la faccio,  lei  con quell’aria di  onnipotenza mi risponde:‘’ tutti così dicono ‘’;   ma purtroppo aveva fatto i  conti senza l’oste.

La sua priorità era inserirmi in un piano di studio  di  donne della mia età, tipologia di K, e altre caratteristiche comuni. La  Pet,  evidenzia una neoplasia alla mammella sinistra con interessamento   linfonodale sovra-sottoclaveare,pettorale,  con tenue captazione nel  terzo segmento laterocervicale( entro i limiti  della diagnostica). Dopo  aver ascoltato le sue c.......e, la freddezza e  la mancanza di tatto  di cui era immensamente dotata (non sono da meno  quando si tratta di  difendermi ) la mandai velocemente ma con educazione  a quel paese.

NON HO MAI CAPITO PERCHE MI INSEGUISSE  CON LE  TELEFONATE,INSISTENDO SUI PROTOCOLLI DA UTLIZZARE, SPEGANDOMI SE  FOSSE  CHIARA LA MIA SITUAZIONE….. e se lei fosse stata abbastanza  chiara, le  dissi ''chiarissima''.

Cambio centro mi reco a un terzo  consulto ( PRECISO CHE  AVEVO GiA’ PRESO APPUNTAMENTO CON IL PROF.  GIUSEPPE DIBELLA PER IL 15  FEBBRAIO 2011) stessa cosa: chemio,intervento  e radio .

Il primario della senologia mi visita e controlla più volte   gli esami fatti nel centro di fama europea e con fare garbato e gentile   afferma ‘’ non smetto mai di imparare e meravigliarmi ‘’:  mi fa  notare i  farmaci alla quale mi volevano sottoporre per il loro studio,  farmaci di  seconda scelta cosi li chiamò se non ricordo male, ‘’ Non  vanno bene per  la sua età ‘’ afferma.

Mi richiedono una TAC per avere una situazione  chiara dei  miei linfonodi,accetto e.. conclusione medica? I MIE LINFONODI NON   AVEVANO NULLA DI STRANO, eccetto un linfonodo laterocervicale di 1 cm e   uno di 2 cm sotto l’ascella ma avente forma normale, dal radiologo   evidenziato con niente di patogeno.

Una cosa accomunava le due oncologhe:  si guardarono bene  dal dire gli effetti collaterali della chemio!  Ricordo che posi mille  domande, alla fine risposi ‘’ io non faccio  chemio,se non mi uccide una  cosa mi uccide l’altra!".

"Lei non ha il  raffreddore" mi sento dire, "e la chemio non è aspirina!" controbatto io; "Certo  mi risponde la dottoressa".

Rifiuto la chemio e mi propongono in primis  l’intervento:  ma come non era necessario arginare il male??? L’oncologa mi  dice ‘’  SIGNORA MOLTE PERSONE STANNO BENE DA DIVERSI ANNI CON IL SOLO   INTERVENTO, MA IO LE PROPORRO NUOVAMENTE LA CHEMIO’’

Inizio la terapia  del prof Dibella il 22 febbraio 2011,  sono già quattro mesi che la seguo  con i suoi effetti collaterali  sopportabilissimi,a distanza di due mesi  dalla terapia il mio nodulo di  10,8x11,7 è passato a 6,6x6,8, mentre  quello retroareolare di 5mm non  compare piu eco graficamente, esami  ematocrici e markers nella norma,  solo un lieve calo dei globuli rossi e  un aumento di zuccheri.

Ecografia al collo ed ascelle: linfonodo  ascellare sx  passato da 2 cm iniziali a 1,7 cm. Ecografia 8 giugno  2011: addome  superiore tutto ok; controllo seno sinistro: il nodulo non si  riesce  nemmeno a vedere a livello ecografico! 

Il dottore lo cerca con la  mano, riesce a trovarlo, punta  la sonda direttamente in quell' area, l’immagine è cosi chiara che non  si vede, mi fa notare la  consistenza del nodulo e la differenza di  immagine rispetto alle volte  precedenti, effettua l’ecografia da  diverse angolazioni ‘" è questo non  ho dubbi, ricordo bene il suo  caso’’ afferma.

Nodulo passato da 6,6x6,8 a  6 x 3,8, del nodulo di 5 mm non  c’è ombra, LINFONODO ASCELLARE DIAMETRO  MASSIMO 1 CM( era di 2 cm  inizialmente) LINFONODO AL COLLO DI 1 CM  SCOMPARSO, i miei linfonodi  non sono ingrossati.  Globuli biachi passati  da 5000 a 8400 ( difese  immunitarie).

IO STO  BENISSIMO, MORALMENTE E FISICAMENTE

TE! Vado persino in palestra...



Pet fine giugno è stata  negativa.....k in fase di remissione.  Il 10 agosto eco mammaria,  ulteriore riduzione del nodulo. Il 23  settembre consulto con dottor  Giuseppe Di Bella a Bologna '' per qualche  altro mese ha deciso di  lasciare la terapia inalterata, poi si procederà  a ridurre i farmaci  ecc....''

Ovviamente vi terrò aggiornati passo per passo.
Mammografia del 29.11.11 : A sinistra appare notevolmente ridotta di densità l'opacità seganalata nel quadrante supero esterno.
MENTRE UN ANNO PRIMA PRESENTAVA UN ESTESA AREA DI MICROCALCIFICAZIONI.
Rieccomi , dopo gli esami di controllo annuali : Pet\CT  del 29.06.2012  non indicativo per lesioni sostitutive focali con  elevato metabolismo glucidico. Vorrei ricordarvi che non ha subito  intervento chirurgico, ho visto regredire il nodulo più grande ( 1,4 cm)  sino a sparire del tutto. Avevo bisogno di un esame più certo  dell'ecografa, dietro consiglio del Dottor Giuseppe Dibella ho eseguito  RM in data 27.06.2012 così refertato : l'esame odierno non documenta  aree di patologico enchament contrastrografico a carico di entrambe le  mammelle. Anche ad un controllo ecogrfico mirato della mammella sinistra  non si evidenziano lesioni a focolaio. Per me è un grande traguardo,  non lasciarò mai nulla al caso effettuerò i miei controlli e seguirò le  raccomandazioni del Dottor Dibella  scrupolosamente.

3)
TESTIMONIANZA TUMORE AL POLMONE TRATTATO CON MDB:
di Rossana Lucia Boi (http://www.facebook.com/rossana.boi) , in ricordo del padre.

NON DIMENTIKERO' MAI LA LUCE DI SPERANZA NEGLI OCCHI  DI MIO PADRE QUANDO VENNE A SAPERE DEL METODO DI BELLA... 13 ANNI FA GLI  VENNE DIAGNOSTICATO TUMORE AL POLMONE DA FUMATORE... LUI NON FECE MAI  LA TRADIZIONALE TERAPIA, MA SOLO ACCERTAMENTI E BIOPSIE VARIE X CAPIRE  LA VERA ENTITA' DEL MALE... DOPO SOLI TRE MESI MIO PADRE DIVENNE UNA  LARVA INERME NEL LETTO DI OSPEDALE.  CI AVEVANO DATO ZERO SPERANZE, NON  SI POTEVA NEMMENO INTERVENIRE CHRURGICAMENTE PERCHE' TROPPO ESTESO E IN  UN PUNTO ABBASTANZA CRITICO... ORA NON RICORDO TUTTI I DETTAGLI DELLA  SUA CARTELLA CLINICA, DI TEMPO NE E' PASSATO... MA PROPRIO QUANDO CI  DISSERO CHE NON AVREBBE SUPERATO LA NOTTE, NOI FIGLI RIUSCIMMO A  METTERCI IN CONTATTO CON UN MEDICO CHE PRATICAVA IL METODO... ALLORA NON  TUTTI LO FACEANO E NOI DOVEMMO ANDARE FUORI CITTA' X PORTARE NOSTRO  PADRE PERCHE' VENISSE VISITATO DA LUI E VISIONATA LA SUA CARTELLA  CLINICA... CI FECE INIZIARE SUBITO, E FUMMO FORTUNATI XKE' IN QUEL  MOMENTO AVEVA UNA SOLA MACCHINETTA DI QUELLE CHE SI METONO NEL BRACCIO X  LA SOMINISTRAZIONE DEI FARMACI... IN POCHE PAROLE, MIO PADRE  ALL'IMPROVVISO RINACQUE... SPARIRONO I SUOI DOLORI, RIAQUISTO’  LENTAMENTE LE FORZE, E COME X MIRACOLO IL MALE SI ARRESTO'... NON  SCOMPARSE, MA LO TENNE IN VITA X ALTRI TRE MESI, E CON DIGNITA'  RESTITUITA... E' SEMPRE NEI MIEI RICORDI, QUANDO UNA MATTINA SCOMPARVE  DA CASA, E TUTTI CI MOVIMENTAMMO ALLA SUA RICERCA, CON LA CONSAPEVOLEZZA  C FORZE NE AVEVA POCHE, ERAVAMO VERAMENTE PREOCCUPATI, INSOMMA CI  DIVIDEMMO ALLA SUA RICERCA, E LO TROVAI PROPRIO IO USCENDO DALLA CHIESA  DEL NOSTRO QUARTIERE... COL VISO SERENO MI DISSE CHE ERA ANDATO A  RINGRAZIARE DIO X QUESTO MIRAKOLO... ALLA FINE PERO' RINUNCIO'... E LO  FECE X NOI... I FARMACI NON SEMPRE ERANO REPERIBILI, COSTAVANO E CI  RENDEVA TUTTI NERVOSI... PENSO CHE ALLA FINE LUI ABBIA PERCEPITO LA  TENSIONE IN NOI E I SACRIFICI X POTERLO VEDERE IN PIEDI... SI TOLSE  MACCHINARIO E TUTTO, E INIZIO' NUOVAMENTE A REGREDIRE: COME INIZIO' A  FARE SANGUE DA BOCCA LO PORTAMMO ALL'OSPEDALE, E LI’, COME POTETE  IMMAGINARE, E' SERVITO DA CAVIA... COME E' STATO TOCCATO COL BISTURI E'  ANDATO COMPLETAMENTE IN METASTASI... CE LO DIEDERO A CASA CON BOMBOLONI  DI OSSIGENO, E DOPO TRE GIORNI DI AGONIA SE NE ANDO'... IO SONO CONVINTA  CHE SE LUI AVESSE CONTINUATO LA TERAPIA CE L'AVREBBE FATTA... MA FURONO  LE CONDIZIONI CIRCOSTANTI CHE NON CI PERMISERO DI PORTARE A COMPIMENTO  QUESTO MIRACOLO... IO HO SEMPRE CREDUTO IN QUESTO METODO, E CONTINUERO' A  CREDERCI... X QUESTO FACCIO PARTE E SOSTENGO QUESTO GRUPPO... PERCHE'  E' GIUSTO CHE TUTTI ABBIANO IL DIRITTO DI SCELTA MA ANCHE LA  POSSIBILITA' DI POTERSI PERMETTERE ECONOMICAMENTE DI VIVERE... CON  DIGNITA' E RISPETTO! UN SALUTO A TUTTI, ROSSANA


4) TESTIMONIANZA TUMORE OVARICO TRATTATO CON MDB REMISSIONE COMPLETA:

DI SANTE BERARDI (CONTATTO FB http://www.facebook.com/sante.berardi?ref=ts)


Salve  a tutti, sono a contatto con la realtà del MDB da  qualche anno oramai,  per una vicenda familiare precedente a quella di  cui parlo in questo  post.

Scrivo qui per un altro motivo in quanto nel dopo la morte di   mia madre nell'agosto 2009 (non per demerito del MDB sottolineo), ad   aprile 2010 a mia moglie (45 anni) viene diagnosticato un probabile   cancro dell'ovaio destro. (tanto per non disabituarci a questa malattia)

Accertamenti  ne dimostrano la natura maligna, tutti i marcatori sballati, il Ca125  ben

oltre 1200, Pet positiva, intervento chirurgico a giugno per   isterectomia, con tutto ciò che prevede il protocollo, quindi  linfonodi,  appendice, ecc........

Risulta inoltre che la capsula era  interessata da cellule  tumorali, il lavaggio peritoneale positivo e  riscontrano una iperplasia  dell'endometrio e adenocarcinoma in situ  dell'endometrio stesso, in  sostanza doppia neoplasia, anche se, diciamo  così, entrambe ad uno  stadio I (Ic e Ia per l'esattezza).

Premetto  per far capire che si tratta di uno stadio iniziale  ma con alta  possibilità di recidiva locale per via del lavaggio  peritoneale positivo  per cellule tumorali e capsula intaccata ed in  ogni caso perchè il ka  ovarico è piuttosto pericoloso e difficile da  controllare da statistiche  ufficali, vi è pure un famoso chirurgo che  osò coniare "k ovaio non si  skappa".

Detto questo, abbiamo fatto scelta di terapia di prima linea   con MDB rifiutando la tanto consigliata e insistita chemio a base di   carboplatino, questo per totale fallimento nella recente vicenda di mia   madre e per convinzione rispetto al MDB.

Veniamo al dunque: ad oggi,  dopo 8 mesi di terapia piena,  effettuati tutti i cotrolli strumentali,  ecografie seno, ecografia  transvaginale, colonscopia, TAC con metodo di  contrasto senza nulla  risulta di rilevante, confermato anche durante  tutto il periodo anche  dagli esami del sangue.

Ora, siamo consapevoli  che si tratta di una battaglia vinta  all'interno di una lunga guerra e  siamo solo all'inizio ma come  confermato dal Dott. DiBella siamo sulla  buona strada.

Prima di chiudere, vista la mia lunga esperienza di MDB   oramai e i tanti scambi avuti con l'insostituibile Adolfo DiBella,   vorrei fare presente che chi si avvicina al MDB deve assolutamente usare   il massimo rigore nell'eseguire la terapia, costantemente e con   precisione e rivolgersi esclusivamente alle Farmacie consigliate e   segnalate. Certemente accertatevi pure di avere a che fare con un medico   MDB accreditato.

Non nego che qualche piccolo problema mia moglie  lo  ha avuto di tolleranza rispetto a ciclofosfamide e retinoidi, ma   questioni controllabili e rimediabili anche se fastidiose a volte e   indiscutibilmente personali. Ma lei ha sempre condotto una vita   regolare, professionale, familiare e di madre. Spero e prego possa   continuare ancora per tanti e tanti anni.

Come auguro a tutti i pazienti di riuscire nell'impresa di vincere battaglie su battaglie e la loro guerra personale.
In bocca al lupo a tutti.


5) TESTIMONIANZA TUMORE AL FEGATO TRATTATO CON MDB (LA STORIA DI MIO PADRE FRANCO)

DI DOMENICA MEO (CONTATTO FB http://www.facebook.com/profile.php?id=1609053561&ref=ts)


Volevo  portarvi la testimonianza del caso di mio papà  Francesco malato di  tumore al fegato, dimesso dall'ospedale perchè la  medicina tradizionale  non poteva fare più nulla per lui solo attendere  la fine dei suoi giorni  ( gli avevano dato pochi mesi di vita).

Cito ciò che Bruno Vespa ha scritto nel libro su Luigi Di Bella:



Un  pretore civile di Torino all'inizio del '98 ha ordinato  alle USL di far  curare gratuitamente con la somatostatina una trentina  di pazienti  affetti da gravi patologie neoplastiche. Dopo un paio di  mesi è andato a  vedere, la responsabilità era la sua, se la cura Di  Bella fosse stata  tossica e uno dei pazienti fosse morto rischiava  un'incriminazione per  omicidio colposo. Se invece fosse stato frutto di  un protocollo a base  di acqua fresca c'era il rischio che la Corte dei  Conti gli dicesse:  caro pretore X il conto deve pagarlo lei.

Per evitare grane il  pretore interpella un medico legale. Il  caso di mio papà è  epatocarcinoma:noduli multipli che avevano invaso  tutto il fegato,  l'esofago presentava varici. Il paziente presentava  una cirrosi epatica  da virus accompagnata da lesioni molteplici, frutto  di un carcinoma  epato-cellulare. Conclusione nessuna possibilità di  intervento  chirurgico nè di trapianto, nessuna possibilità di  chemioembolizzazione,  date le trombosi portali.

Il paziente inizia a gennaio 1998 dopo  l'ordinanza del  pretore la cura DI BELLA a "CASA" assistito da una  fondazione  umanitaria. Compito del medico legale era quello di vedere se  il malato  era peggiorato in questo caso il pretore si sarebbe trovato  in serie  difficoltà. Controllò le transaminasi e vide che le AST si  erano  ridotte e le ALTerono scese (tutto documentato). Il medico  dichiara che  il caso esaminato porta al peggioramento e al decesso in  pochi mesi,  dichiara inoltre che il paziente ha manifestato un  miglioramento  notevole delle sue condizioni psicologiche e fisiche,  tanto che ha  ricominciato a uscire di casa, anche con la macchina e a  seguire i suoi  nipotini di 8 e 4 anni. Malato terminale!!! Il dottore  dichiara:  vogliamo parlare di autosuggestione, di effetto placebo? Come  si spiega  che le iniezioni di somatostatina hanno bloccato l'emorragia?  Effetto  placebo anche quello? Sarebbe sbagliato creare illusioni, ma uno  dei  fondamenti del GIURAMENTO DI IPPOCRATE non è quello di migliorare  la  qualità della vita del paziente?

In effetti la qualità della sua  vita era migliorata grazie  al protocollo di Di Bella eseguito a CASA, ma  dopo due anni di cura era  diventato un paziente "caro" a carico della  Asl, aveva bisogno per il  buon funzionamento del suo fegato di una dose  settimanale di albumina a  un certo punto hanno deciso che non ne aveva  bisogno ed hanno  interrotto la somministrazione a giugno '99. Da li in  poi inizia a  decadere tutto, verrà a mancare il 6 gennaio 2000 senza più  aver fatto  neanche un giorno di ospedale.
La domanda è: se i tumori  vengono curati a casa che fine  fanno tutti i medici e le sovvenzioni che  vengono date per la cura dei  tumori??




7) TESTIMONIANZA CARCINOMA MAMMARIO TRATTATO CON MDB (LA MIA ESPERIENZA CON LA RECIDIVA DI MIA MADRE)

DI MAURIZIO CARGNELUTTI (CONTATTO FB http://www.facebook.com/profile.php?id=1004719091&ref=ts)

Buon  giorno a tutti …sono 18 mesi che seguo sempre il forum  DI BELLA INSIEME  e questo gruppo parrtecipando alle varie discussioni,  esternando al  contempo l’esperienza della malattia di mia madre e  cercando risposte ai  vari dubbi che assillano tutti coloro che si  trovano in MDB… Però forse  mi sono reso conto di non aver mai descritto  la realtà della situazione  relativa alla salute di mia madre…ed è  giunto il momento di  farlo…cercando di riassumere i punti salienti…se  non altro per il fatto  che alle volte mi sembra di vivere in una realtà  assurda e irreale.  Forse qualcuno potrà aiutarmi a chiarirmi le  idee...



Nel 1997  mia madre viene operata ad un seno per tumore  primitivo…le asportano  una mammella ma non effettuano lo svuotamento  ascellare…mia madre si  rifiuta di
effettuare terapie successivamente all’intervento…..negli   anni successivi si sottoporrà solamente ai normali controlli   previsti….quindi niente chemio e radio…(direi ottima scelta)…gli anni   passano e tutto va bene…nel 2007 mia madre avverte un linfonodo   ingrossato sotto l’ascella dalla parte della mammella operata…è un anno   ormai che non si sottopone più ai controlli in quanto “convinta” di   essere fuori pericolo….si rivolge al suo medico curante per il   linfonodo, e lui la tranquillizza dicendole che non è nulla di grave e   che passerà spontaneamente…vabbè…..



Nel 2008 mia madre  effettua una scintigrafia ossea  dalla quale non rileva assolutamente  nulla se non alcune “note  artrosiche” e una “spondilosi a livello della  zona lombare rilevata da  un successivo esame RX”.


Nel 2009  preoccupata dal linfonodo ascellare decide di  recarsi presso i vari  istituti ospedalieri di Udine per effettuare i  relativi  controlli…ebbene…dai controlli emerge che il linfonodo è  maligno…

I  medici (incompetenti) di Udine le fanno subito una  risonanza magnetica e  poi le comunicano che deve effettuare lo  svuotamento ascellare seguito  da chemio e radio….

Mia madre non ci sta e chiede ai medici che  la seguono di  effettuare prima una PET-TAC….la risposta dei medici è:  “prima operiamo  e poi facciamo la PET” (rimaniamo allibilti)….

Ovviamente  non seguiamo il loro consiglio e autonomamente  troviamo un centro PET  ed eseguiamo l’esame….dall’esame la diagnosi è  infausta: diffuse lesioni  ossee…diagnosi: RECIDIVA DA TUMORE MAMMARIO  DI QUARTO GRADO DUTTALE  INFILTRANTE.

Ovviamente ci crolla il mondo addosso….mia madre NON  vuole  assolutamente fare chemio…ci mettiamo alla ricerca su internet e   troviamo DI BELLA…inutile dire che ci siamo precipitati….e mia madre   iniziò la cura a gennaio 2010…e da qui iniziano le cose “strane”…mi   spiego…


Dopo la PET-TAC dalla quale risultavano  diffuse  lesioni ossee (soprattutto a livello della zona lombare) mia  madre  alcuni giorni dopo rimane vittima di un tremendo scivolone sul  ghiaccio  battendo violentemente la schiena e tutta la zona lombare sul   marciapiede….ci rechiamo preoccupatissimi al pronto soccorso…le   effettuai i raggi sulla parte bassa della schiena…non rilevano nulla…NON   SOLO NON AVEVA RIPORTATO TRAUMI ALLE OSSA, MA GLI ESAMI RADIOLOGICI  NON  TROVARONO ALCUNA LESIONE OSSEA STRANA….vabbè…


Dopo 6 mesi da  inizio cura MDB a giugno 2010 effettuiamo una PET di  controllo la quale  evidenzia la scomparsa di numerose lesioni ossee…

Continuiamo con  la cura e verso la fine del 2010 mia madre decide di  fare una  scintigrafia ossea presso l’ospedale di Udine….bè…dalla  scintigrafia  ossea il referto (effettuato dal PRIMARIO) è: “quadro  scintigrafico  sostanzialmente negativo per la presenza di lesioni  secondarie ossee.  Modeste note artosiche a livello dello scheletro  assile”…….dopo un  settimana il primario viene a sapere che mia madre  effettua il MDB e  immaginate voi…..ci arriva una raccomandata a casa  con un SECONDO  referto della stessa scintigrafia in cui veniva  annullato il precedente e  in cui venivano diagnosticate lesioni ossee  in tutto lo scheletro fin  addirittura sul cranio….

Se dalla PET di 6 mesi prima erano  sparite numerose lesioni, come è  possibile che continuando in maniera  “FERREA” la terapia MDB le lesioni  si siano centuplicate???

Davvero…noi  siamo allibiti e increduli davanti a tutto questo…mia madre  sta  benissimo e anzi…sta meglio di sempre…alle volte siamo portati a  credere  che non abbia alcun male e che le diagnosi dei medici siano   completamente errate….Pure gli esami del sangue sono perfetti con il GH e   prolattina a livelli pari a zero….è solo il CA15-3 che è a 200 ma di   questo non siamo preoccupati....

Mia madre effettua la cura in  maniera precisa in dosi e tempi non  sgarra mai...è  bravissima...nonostante le difficoltà economiche per il  costo della  cura...ma tiene duro e continua con entusiasmo ogni santo   giorno..…effettueremo una PET-TAC a luglio dopo un anno dall’ultima….e   vedremo cosa ne verrà fuori….


8) TESTIMONIANZA ADENOCARCINOMA RENALE TRATTATO CON MDB:

Di Amedeo Gelsomino (CONTATTO FB: http://www.facebook.com/amedeo.gelsomino.1?fref=ts)
Anno 2003 - Mio padre nel giro di  pochi giorni viene colpito  da 2 coliche renali, ogni volta la stessa  storia: lo portiamo in  ospedale gli danno le cure d'uso e lo rimandano a  casa. Alla terza  colica gli facciamo un ecografia e il medico dice che  probabilmente è  un calcolo, ma che non c'è niente di cui preoccuparsi;  se dava ancora  problemi lo distruggevano con il laser...Andate a casa,  non è  niente...disse il medico.

Passano quattro anni, papà in  questo periodo non ha più  avuto coliche ma solo qualche piccolo  fastidio, niente che potesse far  presupporre a cosa stavamo per andare  incontro.

Inizio 2007 - Papà nel giro di pochi giorni ha gli  stessi  problemi avuti nel 2003, questa volta facciamo una tac e l'esito è   catastrofico: Adenocarcinoma renale, da approfondire con esami dopo   ricovero urgente in ospedale.

Come si dice in questi casi, non  pensavamo toccasse proprio  a noi, queste cose succedono solo agli altri,  come quasi pensassimo di  vivere su un altro pianeta o di essere  invulnerabili.

Il medico di famiglia ci disse che la situazione  era grave e  ci fece tanti auguri per il futuro...Poi ci suggerì una  cosa, ci disse  che quando portavamo papà in ospedale non doveva far  vedere che stava  abbastanza bene, altrimenti non lo ricoveravano subito.  Quindi papà  dovette fingere di avere un altra colica, venne il medico e  disse di  portarlo subito nel reparto di oncologia.


Io non ero  presente in quel momento, all'ospedale lo  accompagnarono i miei due  fratelli, perchè avevo un impegno quella  mattina e loro mi dovevano  tenere informato.
Finalmente arriva la telefonata di mio fratello  Marco,  quasi speravo che mi dicesse che la situazione era meno grave del   previsto, ma rimasi deluso. La situazione presto sarebbe diventata   ancora più pesante...


Papà viene ricoverato e sottoposto a vari  accertamenti (Tac -  Biopsia - Prelievi del sangue ecc...). Non  dimenticherò mai quella  volta che papà mi chiamò terrorizzato perchè  aveva paura di fare la  biopsia, piangeva e singhiozzava...Fu uno degli  attimi più tremendi  della mia vita, incominciarono a crollare le mie  sicurezze. Papà era  sempre stato un tipo forte e sentirlo piangere mi  fece mancare  letteralmente il respiro. Mi sedetti sul marciapiede e mi  sentii  svenire mentre dicevo: "Papà non ti preoccupare che non è  niente". A  dire la verità, non sapevo nemmeno in cosa consistesse la  biopsia e  come venisse fatta.
Chi aveva mai avuto a che fare con  queste cose? Pian piano  escono fuori altri problemi: metastasi al  fegato, ai polmoni, alle  ossa, al pancreas e anche alla milza, un nodulo  sotto alla corteccia  cranica e confermato l'Adenocarcinoma renale di  circa 9 cm.!


Siamo sconcertati da tutto ciò che sta succedendo  intorno a noi, ci  dobbiamo affidare nelle mani dei medici, i quali si  mostrano freddi nei  nostri riguardi. Notiamo che si scocciano pure di  parlare con noi  perchè hanno altro per la testa....la loro priorità è  parlare del  Napoli, di dove avrebbero passato le ferie di Pasqua,  leggere il  giornale o fumare una sigaretta...
Possono mai perdere due  secondi con noi comuni mortali per darci un pò  di conforto? Non erano  programmati per questo, io lo capii dopo poco  tempo.

Aprile 2007 -  Io, mio zio e mio fratello abbiamo l'onore di parlare con  il primario  del reparto di oncologia dell'ospedale Cardarelli. Mi  disse che la  situazione era molto grave e che le metastasi erano  ovunque. L'unica  cosa da fare era un'operazione per togliere il rene  sinistro e poi  tentare con la chemio. Si fermò un attimo a riflettere e  lo vidi assorto  nei suoi pensieri, guardò nel vuoto, ed io pensai:  "Mo' questo si  solleva da terra e si mette a galleggiare nell'aria".  Invece disse:  "Fate voi, decidete in fretta perchè il tempo è poco". Io  gli risposi:  "Ma se non gli facciamo niente di tutto questo che ha  detto lei?". "Gli  rimangono un paio di mesi o poco più, solo la morfina  dopo gli potete  dare" concluse... Poi andò vicino al pc e mise una  musica di Beethoven,  quindi rispose al telefono, rideva, scherzava e  con la mano ci fece  segno di uscire. Ricordo ancora mentre uscivamo  dalla stanza quella  musica in sottofondo, che angoscia! Tutto il  rispetto per Beethoven!  Eravamo affranti, papà stava fuori al corridoio  e ci aspettava per avere  notizie. Gli dicemmo che andava tutto bene e  che presto sarebbe tornato  a casa. Lui ci guardò, si mise un dito in  bocca per mangiarsi un'unghia  e aveva la faccia di chi pensa: "Questi  non me la raccontano giusta"...

I  giorni passavano e andavamo avanti e indietro dall'ospedale due  volte  al giorno. Papà dimagriva e pensammo: "Ma che cavolo ci sta a  fare qua?  Stiamo ad aspettare che muoia?". Ricordo poi che nonostante  tutta quella  brutta situazione, mentre eravamo seduti sulla panchina  papà ci disse   che ad Agosto saremmo andati in montagna a Benevento: ci  andavamo da  bambini. Quanti ricordi!
Pensai che papà forse ad Agosto non ci  sarebbe arrivato e che  probabilmente quel posto non lo avrebbe più  potuto vedere. Papà poi  guardò per pochi secondi in alto al  cielo e  quindi si alzò dicendo:  "Andiamo, si sta facendo tardi". Ci avvicinammo  verso le scale che  portavano alla sua stanza ed io lo abbracciai due  volte. Lui salì le  scale per andare in camera e noi ci allontanammo pian  piano. Io mi  voltai diverse volte finchè non lo vidi più. Che  tristezza!

Tornai a casa e mi misi a pensare che forse, se una  possibilità  c'era, non era giusto non tentare. Forse papà avrebbe  sofferto o forse  no, non sapevo più cosa fare... "Fammi fare una ricerca  sulla chemio"  dissi, incominciai a cercare e mi cadde il mondo addosso.  Non trovai  niente di positivo, tutti ne parlavano male.
Dicevano:  "E' un veleno", fa morire prima del tumore stesso, se lo  beve un cane  muore in pochi secondi. La loro tossicità è tale che i  meteriali che  vengono a contatto con i chemioterapici devono essere  bruciati in forni  ad una temperatura di 1000 gradi".
Interruppi la ricerca e spensi il  pc, andando a letto con un'altra  sconfitta sulle spalle. Dopo aver  riposato un po' tornai alla mia  ricerca. Ero abbastanza sfiduciato,  quando mi imbattei in diverse  strade, tra cui:
- Una ricetta magica  di un frate Francescano (miele, aloe vera e  liquore) - Un dottore di  Roma (curare il cancro con il bicarbonato) -  Un dottore di Prato  (praticava una cura che veniva dal Canada). Pensai:  "Questo è quello  giusto, domani lo chiamo".

Il giorno dopo chiamai questo dottore,  il quale mi disse che la cura si  poteva fare, ma costava 4000 euro al  mese, perchè erano medicinali che  arrivavano dal Canada... Io gli dissi  che il costo era elevato e che  non potevamo permetterci una cura così  costosa. Lui disse vabbè, fate  come volete, non ho tempo da perdere...  Non c'è più niente da fare  pensai...

Pasqua - Portammo papà a  casa per qualche giorno, volevamo passare  un po' di tempo insieme,  pensavamo che presto non sarebbe più stato  lucido, visto che il medico  ci aveva detto che di lì a poco avremmo  dovuto dargli la morfina.
Era  tutto un piangere e una rassegnazione da parte di tutti, non avevo  mai  avuto a che fare con questa malattia da così vicino ed era un  incubo,  stavo andando in depressione, lo sentivo ormai... Pensai: "Non  ce la  farò! Credevo di essere forte, ma non lo sono. Ho pensato di  essere  pronto a perdere papà a 49 anni, ma non lo sono".

Mi ero quasi  rassegnato ormai, incominciavo ad immaginare in che modo  papà sarebbe  morto... Soffrirà? Dove morirà? Quando morirà? Io ci sarò  in quel  momento? Se deve morire, spero che accada mentre dorme, in  questo modo  non soffrirà! O almeno è ciò di cui mi volevo convincere...  Come mi  sentivo impotente!

All'improvviso però arrivò una piccola  speranza. La fidanzata di mio  fratello disse che sua sorella lavorava in  un ospedale ad Avellino,  precisamente al Moscati.
"Là...stanno i  migliori medici, là...lo curano come si deve tuo  padre" diceva... Allora  decisi di tentare e mi feci dare il numero.
Credetemi! La chiamai 10  volte, una volta non si sentiva bene, una  volta stava dormendo, una  volta stava di turno, un'altra squillava e  non rispondeva, altre volte  non prendeva la linea... Comunque capii che  era una perdita di tempo...  Crollò un'altra speranza.

Il giorno prima che papà tornasse in  ospedale, come sempre mi misi a  pensare e proprio non vedevo via di  uscita..  Solo immagini negative  davanti ai miei occhi.
Poi  incominciai a pregare e dicevo "Dio ma perchè non mi aiuti, cosa  devo  fare, dammi un segno"... Mentre pregavo mi addormentai. Al mio  risveglio  decisi di rimettermi a cercare su internet qualcosa che  potesse  aiutarmi, ma per qualche ora non ottenni risultati.  All'improvviso  entrai in un sito e lessi di un medico che in America  aveva curato la  moglie affetta da un tumore al rene e che stava bene  grazie al Metodo Di  Bella. "E cos'è sto metodo Di Bella?" pensai... Poi  mi venne in mente  quel vecchietto che anni prima era andato a Porta a  porta e che suscitò  tanto clamore. Vuoi vedere che è lui? Scrissi in  Google la parola Di  Bella, incominciai a vedere foto, qualche filmato e  altro fino a che non  trovai il sito www.dibellainsieme.org.   Entrai in questo sito e vidi che si poteva mandare un email. Non   riuscivo a capire dove dovevo scrivere, forse ero troppo agitato, mi   misi a piangere dalla rabbia e pensai che forse era un segno che nemmeno   quella era la strada... Spensi il pc perchè mi venne un attacco di   ansia e non riuscivo a respirare e me ne andai a letto, dormii qualche   ora e al mio risveglio mi sentii forte come un leone, ero come rinato...   Andai subito sul sito e con calma riuscii a mandare un email dove   spiegavo la nostra situazione.

Dopo qualche ora mi rispose lo Staff con queste parole:
"La  nostra opinione è che, sia per l'inefficacia intrinseca, sia per  la  natura e la localizzazione del tumore primario accompagnata da   metastasi, specie quelle epatiche, il ricorso a qualsiasi tipo di   chemioterapia abbrevierebbe anzichè allungare la vita, rendendo la breve   sopravvivenza un autentico calvario.
Non siamo ovviamente in grado  di fare prognosi nè di garantire che  suo papà possa salvarsi, ma siamo  convinti che il Mdb rappresenti il  tentativo terapeutico di gran lunga  più efficace (e privo di tossicità)  oggi disponibile. La nostra  convinzione non deriva da posizioni  aprioristiche o da cieca 'fede' nel  Metodo Di Bella, ma dall'avere  assistito per una vita agli esiti  fallimentari delle terapie correnti  e, al contrario, alla capacità del  Mdb di salvare migliaia di vite e,  ove non possibile, prolungarne la  durata e la qualità. Uno dei nostri  più cari amici ricorse al Prof. Di  Bella nel 1994 per un tumore al rene  della moglie, che fu operata e  seguì la cura. Oggi è ancora tra noi e  svolge serenamente la sua  attività professionale ed il suo ruolo di  moglie e di madre. La  necessità di un intervento è probabile, ma solo  un medico Mdb competente  ed esperto potrà pronunciarsi. A nostro  parere, sulla base della prassi  consueta Mdb, crediamo sarebbe  opportuno iniziare subito e senza  indugio la terapia, per i seguenti  motivi:
1) L'evento chirurgico  costituisce sempre un rischio di diffusione  metastatica ulteriore,  perchè forzatamente cruento: in tal caso la  terapia diminuisce  sensibilmente la probabilità di propagazione;
2) La presenza di  metastasi non può ovviamente essere eliminata  chirurgicamente, non per  materiale impossibilità, ma perchè pericolosa e  completamente inutile;
3)  I tempi per un intervento,anche se ristretti, lascerebbero il tumore  e  le sue manifestazioni progredire e crescere senza ostacolo.

La  patologia è assai severa, ma possibile da trattare. Se crede,  potrebbe  rivolgersi alla dottoressa (omissis) che si trova proprio a  Napoli.
Lei  è giovane, suo papà lo è ancora e le espressioni con le quali, pur   sobriamente, ha descritto l'altera disumanità degli ambienti  ospedalieri  e l'amore per suo padre sono veramente toccanti".

"Ecco questa è  la volta buona, Dio ha ascoltato le mie preghiere". Poi  pensai "ma è  mai possibile che questa persona si è dimostrata così  disponibile con me  che neanche mi conosce? Mi posso davvero fidare?  Mandai un altra email  per sapere qualcosa in più, perchè non era stata  riconosciuta la cura e  perchè lui era disposto ad aiutarmi"...Questa fu  la risposta di Adolfo  Di Bella:

"Mio padre era avanti negli anni, ma lucido come un  diamante. L'ho  visto soffrire, con la consapevolezza di dover finire, ma  non mi sono  arreso se non quando ha perduto coscienza. Ma anche in quei  giorni gli  stavo accanto tenendogli la mano, accarezzandolo, cercando  di tenergli  le labbra sempre umide. Se non avesse sottoposto il suo  fisico a  fatiche insostenibili (anche dieci ore di visite ininterrotte  senza  nemmeno fermarsi a mangiare) già ultraottantenne, probabilmente  sarebbe  ancora qua. Quando cercavo di mandare indietro le persone che   aspettavano fuori, lui mi riprendeva e diceva: 'Ma capisci che è gente   disperata, è gente che ha bisogno? E tu la vuoi mandar via?'. Finivo per   provare vergogna.
Ogni persona che, con indicazioni e informazioni  utili, riesco a  salvare indirettamente, è come se mio padre tornasse in  vita. Pochi  mesi prima di lasciarci,nostro padre ha scritto: 'Credo di  non essere  vissuto inutilmente, perchè ho fatto del bene ed ho gioito  per il bene  fatto'. Indegnamente, anche noi cerchiamo di seguire il suo   insegnamento. Cerca dunque di stare sereno, di riunire tutte le tue   energie e di chiedere che da Lassù ci diano una mano: se Dio ci aiuterà,   solo un pochino, tuo papà sarà salvo e l'amore che esiste tra di voi,   oggi così raro, durerà ancora tanti e tantissimi anni".
Poi concluse  "ricorda caro Amedeo, se cerchi la via giusta tra tante  che ti si aprono  dinnanzi, e vedi che una di queste è sconsigliata,  disapprovata,  criticata, derisa, combattuta, fermati: vuol dire che ti  trovi al  cospetto della Verità. Non dimenticarlo mai!".

Che grande uomo è  questo Adolfo, quasi non credevo a ciò che stava  accadendo. Come disse  Totò "Stongo scetato...dormo,o è fantasia? (Sto  sveglio...dormo,o è  fantasia?)...Per fortuna era tutto vero...Che  bello, una speranza  concreta finalmente!

Andai a casa di papà e gli dissi tutto, papà  non sapeva precisamente  tutta la sua situazione, io con calma gli  parlai e chiamammo Adolfo e  papà parlò con lui.
Poi Adolfo ci fece  contattare la dottoressa (omissis), la quale ci  disse che aveva bisogno  della cartella clinica...Questo è un problema  pensai...E questi mica ce  la danno subito! Il giorno dopo papà rientrò  in ospedale per concludere  una serie di accertamenti e parlò con un  amico che lavorava  nell'ospedale e riuscimmo a prendere la cartella  clinica. In realtà, a  dirla tutta, papà se la prese di nascosto giusto  il tempo di fare delle  fotocopie: mancavano alcune cose ma più o meno  le cose importanti  c'erano.

Dopo qualche giorno papà si dimise dall'ospedale e  andammo dalla  dottoressa (omissis) che lo visitò e ci diede qualche  speranza, ma  sempre andandoci con i
piedi di piombo...
La speranza  è l'ultima a morire disse...Oggi posso dire che non solo  la speranza è  ancora viva ma anche mio padre. E pensare che nel mese  di Settembre 2007  avevamo incominciato la cura da pochi mesi quando  accadde una cosa  molto particolare...
Mio zio decise di portare la cartella clinica a  una dottoressa che  stava sull'ospedale Monaldi...E' una delle migliori  su quell'ospedale,  quello che dice...quello è... Mi venne spontaneo fare  un pernacchio  (nella mia mente).
La dottoressa vide la cartella  clinica e disse a mio zio testuali  parole:" Ma da quanto tempo è  deceduta questa persona?". Mio zio  rispose: "Dottoressa questa persona è  mio fratello e non è morto, è  ancora vivo"... "Cosa gli state dando, la  morfina per non farlo  soffrire?". "No..rispose mio zio.
A dire la  verità i figli hanno deciso di fargli fare la cura Di  Bella". La  dottoressa divenne un diavolo e alzando la voce disse:  "Ancora con  questa cura Di Bella, non lo vogliono capire che non è  buona"...
"Dottorè"  disse mio zio "Mio fratello sta meglio da quando sta  facendo questa  cura e figuratevi, riesce anche a guidare...  "Assolutamente  no"...replicò lei "Non lo dovete far guidare, perchè  nella sua  situazione potrebbe sentirsi male e finire addosso a qualcuno  con la  macchina". Alla fine mio zio la salutò e se ne andò tutto  amareggiato.
Sono  passati quasi quattro anni e papà guida ancora e non è andato a  finire  addosso a nessuno. Quando va dalla dottoressa per la visita di  controllo  non c'è bisogno che lo accompagnamo e nemmeno quando fa la  Tac con MDC o  l'ecografia. Va e viene come se niente fosse. E' vero che  andiamo  avanti con grande difficoltà a causa dei costi dei  medicinali... Papà  non riesce a fare la cura sempre con continuità, ma  il suo male è  diminuito ed è stabile. Gode di buona salute e svolge una  vita normale.

Devo  dire solo grazie innanzitutto a Dio che ha ascoltato la mia  preghiera e  mi ha aiutato a trovare la strada giusta, un grazie a  Luigi, Adolfo e  Giuseppe Di Bella per quello che hanno fatto e che  continuano a fare per  tutti noi... Se esistessero più persone come  loro, il mondo sarebbe  migliore.
Inoltre ringrazio la dottoressa (omissis) che è una delle  poche  persone che praticano il Metodo Di Bella con grande coraggio e  tenacia.
E' sempre disposta a tenderci una mano nei momenti di difficoltà, è una persona splendida!
Un  grazie va anche al dottor Giustino di Arzano (Na) (Una gran bella   persona,solidale e altruista) e a Maurizio di Milano, presidente del   Clamo, mostratosi anch'egli sempre disponibile a parlare con papà e ad   aiutarlo.

Spero che ciò che avete letto possa aiutarvi ad avere  un pò più di  fiducia nella vita e che possa rafforzarvi in qualche  modo... Tutti  abbiamo il dovere di far conoscere la verità e di fare la  nostra parte  in questo senso... Se ero ricco avrei finanziato la  ricerca, se ero un  medico avrei curato le persone...Se ero un politico  avrei fatto di  tutto per far approvare nuove leggi a favore di coloro  che decidono di  seguire altre terapie... Ma sono solo un soldato  semplice se così mi  posso definire e nel mio piccolo mi sono solo  limitato a farvi  conoscere "La storia di mio padre".
Un abbraccio e un saluto a tutti...Vi auguro ogni bene!


9) TESTIMONIANZA CARCINOMA MAMMARIO DUTTALE INFILTRANTE G2 (CURA POST-OPERATORIA PREVENTIVA CON MDB)

DI LOREDANA LODESI (CONTATTO FB http://www.facebook.com/profile.php?id=100002391422526&ref=ts)


Prima   di me era ammalata una mia amica, anche lei di seno.  Aveva alcuni  anni  meno di me, e passavamo insieme il tempo anche  scherzando e  ridendo,  ironizzando sulla vita e sulla morte e Lei mi  diceva: Tu non  hai di che  preoccuparti, l' hai preso in tempo , io non  so come mi  andrà. L'aveva  scoperto troppo tardi e a Milano avevano  rinunciato ad  operarla,  facendole fare solo chemio, quando finì,  cominciò la terapia  "Di Bella"e  visse quasi due anni bene, andava a  lavorare e faceva una  vita normale,  ma evidentemente non è bastato..era  diffuso al fegato e   forse era  stanca di lottare. A Milano le avevano  dato solo pochi  mesi... e due  anni sono vita, comunque!Insieme  discutevamo delle  possibili terapie,  leggevamo i libri del Professor Di  Bella sperando  che la terapia  funzionasse. Io, invece, mi rifiutai di  fare la  "chemioterapia  adiuvante" che mi avevano prescritto a Milano,  in fondo  non siamo tutti  uguali e invece i medici  ci trattano proprio  così,  come dei numeri. Di  questo ebbi conferma personalmente proprio in   occasione della  prescrizione della chemio. La dottoressa che si occupò   del mio caso  rimase come una cretina quando le feci notare il mio   problema di reni,  le mie infezioni urinarie continue ed il   riassorbimento dei farmaci che  avrei avuto.  Credetemi, rimase di   stucco !Le dissi: sarò aggredita  dalle infezioni... e poi la   funzionalità renale già compromessa…ma  lei  seppe solo dirmi, cascando   letteralmente dalle nuvole, che si sarebbe  dovuta fare un'altra   "riunione collegiale" per decidere il da farsi e  che sarei dovuta   ritornare a Milano dopo qualche giorno, questo  significava che non   sapeva cosa dirmi e che nessuno si era preso la  briga di leggere   attentamente, almeno una volta, la mia cartella clinica  che era   chiarissima! Uscii da quella stanza come un automa e con la  morte nel   cuore. Dopo qualche giorno tornai a Milano...e sapete quale fu  la   decisione “collegiale”? Faremo solo tre cicli invece di sei più una    copertura antibiotica...bella trovata!!!!! Ma, allora sei cicli non    erano indispensabili? Voi ci capite qualcosa? lo si: se ne fregano     altamente del fatto che siamo persone con una vita, persone belle, che    sanno fare tante cose, che hanno un valore grande, un cuore e un    cervello, lo dimostra il fatto accaduto a me. Se solo avessero letto la    mia cartella clinica, avrebbero saputo dei miei problemi renali e si    sarebbero comportati di conseguenza e invece... no! Mi avevano  assegnato   una terapia "standard" . Tutto inizio nel 1999 con una  mammografia di   controllo. Avevo un adenoma che andava tenuto sotto  controllo ma, dopo   cinque anni di mammo…aveva avuto la simpatica idea  di trasformarsi in   carcinoma duttale infiltrante G2. Operazione e  scoperta successiva: il   nodulo non era stato asportato! Inizio della  terapia MDB in attesa di   altro intervento, nel 2000 operazione:  quadrantectomia ed asportazione   di diciannove linfonodi di cui due  positivi, uno ascellare e l’altro   alla catena mammaria interna.  Continuazione della terapia MDB. Sono   passati quanti anni? Fatevi il  conto! Io sono ancora qui, continuo il   mantenimento “a vita” ...che  bella questa parola!
Loredana


10) TESTIMONIANZA SARCOMA DI EDWING TRATTATO CON MDB, REGRESSIONE COMPLETA:

DI SACHA FRANCO (CONTATTO FB http://www.facebook.com/S.Metal.Franco?ref=ts)

Pur   essendo molto piccola quando mio fratello si ammalò  ricordo bene  alcuni  dettagli di come la chemioterapia lo avevano  ridotto e ancor  meglio so  che effetti hanno avuto sul suo fisico.


Grazie alla chemio dovrà  sottoporsi a un intervento di  protesi ancale  in cui dovranno  incapsulare, nell’interno femore, una  protesi al  titanio ricostruendo,  inoltre, la diafisi del femore e  sostituire  l’acetabolo destro. La  chemioterapia ha completamente  divorato le  parti dell’arto inferiore  destro, elencate sopra, che  presto dovrà  andare a ricostruire o  sostituire e, fino allora,  continuerà a  prendere antidolorifici come  Brexin, Curcumina Epicur,  Aulin per  riuscire a camminare. Da tempo mi  chiedo perché non si possa   direttamente usare il MDB, che ha guarito  definitivamente mio fratello   da un sarcoma di Ewing in metastasi, invece  di utilizzare cure   palliative come la chemioterapia che rovinano fisico  e organismo   dell’individuo malato?

Purtroppo questa società è  più legata al denaro che la  chemioterapia  gli porta, piuttosto che alla  salute degli individui, una  società  fondata su futilità denari, una
società che oscura tutto ciò che potrebbe un reddito inferiore rispetto  ad altro.


Lasciando correre il discorso sulla società corrotta in  cui  viviamo e  tornando al discorso iniziale… Purtroppo mio fratello  dovrà  assumere  per tutta la vita i farmaci imposti dal MDB, ma  sicuramente  preferisco  un fratello che prende medicine piuttosto che uno  morto,  come sono  tutti i bambini del reparto in cui era ricoverato.

Da  una parte sono felicissima che mio fratello sia ancora  accanto a  me, ma  dall’altra vorrei che la stessa fortuna fosse toccata  anche a  tutti gli  altri bambini, a tutti gli altri fratelli e sorelle, a  tutti  gli altri  papà e madri, ma non è stato purtroppo. Non ringrazio  Dio  perché non  credo nella sua esistenza, ma posso ringraziare Di Bella   che con la sua  cura ha concesso la continuare o allungare la vita a   persone che per  altri medici o ospedali furono considerate spacciate.

Non molto tempo mio fratello ha fatto delle lastre di cui riporterò il resoconto:


In relazione del controllo precedente del 09\07\2009 :


In  questo momento quadro peggiorato a livello  dell'emibacino destro e  anca  DX poiché si confermano più accentuate  alterazioni scheletriche  con  notevole sclerosi della cotile destra e  con più eccentuato, anche  se  iniziale, infossamento del fondo  dell'acetabolo di destra rispetto   all'esame precedente. Inoltre, netto  schiacciamento della testa  femorale  destra, ora più accentuate rispetto  al controllo precedente  con  nettissima riduzione dell'interlinea  articolare dell'anca in  qualche  punto quasi assente e per questi  aspetti con quadro peggiorato  rispetto  all'esame precedente. Al  controllo odierno è consolidato il  precedente  distacco del ciglio  acetabolare destro sul versante  supero-esterno.  Netta asimmetria  dell'emibacino destro rispetto al  sinistro: il destro  risulta  ipoplasico.

Complessivamente si confermano le precedenti  alterazioni  scheletriche  di tipo regressivo-distrofiche dell'emibacino,  soprattutto  dell'anca  destra in postumi di radio terapia con situazione  come detto   peggiorata. Nei limiti per l'età il reperto radiografico a  livello   dell'anca sinistra con regolari rapporti articolare. Netta  schisi   dell'arco posteriore di S1 sulla linea mediana.

Da controllare nel tempo.


Tutti   i problemi sopra elencati sono dovuti all’effetto  devastante che la   chemioterapia ha avuto sulle ossa di mio fratello.  Che altro posso  dire…  leggete, valutate e giudicate.

Per leggere la relazione del CTU.


11) TESTIMONIANZE DAL SITO "DIBELLAINSIEME" DA PAZIENTI CHE INTRAPRENDONO MDB:
http://www.dibellainsieme.org/sezione.donome=testimonianze       



12) TESTIMONIANZA  DI RECIDIVA LINFOMA NON HODGKIN SUCCESSIVAMENTE AD AUTRAPIANTO TRATTATO CON MDB, REMISSIONE COMPLETA:

DI SPERANZA SEMPRE (CONTATTO FB http://www.facebook.com/profile.php?id=100003160520976)

La  mia storia inizia nel 2003 a soli 26 anni quando mi fu  diagnosticato  un LNH a grandi cell B, 6 cicli di chemio poi remissione,  poi purtroppo  quasi 5 anni dopo la terribile recidiva affrontata di  nuovo con chemio  e autotrapianto.  Dopo l’autotrapianto la pet risultò  negativa,  guardavo con speranza al futuro sperando di aver chiuso di  nuovo il  capitolo, solo dopo 3 mesi un linfonodo ascellare ingrossato…di  nuovo  la malattia…dalla pet risultavano anche linfonodi al collo percui  si  optò per intraprendere una radioterapia localizzata in quella zona. Terrorizzata   dall’idea di altre recidive, che a quel punto sarebbero state scontate  e  l’idea di dover affrontare altre terapie quali ad esempio  autotrapianto  che sarebbe sicuramente il passo che i medici avrebbero  proposto....in  quello stesso periodo decisi di andare dal dr.Di Bella a  Bologna perché  tempo prima avevo saputo che una mia zia seguiva la sua  cura sapevo che  riceveva ogni mese un pacco con delle medicine che  pagava tantissimo etc  etc..... insomma sembrava tutto così strano, però  decisi di tentare, ci  voleva un piano b.Quando mi  sedetti di fronte al  dr.Giuseppe Di Bella quel giorno di 2 anni e mezzo  fa ero talmente  agitata, spaventata, intimorita, ma le sue parole,  tranquille ma decise,  mi fecero aprire gli occhi, capii quanti  interessi marci stanno dietro  alle terapie ufficiali, alle case  farmaceutiche, agli interessi di  denaro e potere, e allo stesso tempo  capii come la multiterapia Di Bella  aveva in sé dei principi così  chiari e basilari, che non potevano non  essere efficaci. Insomma la  sera stessa tornai da Bologna con il paccone  di medicine ed iniziai  subito la cura. Furono mesi di assestamento  perché il mio corpo si  abituasse alla terapia, organizzarsi con le  medicine, nausea e vomito  al mattino, ma tutto transitorio e niente a  che vedere con gli effetti  collaterali che ho avuto durante  le chemio.  La mia vita è normalissima  ed esame dopo esame la remissione  fino ad  ora è sempre stata  confermata. Oggi sono qui a raccontarlo e sto bene,  ho ancora tanta  strada davanti e non si abbassa mai la guardia, la cura  e’ ancora  intensa e forse tra alcuni mesi pian piano inizieremo a  ridurla,  purtroppo il mio punto debole e’ quello di aver fatto tanta  chemio  prima di arrivare a conoscere il Metodo di Bella, non c’e’ giorno  che  non mi penta e che non sbatterei la testa contro il muro per aver   accettato le cure convenzionali.. mi dico che se avessi conosciuto   questa possibilità in quel maledetto 2003 sicuramente sarei guarita in   pochi mesi e non avrei avuto le conseguenze che mi hanno cambiato la   vita per sempre.  Al Metodo Di Bella devo la mia vita, la mia normalità,   la mia speranza. Non ho avuto l'onore di conoscere personalmente il   Prof. Luigi Di Bella ma oggi devo dire grazie a lui, al suo operato, ai   suoi studi di una vita, e non basterebbero mille parole per ringraziare   il dr.Giuseppe Di Bella, medico e persona eccezionale che mi sta   seguendo in questo percorso di guarigione!    


13) TESTIMONIANZA ADENOCARCINOMA PROSTATICO CON  METASTASI DIFFUSE OSSEE ED EPATICHE TRATTATO CON MDB.

DI NOEMI DEL GATTO (CONTATTO FB: http://www.facebook.com/profile.php?id=100001800140460)


Mio  padre affetto da adenocarcinoma prostatico con metastasi   ossee(scoperto nel 2008), dopo aver effettuato ormonoterapia ( che ha   funzionato quasi un anno), due tipi di chemioterapia (docetaxel e   mitoxantrone) che non hanno funzionato, partecipò ad una sperimentazione   con il farmaco abiraterone,di cui si vantavano grandi benefici( MA   QUALI???) neanche quest'ultimo ha mai funzionato,era come acqua...   fresca, infatti all'aumentare del PSA (marker del k prostata)   aumentavano i dolori, e il PSA arrivò a 1000 e x colpa delle cure   inefficaci ad ottobre 2011  sono spuntati  4 noduli epatici... A   Novembre 2011 inizia la cura Di Bella: il PSA è sceso(da 1000 ad 89   odierno) , e con esso sono diminuiti i dolori tanto che ha scalato gli   antidolorifici, ed il cerotto durogesic  l'ha eliminato del tutto, non   solo, in settimana ha ripetuto l'ecografia addominale completa, :  i 4   noduli del fegato (dopo 4 mesi con terapia di bella) risultano ridotti   di dimensioni e difficilmente riconoscibili!! L'ecografista ha anche   scritto nel referto (copio) ;tali aspetti sono da riferire in prima   ipotesi ad una buona risposta della terapia applicata! Non smetterò mai   di benedire la famiglia Di bella , e di aver creduto da subito nella   cura.  Che dire? Guardo mio padre, e mi sembra che non abbia niente, e   parenti amici e conoscenti sono meravigliati della super ripresa.

14) TESTIMONIANZA LNH TRATTATO CON MDB REMISSIONE TOTALE:

FONTE: ROBERTO DI VERONA
 
Sono Roberto ho 47 anni, abito a Verona. Fino al 2006 sono sempre stato bene, sono sempre stato sportivo,   praticavo calcio, corsa e in quel periodo bicicletta, non ero in   sovrappeso, non fumavo. Nel giugno 2006 per un   controllo occasionale mi è stato diagnosticato un carcinoma primitivo a   cellule chiare sul rene destro con conseguente asportazione totale  dello  stesso, all’intervento non è seguita nessuna chemio. Nella stessa   occasione mi è stato asportato anche un linfonodo ingrossato in zona   inguinale destra. L’esame istologico diceva……sospetta malattia   linfoproliferativa, da allora ogni 6 mesi analisi e controlli vari   eco/tac in regime di follow-up.  Nel 2007, mi trovano,   durante questi controlli semestrali, in prossimità del testicolo destro   una massa strana, sottoposto ad intervento mi viene asportata parte  del  testicolo destro, risultato : tumore di Leydig primitivo ben chiuso  come  un nocciolo !!!!Ho continuato a fare controlli ogni 6 mesi, in  uno di  questi, nel 2008 mi diagnosticano anche la tiroidite di  Hashimoto. Alla fine del 2009, precisamente il giorno  di Natale, mi è comparso un  ammasso di linfonodi in zona inguinale  destra tra i vasi iliaci e la  vescica con diametro superiore ai 7 cm.   Vengo operato a  gennaio 2010 per asportazione di parte dei linfonodi  per diagnosi:  Linfoma LNH centrofollicolare e diffuso grado 2 stadio.  2, midollo non  intaccato e malattia solo in zona iliaca.   Inizio a  marzo 2010 immuno-chemioterapia n.6 cicli r-cvp e n.20  radioterapie,  termino il tutto a fine settembre 2010. Al controllo di  novembre però il  linfoma era sempre lì nello stesso posto e con le  stesse dimensioni !!!   I medici pensano allora che il  linfoma, nell’arco della terapia si sia  trasformato e sia diventato più  aggressivo, e che per questo le cure non  abbiano funzionato. Quindi  decidono che devono nuovamente eseguire  biopsia per ottenere una nuova  diagnosi. A gennaio 2011 nuovo ricovero  con asportazione della maggior  parte della massa linfonodale per  ulteriore diagnosi : Linfoma LNH B  diffuso a grandi cellule centro  follicolare (quindi era per questo che  la terapia non aveva funzionato!  Il linfoma era più aggressivo!) Tengo a  precisare che essendo i  linfonodi da analizzare in zona molto  profonda, i due interventi sono  stati pesanti e la convalescenza  discretamente lunga.   Mi hanno così proposto di  iniziare immuno-chemioterapia ciclo n. 2/3  r.chop e poi chemio ad alte  dosi con relativo autotrapianto.......etc  etc.  Nel  frattempo, visto che per il linfoma, la  diagnosi iniziale è così  importante per impostare la cura, e sempre con  il dubbio che fosse  stato sbagliato l’esame istologico del 2009, decido  di portare i  vetrini ad analizzare anche a Bologna per sicurezza.    La diagnosi per loro è ancora : LINFOMA LNH CENTROFOLLICOLARE E DIFFUSO   GRADO 2 STADIO 2 midollo non intaccato e malattia sempre e solo in zona   iliaca, quindi non era variato! Allora perché mi propongono la stessa   cura se la prima volta non ha funzionato cosa mi fa credere che la   seconda funzionerà?  Il 24 Febbraio avrei dovuto iniziare le prime terapie ….ma non ero pronto a tutto questo.!!!!!!!!!!    Non ero convinto, mi dicevo; ma se l’autotrapianto lo propongono a chi   ha il linfoma diffuso in varie parti del corpo, con anche il midollo   infiltrato, perché a me, che tutto sommato ce l’avevo solo localizzato   in zona iliaca, mi propongono di usare terapie tanto aggressive, e se   poi ritorna? Che altre armi mi restano da usare con un fisico ormai   debilitato? Inoltre, pensavo sempre che avevo un rene solamente, come   avrebbe potuto sopportare questo bombardamento?  Grazie   a mia moglie …..ed alla nostra tenacia ci siamo documentati sulla   Terapia di Bella in quei pochi giorni che ci rimanevano prima di   iniziare le terapie. Devo soprattutto ringraziare anche……..Anna una   grande amica conosciuta in internet, paziente MDB, che con la sua   disponibilità e umanità ha saputo rispondere ai miei… ‘ma’ e ai miei   …’se’ di quei momenti, dandomi un grande supporto e soprattutto la   possibilità di prendere appuntamento per un visita lampo con il   Dott. XXXXXX ….Il mio Dottore della TERAPIA DI BELLA !!!!!!!    Dal giorno della visita con il Dott. XXXXXX le cose sono cominciate a   girare per il verso giusto, dopo anni di controlli, dove trovavano   sempre qualcosa di nuovo è cominciato il periodo dei controlli che   andavano bene: mercoledi 13 aprile ho avuto il primo controllo dopo un mese dall'inizio della nuova terapia con il metodo di Bella, la terapia ha dato una buona risposta, la massa   si era ridotta di un 15% circa, ero contento e più tranquillo.Il dott.   XXXXXX era soddisfatto di questo primo controllo ed io più di lui   ......la strada mi sembrava quella giusta !!!! Proseguo il mio cammino   con tanta fiducia e speranza.  Lunedì 23 maggio ho fatto seconda eco di controllo dopo circa 80 giorni dall’inizio terapia MDB.    Con molto stupore e scetticismo, l’ecografista dopo 10 minuti …….di   silenzio e poche parole…mi comunica che ha quasi paura a dirmi……….CHE   NON TROVA + LA MASSA…..e che quello che rimane è secondo lui solo   tessuto cicatriziale, inoltre la vena femorale ( che mi preoccupava   molto) e che era soggetta a compressione dalla massa in oggetto, è ora   quasi completamente LIBERA !!!!!!!  E difficile trovare   le parole per commentare questo strabiliante risultato ottenuto   …….speravo sicuramente in una riduzione ulteriore ma non immaginavo   ……certamente questa magnifica risposta …..anche il Dottore Todisco è   molto contento.  Lunedì 25 luglio ho fatto terza eco di controllo dopo 5 mesi dall’inizio terapia MDB.  Sono BELLO PULITO !!!!!  Lunedì 17 ottobre, ulteriore eco di controllo addome, inguine, scroto ed è ancora tutto meravigliosamente pulito!    E’ vero che la somatostatina serale mi ricorda sempre che sono un   paziente in cura, ma devo dire che la qualità della mia vita è   notevolmente migliorata sul piano psicologico, non più attese fuori   dalla porta per aspettare un dottore che mi da diagnosi infauste, non   più il terrore di aprire una busta, non più quella sensazione che dentro   una provetta ci sia un verdetto, non più ospedali !! Lo stato fisico generale è buono, posso tranquillamente fare una bella   corsetta di 10 km., oppure 60-70 km in bicicletta senza strafare e con   facilità, mi stupisco anch’io di tutto questo. Ciao carissimi,    a marzo è un anno che sono in cura con il MDB per un linfoma non H.   centrofollicolare grado 2 stadio 2……. ….un anno tutto in discesa, pieno   di risultati positivi.  Ho così man mano che il tempo   passava riacqiustato quella fiducia persa nei mesi precedenti, alla  sola  vista dell’ospedale mi assaliva una sensazione strana…di rigetto e  di  oppressione…..mi sentivo in balia degli eventi…sbattuto da una  parte  all’altra……tutto questo ora è….passato.  Il presente è pieno di fiducia e speranza…….e guardo positivamente verso il futuro.    Ho iniziato a curarmi con il MDB a marzo 2011……quel male che non  voleva  assolutamente lasciarmi …..dopo cicli di chemio e radio…….in due  mesi  di cura con il MDB era come d’incanto sparito…..sgretolato   annientato…FINALMENTE SCONFITTO !!!!!!!  Tutte le ecografie fatte fino ad oggi sono negative, continuo comunque e costantemente la mia cura……. Che cosa dire ….la mia vita trascorre ora felicemente e nella normalità…... e per un malato non è poco !!!!!!!!!!!     Questa è la mia testimonianza …..una delle tante, ma penso molto   importante per chi come me ….si trova a dover decidere della propria   vita …...                    

15) TESTIMONIANZA ANDOLINA GAETANA - CANCRO AL COLON TRATTATO CON MDB

Fonte fabio serrentino:  https://www.facebook.com/fserrentino

Tutto  inizi ai primi mesi del 2011, mia madre perde peso e  lamenta debolezza  e dolori all'intestino. A marzo dalle analisi del  sangue notiamo i  marcatori tumorali fuori norma. Decidiamo di sottoporla  ad una  gastroscopia e colonscopia e altri esami. Tutto risulta negativo  ma  quando arriviamo alla colonscopia, fatta in ospedale, arriva il  macigno  sulle nostre teste: il dottore ci comunica un tumore al colon  DX,  della grendezza di 4 cm. come da prassi consolidata ci fanno fretta   assoluta, si deve operare con urgenza e asportare il cancro il prima   possibile. Ci sentiamo come dentro una centrifuga, cerco di manetenere   la freddezza mentale e consiglio a mamma di riflettere sul da farsi. Lei   però, consigliata anche da mia sorella, IMPAURITE E PREOCCUPATE dalle   parole del dottore, decidono per il ricovero d'urgenza. Quindi   l'operazione viene fatta e dopo l'esame istologico su 16 linfonodi   prelevati, 6 risultano in metastasi! Una brutta bestia in poche parole!   Naturalmente il protocollo ufficiale applicabile è la chemioterapia e   quà inizia il calvario di mia madre. trattamento folfox di 12 cicli (una   bomba al cisplatino), ridotto del 25% per una epatopatia di cui mamma   soffre da anni!

Chiedo all'oncologo  se mamma poteva sopportare la terapia  proposta, considerando che soffre  di epatite e altri malanni, chiedo se  il trattamento è pesante e la  mediana di sopravvivenza. L'oncologo mi  rassicura (mentendo  spudoratamente), asserendo che la percentuale di  riuscita è alta e che  il trattamento folfox è "leggero".

Mamma  inizia la chemioterapia a giugno e già dopo il primo  ciclo, notiamo un  decadimento generale delle sue condizioni. Nel  frattempo mi informo  ovunque e riscopro il metodo di bella, mi domando  subito: ma allora il  metodo di bella non è scomparso (siamo sempre alle  solite), entro nel  gruppo face e leggo tutto e di più. Dopo qualche  giorno quelle che  erano le mie paure, le mie ansie, i miei dubbi, si  dissolvono e capendo  che la chemioterapia avrebbe massacrato mia madre  (nel frattempo fa il  secondo e terzo ciclo con peggioramenti continui  tra vomito, astenia,  mal di testa, incapacità di essere autosufficiante)  spiego a mamma e  sorella che la strada che abbiamo intrapreso è  sbagliata, era lampante  come la chemio la stava divorando, la stava  distruggendo, che il MDB ha  un'azione di contrasto diameralmente OPPOSTA  alla chemio. Mamma dopo  il terzo ciclo va a stare da mia sorella non  avendo più forze...  Signori solo chi ci passa può capire quanta  preoccupazione e dolore si  prova nel vedere un genitore ridursi in  quelle condizioni e l'impotenza  di un figlio si trasforma in una  sofferenza continua.

Non  vi nascondo che abbiamo avuto anche forti discussioni,  soprattutto con  mia sorella, anche lei restia ad abbandonare la chemio o  anche a  sentire un'altra campana. Il giorno prima del quarto ciclo,  finalmente  apro una breccia e decidiamo di consultare un medico  accreditato dalla  segreteria di bella. Blocchiamo tutto e dopo il  consulto con il dott.  MDB e dopo aver fatto leggere alcuni documenti ai  miei, decidiamo di  abbandonare la chemio, alla luce anche dei risultati  pessimi e a  settembre iniziamo il metodo di bella, anche dopo essere  stati dal  dott. Giuseppe Di Bella che ci rilascia la prescrizione da  seguire e,  lo voglio sottolineare, senza chiedere un centesimo! Mamma  dopo un paio  di settimane, comincia a stare MEGLIO e dopo un mese  ritorna a casa  sua a riprende in mano la sua vita quotidiana, non  rinunciando alle sue  abitudini e alle sue partite di burraco con le  amiche! Va in ospedale  solo per la pulizia del report applicato al  torace ma dimentichiamo le  mura fredde del reparto oncologico!!!

Vorrei  spiegare che per avere la cartella clinica di mamma,  ho avuto non  pochi problemi in ospedale, era palese che volevano  ritardare e creare  intralci ma dietro minaccia esplicita che avrei  chiamato i carabinieri,  in giornata mi hanno fatto relazione e dato la  cartella clinica,  spetta di DIRITTO.

Signori chi decide  di appoggiarsi ad una terapia non  ufficiale, spesso si trova difronte a  questi muri, basta essere decisi e  diretti e questi muri di sabbia si  sgretolano davanti a noi. Iniziamo  la cura a pieno regime e nel  frattempo do il via al ricorso d'urgenza,  visto che mamma con il  passare dei mesi, trae vantaggi non solo diretti  (non si rilevano  metastasi o recidiva) ma anche indiretti: non vede  ospedali, non si  avvelena più e ha una BUONA qualità di vita, il fegato  regge e anche  gli altri organi! Naturalmente come tutti sappiamo, la  cura costa un  botto, quasi tutti i risparmi evaporano tra lar, soma e  galenici,  infatti da tre mesi mamma no fa lar per ovvi motivi economici  (prende  nemmeno 1000 euro di pensione). GLi ultimi esami  pet-tac-scinto-eco,  fatti e marzo 2012 non rilevano nulla e le analisi  ematiche fatte ad  aprile 2012 sono nel complesso BUONI! Consideriamo che  l'organismo di  mamma si sta riprendendo dai tre cicli di chemio e mamma  soffre di  osteoporosi e altri acciacchi dovuti ai suoi 74 anni ma i  risultati  sono più che soddisfacienti ;) E a maggio diquest'anno arriva  anche la  bellissima notizia di aver vinto il ricorso d'urgenza che  condanna  l'usl territoriale a pagare la cura a mamma. Ringrazio Dio di  aver  avuto la possibilità di aver conosciuto il dott Di Bella Giuseppe,   ringrazio Dio di aver fatto nascere in Italia uno scenziato e UOMO ligio   al dovere etico come il Prof. Luigi Di Bella e ringrazio Dio per la   causa vinta altrimenti avremmo avuto seri problemi a continuarla, ora   potrà riiniziare la LAR :)

Il metodo  di bella è una terapia biologica, razionale e  scientifica. Non ci sono  dubbi in merito e chi la contrasta e la  scredita non è altro che CIECO,  SORDO e purtroppo non muto! Unico  consiglio che permetto di dare:  informatevi voi in primis, la salute e  il corpo vi appartengono e  nessuno, neanche chi in teoria è preposto  alla salvaguardia di tutto  questo, può decidere per voi, spesso la  medicina convenzionale è  fallimentare. Seguite il vostro cuore che è  collegato con il vostro  spirito, la verità sta la dentro ;)


16) TESTIMONIANZA DI CARCINOMA PROSTATICO IN REMISSIONE DOPO 4 MESI DI MDB- DI Stefy Ben

 QUESTA  E' L'AVVENTURA CON IL METODO DI BELLA DI UNA DELLE  PERSONE PIù  CARE CHE  HO AL MONDO,LA DEDICO A TUTTI VOI E A CHI COME NOI  L'HA  VOLUTA ,CERCATA  ,E FATTA CONTRO LA VOLONTA' DEI COSIDETTI MEDICI  CHE  SEGUONO I  PROTOCOLLI.............Tutto è cominciato con un normale   accertamento  che si fa di routine,come consigliato dagli urologi quando   si supera la  soglia degli anta,bisogna controllare periodicamente lo   stato di salute  della prostata.a ottobre 2009 PSA regolare e visita   senza niente da  segnalare ,con la raccomandazione di ripetere dopo due   anni.A settembre  2011 faccio gli esami completi del sangue e delle   urine e tutto è nella  norma ,il PSA era a 4,35 e comunque nella norma   per età essendo il  valore di riferimento compreso fra zero e   cinque,considerando i  risultati,avevo quasi deciso di non sottopormi a   visita urologica,ma  dietro insistenza di Stefania (rompipalle) vado  dal  mio urologo,visita  privata,e qui valuta gli esami e,dopo la visita  mi  dice che nel lobo  sinistro della ghiandola sente una lieve  deformazione  ,mi rassicura su  quello che potrebbe essere ,e mi invita a  fare una  ecografia rettale per  fugare qualsiasi dubbio.Mi reco  all'ospedale  ,indicatomi dal medico,e  faccio questa ecografia,dopo  qualche giorno  risultato esserci un nodulo  ipertrofico sul lobo  sinistro.Con questo  risultato il medico decide di  fare un ago biopsia  guidata da  ecografia.Dopo 15 giorni vengo chiamato  dal reparto di  urologia dove  c'è il mio urologo che mi dà la notizia  ,che si tratta  di un carcinoma  prostatico ,ironia della sorte che non  dimenticherò  mai questo giorno  era l'11 -11-2011 giornata mondiale per  la  prevenzione dei tumori.Dopo i  primi momenti di sconforto,incredulo  del  risultato perchè non avevo  nessun sintomo,il mio urologo mi  prospetta  quelle che per lui,erano le  linee da seguire,per il mio  caso.Se devo  essere onesto è stato molto  chiaro ed esaustivo,come prima  cosa lui ha  consigliato caldamente la  rimozione completa della   prostata,assicurandomi che nel caso mi fossi  operato avrei potuto   sperare nella salvaguardia dei nervi,questo per  evitare l'impotenza   totale, mi disse di andare a casa ,che capiva il  mio stato d'animo,di   prendermi qualche giorno di tempo per riprendermi  dallo choc.

Chiaramente dopo i primi giorni di sconforto,rabbia,decido  di  rivolgermi  ad un professore per sentire un' altro parere,anche  questo  mi dice che  l'unica soluzione è la chirurgia,dicendomi che ero  un  candidato ottimale  ,viste le dimensioni della prostata e il mio buon   stato di salute per  un intervento in chirurgia robotica da   Vinci.Chiedo spiegazioni ,e mi  convinco che potrebbe essere la   soluzione migliore. Mi vien detto che  verrò chiamato per la   preparazione all'intervento dopo circa due  mesi.Intanto comincio a   documentarmi il più possibile su questo  male,trovo in internet un   professore di Milano che pratica un metodo  chiamato HIFU,che consiste   nel trattare la ghiandola con  ultrasuoni,leggendo varie   testimonianze,decido di consultare questo  medico,mi reco a Milano   ,porgo il mio caso,con tutti gli esami fatti,mi  visita ,la diagnosi per   lui è ancora più infausta ,possibilità di  fuoriuscita dalla capsula   prostatica ,sconsiglia il suo metodo vista la  giovane età,tra le altre   cose mi consiglia di operarmi con metodo  tradizionale cioè a cielo   aperto.Vi lascio immaginare a quel punto come  ero disorientato......A   questo punto entra di prepotenza la Stefania e  mi convince ad andare da   DI BELLA avendo già preso lei l'appuntamento a  Bologna a mia   insaputa.Il 9 dicembre 2011.Andiamo a Bologna e mi trovo  davanti questo   dottore pieno di umiltà che con molta semplicità mi dice  che ci sono   molti casi in risoluzione ,mi prescrive i farmaci e torniamo  a  casa.Nel  frattempo in preda ai più neri pensieri mi arriva la   convocazione  dall'ospedale,mi reco presso lo studio dell'urologo,al che   molto  sinceramente ,gli dico quali sono stati i miei passi .lui  ascolta   quello che mi ha detto il professore per la chirurgia robotica  ,ha   un'opinione contraria al metodo Hifu,mi terrorizza ulteriormente e  mi   consiglia caldamente di operarmi al più presto ,chiaramente in  quel   momento ometto di di dire che ho visto anche Di Bella ,sapendo  quali   sono i pareri di questa casta,decido comunque di operarmi e in  quel   momento mi prospetta la concreta possibilità di fare in via    precauzionale dopo l'intervento un numero imprecisato di sedute di    radioterapia.

Questo  sconvolge ulteriormente le mie decisioni.A  questo  punto decido per il  MDB ,rendo partecipe di questa mia decisione  il mio  medico di base,che  conosco da quando eravamo ragazzi ,speravo in  un  appoggio da parte  sua e,una collaborazione concreta per la  prescrizione  di i farmaci  mutuabili e invece lui con aria serafica mi  dice che è   fantascienza,che non c'è nulla di statisticamente provato,che  i farmaci   non può prescriverli altrimenti rischia di essere  sanzionato.Il 22   Gennaio 2012 comincio la cura con molte paure e  dubbi.........dopo un   mese faccio l'esame del PSA completo e riscontro  una diminuzione dei   valori sia libero che totale e questo mi incoraggia a  proseguire con   più determinazione,questi esami si ripetono ogni tre  settimane e i   valori vanno sempre più giù.......dopo 4 mesi sempre su  indicazione di   Di Bella eseguo un ecoaddome e una ecografia rettale  volutamente  ometto  di dare indicazione all'ecografo per non influenzarlo  nelle   valutazioni ,mi chiede cosa sto facendo e resto nel vago  dicendogli che   sto facendo una cura ormonale e che non mi opero per il  momento su   consiglio del mio urologo restando in vigile attesa.Eseguo  l'ecografia e   già sul lettino mi anticipa che non vede niente di strano  sulla   prostata,i bordi sono regolari,e per lui è tutto nella norma.Ieri  25   maggio 2012 sono ritornato con tutti gli esami dal dott.DI BELLA e mi    ha detto che la malattia è in remissione,di continuare per altri 4 mesi    con la terapia completa e che ci rivediamo a Ottobre da lì comincerà  la   graduale diminuzione dei farmaci.........Non stò a dirvi quale è in    questo momento il mio stato d'animo ,so solo che mi sento    rinato,l'incubo è sulla via giusta per finire..........


17) TESTIMONIANZA SU MENINGIOMA AL SENO CAVERNOSO (CENTRO DELLA TESTA)

Nel  2001 mia zia, che allora aveva 49 anni, iniziò ad avere  disturbi alla  vista che le impedivano di avere una normale vita attiva  in quanto  vedeva tutte le immgini doppie (diplopia). Le venne  diagnosticato un  MENINGIOMA al seno cavernoso, tumore della meninge,  quasi sempre  benigno ma destinato a crescere. Purtroppo la zona in cui  si trovava  questa massa, metteva comunque in pericolo di vita la  paziente in  quanto inglobava la carotide e molti nervi principali della  testa, tra  cui il nervo preposto alla visione.  Visitammo tutti i più  famosi  neurochirurghi nazionali ed internazionali (Germania, Slovenia)  ma  tutti dicevano che se si sarebbe operata, quasi sicuramente avrebbe   riportato menomazioni permanenti gravissime ma se non si interveniva   avrebbe rischiato la vista se non la morte per restringimento della   carotide.  Fortunatamente la ostra odissea terminò nello studio del   mitico Prof. Luigi Di Bella che rassicurò mia zia circa l'esito della   sua terapia.  I risultati furono immediatamente riscontrabili perché mia   zia tornò ad avere una visione perfetta grazie al restringimento della   massa che "pesava" sui nervi collocati al centro della testa. Oggi, a   quasi 60 anni, mia zia conduce una vita veramente super-attiva. La   terapia dovrà farla per sempre ma i benefici che ne trae e, soprattutto,   le disabilità che ha evitato rinunciando all'intervento, rendono il   disagi connessi alla terapia a vita assolutamente sopportabili.

A  fronte della documentazione diagnostica che evidenziava  l'assoluta  remissione dei sintomi e il lieve restringimento della massa,  il TAR ha  riconosciuto a mia zia il
diritto alla copertura sanitaria  delle spese  connesse alla MDB.   


16) TESTIMONIANZA CARCINOMA MAMMARIO DUTTALE INFILTRANTE G 3 METASTATICO IN CURA CON MDB.

DI ELIANA GIAMMONA (Contatto FB:  http://www.facebook.com/eliana.giammona)

Buon  giorno a tutti , oggi vorrei raccontarvi la mia storia.Stadiazione  (inizio della mia nuova vita) 16 ottobre 2009 , carcinoma duttale  infiltrante g3 al seno sx con metastasi al fegato , polmone, pancreas e  in tutto lo scheletro ovvero dalla teca cranica alle  ginocchia.....veramente un bel quadretto.Vi chiederete perchè mi sono  ridotta così e penserete che da grande stupida io non abbia mai fatto  controlli, ma non è così; in realtà mi recavo dal mio ginecolo di  fiducia (quello che ha fatto nascere i miei figli) il quale si vantava  di avere specializzazioni in campo senologico, ogni tre mesi per il  controllo ecografico, per ricevere come risposta che ero fissata che non  avevo nulla e che mi dovevo fare il mio lavoro del resto mica ero io il  medico tra i due...(e come una scema gli ho dato retta).Ma torniamo  alla stadiazione , ovviamente non mi danno tempo e il 30 ottobre  comincio la chemioterapia con epirubicina e taxotere. Primo risultato  dopo tre cicli '' arresto della malattia ''; altri tre cicli più lo  zometa e inizio cura ormonale con decapeptil e nolvadex , Risultato ''  scomparse delle lesioni pancreatiche e polmonari , leggera riduzione  delle lesioni epatiche''; si procede con altri tre cicli raggiungendo il  massimo che il mio corpo potesse soppartare , radioterapia al bacino e  al femore dx e sx,'' non ci sono attività metaboliche in nessuna sede  metastatica, rimane l'attività metabolica al seno''. Quindi in quel  momento mi sono sentita rinata , bastava fare l'intervento ed ero  guarita. Ma no , mi spiegano che in realtà nel mio caso non si potrà mai  parlare di guarigione e che al momento non ritengono fattibile  l'intervento bisogna attendere...... Febbraio 2011 pet e tac , nel  frattempo chiedo all'oncologa di riferimento di fare eco mammaria , ma  mi dice che non c'è bisogno , malgrado io le dico di avvertire dei  cambiamenti al seno...finalmente ritorno con l'oncologo che mi seguiva  prima il quale mi fa fare subito un ecomammaria. Bene l'ecografa chiama  immediatamente il chirurgo e senologo che mi segue e parlano di  operazione urgente '' erano spuntati altri due noduli belli grossi'' e  altri linfonodi interessati, ma la cosa più simpatica è che già nella  tac di un mese prima tutto ciò si vedeva e alla mia richiesta di  spiegazione perchè nessuno l'avesse segnalato mi hanno risposto '' che  lìoncologa si attiene ai referti del resto non è abilitata a leggere gli  esami , quello è il radiologo. il radiologo ha risposto che la tac mica  viene fatta per vedere a che punto è il tumore madre , ma solo per  vedere se ci sono altre sedi interessate'' morale della favola nessuno  fa il suo lavoro...Operazione 14/04/2011 mastectomia totale sx e  svuotamento ascellare su 14 linfonodi 8 interessati dalla malattia, il  nodulo era uno solo , ma a 5 teste(un mostriciattolo).Pet a giugno 2011  sembra un albero di natale ''progressione a livello osseo'' ; si riparte  con la chemioterapia per bocca e con lo zometa che avevo sospeso a  febbraio 2011, sospensione del nolvadex (per fortuna); ad agosto i  marcatori a palla ad ottobre per leggera regressione a livello omerale  permane attività metabolica su tutte le sedi metastatiche ossee , si  continua con lo xeloda. Faccio altri consulti e l'unica cosa che mi si  prospetta è chemio chemio e chemio , un medico a denti strtti mi dice  sai quanti protocolli ci sono ? finito uno se ne comincia un altro. Nel  frattempo c'è una mia Amica di fb , sembra strano ma io la sento amica ,  che mi mette in ansia e in confusione con la sua propaganda sul MDB ,  tanta confusione che non so se cancellarla o no dal mio elenco amici (e  per fortuna non l'ho fatto ) che è Lia Di Francia. In me si insinua il  dubbio : La medicina ufficiale mi prospetta 5 anni di vita dalla  stadiazione , due sono trascorsi e anche abbastanza bene, ne restano tre  . I miei bimbi hanno tre e cinque anni e mio marito ne ha trentanove ,  voi direte e quindi ?, IO ho il dovere assoluto di lottare per loro ,  perchè quando io non ci sarò più lascio un insegnamento ai miei figli :  non permettere che gli altri ti dicano come vivere la tua vita, vivtela e  lotta per te e per chi ami. Loro devono sapere che mamma e papà hanno  lottato con le unghie e con i denti per loro.A novembre ci rechiamo  presso lo studio del Dott Giuseppe Di Bella , che ci spiega tutto con  una semplicità tale da farci sentire quasi scemi a non avere capito  tutto subito e che mi dice che non è vero che non posso guarire.  Scendiamo dallo studio che quasi senza rifletterci su sapevamo cosa fare  e non avevamo più paura. Si parte per una nuova avventura...come  risultati al momento ho solo i marcatori che sono scesi da 33 a 22 . Non  ho dolori e sto proprio bene domani vi dirò come è andata la pet tac.  Spero di essere stata utile.risultato pet tac del 13/02/2012 :Il  controllo Pet odierno, confrontato con il precedente del 14-10-2011 ,  rileva marcata regressione delle aree di patologico accumulo del  tracciante metabolico segnalate in precedenza a livello di D6 e L4; in  particolare la lesione in corrispondenza di D6 è quasi non più visibile;  persiste modesta residua captazione nel contesto del corpo di L4. Nulla  di significativo da rilevare nel restante intero corpo.Conclusione  Esame Pet indicativo di marcata regressione dell'attività metabolica  delle note lesioni osse..  Referto eco addome 11/08/2011:Fegato di  normale morfo-volumetria ad ecostruttura diffusamente addensata come da  steotosi ed alterata a focolaio per la presenza in sede bilobare di  alcune formazioni nodulari ipodense del DT compreso tra pochi mm e 4 cm  di verosimile natura ripetitiva.Pancreas, grossi vasi e retro peritoneo  in atto mal valutabili per meteorismo intestinale Referto eco addome  04/04/2012:Fegato di normale morfovolumetria ad ecostruttura disomogenea  in toto.Non si osservano in atto lesioni focali.pancreas di normale  volumetria ed ecostruttura Commento dell'ecografo Signora lei non ha  proprio niente........... PET TAC 22/06/2012 TOTALE REGRESSIONEEEEEEEEEE    

17) TESTIMONIANZA SU TUMORE NEUROENDOCRINO AL DUODENO ED ANGIOSARCOMA ALLA MILZA TRATTATO CON MDB. ( LA STORIA DI FRANCY)

Di Adriana Nanni ( CONTATTO FB:  http://www.facebook.com/adriana.nanni.9?ref=ts&fref=ts)
Questa è la storia di mio marito Francesco (72 anni) che è poi anche la mia (Adriana 67 anni) visto che sono più di 40 anni che lottiamo insieme.
Brevemente Francesco nel 1978 ha un  linfoma di Hodgking per il quale ha fatto radio a Roma con  Mandelli e chemioterapia per sei mesi con il prof. Matè alll’Istituto Gustave Roussy di Parigi, senza recidive.
Ha superato anche  la rottura di un aneurisma celebrale senza problemi postumi.
Nel 2010 in seguito ad un attacco di pancreatite acuta viene operato al Sant'Andrea a Roma,
intervento lunghissimo per l’asportazione di un tumore stromale tra il duodeno e la prima ansa digiunale, di un angiosarcoma splenico, del surrene di  sinistra e della vena renale sinistra nonché di  vari linfonodi e tessuto adiposo già interessati da metastasi.
Tutto quanto sopra detto è stato confermato con l’istologico e sembra che il tumore splenico sia stato causato dalla radioterapia fatta 30 anni prima per il linfoma.
Il chirurgo ci disse che entrambi i tumori erano rarissimi e che non c’era nella storia della medicina un altro caso simile e che tra l’altro non sapevano come curarli.
Dopo le dimissioni ci spediscono presso un reparto di oncologia di un altro piccolo ospedale (IRCCA) dove  il primario oncologo,  esaminata tutta la cartella clinica, voleva irradiare di nuovo quel che rimaneva dell’angiosarcoma splenico  (per fortuna il radiologo che è stato consultato si è fermamente opposto visto che il tumore era stato causato proprio dalla precedente radioterapia), alla fine, non sapendo che pesci pigliare, ha consigliato di iniziare una terapia con un farmaco monoclonale (Glivec – 4 compresse al giorno – costo del medicinale euro  2.208 x 120 cpr  ) con controlli settimanali, durante i quali la sua assistente non sapendo che fare, sottoponeva mio marito ad una flebo di glucosio.
Preciso che dietro mia precisa domanda l’assistente mi disse che il Glivec serviva solo per il tumore stromale e che per l’angiosarcoma non potevano fare niente.
Inutile dire che Francesco già debilitato per l’intervento (aveva perso circa 30 chili)dopo qualche giorno di assunzione del farmaco non si reggeva più in piedi, stava quasi sempre a letto, non mangiava quasi più, aveva  nausea continua e vomito,  ed era ogni giorno più depresso, stava lasciandosi andare, ricordava gli effetti collaterali della chemio di 30 anni prima  e continuava a ripetermi che non voleva più vivere.
A questo punto, dopo giorni passati al computer per documentarmi, mi sono convinta ed ho telefonato al prof. Giuseppe Di Bella fissando un appuntamento a brevissimo, appuntamento al quale è andato nostro figlio
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