Protocollo “Terapia NACCI”
Avvertenze:
la terapia qui descritta dev’essere sempre
“personalizzata” in base al tipo di tumore, sua stadiazione, eventuali
complicanze, e soprattutto dev’essere costruita su misura del paziente stesso,
rendendo sostanzialmente impossibile eseguire terapie simili fra due pazienti.
In tutti i casi, il paziente dev’essere visitato dal
medico e seguito costantemente, in ambulatorio o a domicilio, causa le
frequenti modifiche da apportare alla terapia (mutazione del tempo balsamico
delle piante, modificazioni del quadro clinico del paziente, etc…).
E’ ritenuto necessario l’aiuto di uno “Speziale” per
la preparazione delle tisane (oltre 1.500 previste).
E’ spesso necessario, in caso d’inabilità del
paziente, l’aiuto di un Fisioterapista e di un Infermiere professionale.
Di qui l’impossibilità di curare a distanza, in
maniera efficace e sicura, i pazienti, se non premettendo fin dall’inizio la
notevole precarietà d’informazioni ottenibili via telefono o via E-MAIL che
rendono impossibile la formulazione di un quadro oggettivo della reale
condizione del paziente, con tutti i rischi derivanti per il proseguimento
della terapia stessa, terapia che necessariamente andrà comunque incontro ai normali
cambiamenti d’impostazione nel corso del tempo, e quindi anche al rischio di
errori da parte del medico stesso, se non adeguatamente presente nei tempi e
nei modi ritenuti più opportuni.
Qui di seguito sono riportate:
1) Protocollo di base
2) Cibi vietati
3) Cibi consentiti e necessari
4) Schema Protocollo Dott. Giuseppe Nacci
5) Analisi del sangue, da fare ogni mese, o anche
meno, per verificare la riduzione o meno delle masse tumorali in base alla
terapia qui definita (per maggiori approfondimenti, vedi cap.1 del sito: www.lecurenaturali.com
.
6) Consenso informato
1.
Indicazioni di massima del Protocollo di base della “Terapia Nacci”
Assumere
liberamente, durante tutta la giornata, 15-20 bicchieri grandi di succhi di
frutta, di verdura, di spezie e di ortaggi
(possibilmente di Agricoltura Biologica), frullati e/o centrifugati,
evitando cibo solido.
Durante la mattina è preferibile bere la frutta
fresca intera; nel pomeriggio e alla sera soltanto verdure fresche di ogni
genere e tipo. Importante l’associazione anche con Aloe arborescens, Prunus species (vit. B17), Allium sativus, Allium cepa (in particolare: “Cipolle Rosse di Tropea”), Opuntia
ficus indica, Actinidia sinensis, Citrus
species (arance, limoni, pompelmi, mandarini, cedri, bergamotto), Daucus carota e gingidium, tutte le Brassicaceee, Echinacea pallida aut rotundifolia
aut angustifolia, Borrago officinalis (Borrana ) e/o Oenothera biennis (Enotera), Olio di
semi di Linum usatissimum (Lino), Uncaria tomentosa (Unghia di Gatto), Calendula officinalis, Salvia officinalis, Tymus vulgaris, Malva
officinalis, Artemisia dracunculus,
Melissa officinalis, Origanum vulgare, Rosmarinus officinalis, Zingiber
officinalis, Coclearia armoracia,
Eugenia caryophyllata, Cinnamomum zeylanicum, Majorana hortensis, Capsicum species, Nigella
sativa, Curcuma species, Hypericum perforatum, Morinda citrifolia (Noni), Equisetum arvense (Equiseto), Hesperis
matronalis, vitamina C naturale ad alto dosaggio, Camellia sinensis (the verde), gambi di Ananas sativus o Carica
papaia.
Su
decisione medica specifica per il singolo caso clinico, iniziare fin
dall’inizio con almeno 5-7 prodotti fitoterapici al giorno ricavati dalle circa
1.500 formulazioni varie di tisane per Fito-Terapia (dati riservati), basate sull’utilizzo
di circa 800 piante medicinali di tutto il mondo, piante necessariamente
acquistate da centri di Agricoltura Biologica oppure, in seconda istanza,
dall’utilizzo di estratti fluidi commerciali (con o senza associazione di
gemmo-derivati e/o di olii essenziali) o, in terza istanza, da perle in
gelatina o, in quarta istanza, da capsule): tutti ottenuti secondo tecniche
moderne da Aziende fito-farmaceutiche e i cui prodotti siano ritenuti, a
giudizio del medico, di sufficiente garanzia per gli scopi descritti nel
presente lavoro.
AVVERTENZE
E’
tassativamente sconsigliato l’uso di prodotti erboristici venduti sotto forma
di capsule, tavolette, compresse, pastiglie, o comunque presentando i principi
attivi fito-terapici secchi, da soli o mischiati a materiale inerte o
potenzialmente tossico (zuccheri), o comunque inadatto per gli scopi descritti
dal presente lavoro. E’ assolutamente sconsigliato acquistare qualsiasi
prodotto erboristico contenuto in contenitori di plastica anziché in confezioni
di vetro scuro.
Iniziare ad assumere alcuni cucchiai grandi di Aloe arborescens mista a miele
biologico, secondo formulazione di Padre Zago e, a giudizio del medico, fino a
stabilizzarsi intorno ai 15-20 cucchiai grandi giornalieri di Aloe.
Risulta
necessaria la disponibilità di un orto, o comunque di un fruttivendolo di
fiducia che dia Prodotti biologici, o comunque di buona qualità.
Bisogna incrementare l'assunzione di vitamina C naturale (Rosa canina, succhi di Limone,
di Kiwi, Arancio, frutta varia) fino ad almeno 3-5 grammi al giorno di
vitamina.
La terapia anti-neoplastica dev'essere impostata
sulla seguente TRIADE curativa
1) Impiego di piante ad uso medico (Aloe arborescens in primis)
2 Dieta anti-cancro
3 Attività fisica
continuativa, allo scopo di non
depauperare l'organismo stesso del paziente dalle proprie proteine muscolari,
essendo le cellule tumorali "affamate" dalla Dieta impostata, con
quindi ricerca da parte del sistema metabolico dell'organismo dei seguenti
tessuti organici a scopo alimentare endogeno:
a) tessuto muscolare stesso del
paziente
b) tessuto adiposo e di riserva
c) tessuto neoplastico stesso
(osservazione personale dell'autore del presente lavoro).
In base ad osservazioni personali, l'effettiva
guarigione dal tumore, anche se molto esteso, potrebbe dipendere da:
Attività fisica al 50%
Dieta anti-cancro al 30%
Piante medicinali al 20%
Le PERSONE assolutamente NECESSARIE per aiutare il
paziente nella terapia sono 6:
1) Un medico per: variazioni al protocollo di
terapia, compilazione di ricette di erbe particolari, richieste di esami del
sangue, fisio-kinesiterapie domiciliari, esami clinici a domicilio, etc… )
2) Un familiare per la preparazione giornaliera dei
centrifugati (un bicchiere almeno ogni 1-2 ore)
3) Un negoziante di ortofrutta per la reperibilità
giornaliera di almeno 5-7 piante fra quelle indicate più avanti.
4) Un farmacista o un erborista per la preparazione
galenica di erbe secondo ricetta medica
5) Esperto di Fisiokinesi terapia.
6) Infermiere professionale per eventuali incombenze
non altrimenti risolvibili dai familiari.
In particolare:
Uno
o più familiari devono essere addetti alla preparazione (idealmente OGNI ORA)
di un bicchiere di frutta, verdura o di ortaggi centrifugati da servire subito
al paziente; dopo un’ora, qualsiasi prodotto centrifugato non serve più, anche
se conservato in frigorifero.
In
particolare, tale familiare si deve dedicare alla preparazione giornaliera del
centrifugato di Aloe arborescens,
secondo la ricetta di Padre Zago, con l’avvertenza, se possibile, di preparare
quantità di Aloe arborescens appena
sufficienti per 1 o 2 giorni, in maniera da non avere quantità troppo alte di Aloe arborescens già centrifugata da dover
poi lasciare per più di 2-3 giorni in frigorifero.
Idealmente, l’Aloe
arborescens dovrebbe essere preparato
mezz’ora prima di colazione, mezz’ora prima di pranzo, e mezz’ora prima di
cena.
Il
Negoziante di ortofrutta di fiducia, dev’essere in grado di fornire, ogni
giorno, cibo fresco, di stagione, e prodotto mediante sistemi di Agricoltura
Biologica.
Il Farmacista o l’Erborista
dovrebbero essere capaci di riconoscere le erbe mediche menzionate in elenco
allo scopo di consentire ai familiari del paziente di fare “decotti” o
“infusi”; importante la presenza del farmacista per l’esecuzione anche di
preparazioni “galeniche” di erbe, in base a ricetta medica.
Nota 1: “decotto” = erbe messe in acqua fredda. Si
fa bollire e si lascia bollire per diversi minuti (in genere dai 10 ai 30
minuti.
Nota 2: “Infuso“ = the di erbe mediche preparato
immergendo per alcuni minuti (in genere 3-10 minuti), in acqua bollente, ma a
fuoco spento, le erbe curative.
Il Fisioterapista è spesso necessario, in caso d’inabilità del paziente, per far fare al paziente della ginnastica, soprattutto in previsione di una risposta immunitaria tale da bloccare a letto il paziente.
La situazione potrebbe infatti diventare
critica a causa del rischio di
depauperamento delle masse muscolari del paziente stesso, in assenza di TENS e
di fisiokinesiterapia domiciliare.
Le TENS possono indurre fenomeni di epilessia nel
paziente, ed episodi di epilessia possono già essere frequenti in pazienti con
risposta immunitaria in atto. Di qui il rischio di facilitare l’insorgenza di
tali episodi.
L’infermiere/a professionale è necessario/a in caso
di periodi particolari in cui la risposta immunitaria o altre cause di
infiammazioni, siano tali da bloccare a letto il paziente al punto tale da non
consentirgli di alzarsi dal letto, nonostante le preventive cure di fisiokinesi
terapia.
La situazione diventa particolarmente critica poiché
vi è il reale rischio di depauperamento delle masse muscolari del paziente
stesso, con alimentazione indotta del tumore stesso.
Le cure infermieristiche a letto del pazienti
diventano critiche, poiché il paziente deve essere in grado di non perdere
massa muscolare e di condurre comunque il periodo forzato a letto nelle
migliori condizioni igieniche possibili, data la sua impossibilità ad alzarsi.
Nota: il depauperamento muscolare può anche avvenire
a seguito di una risposta immunitaria al tumore troppo forte, con grave quadro
di anemia (quadro simile ma diverso dal classico quadro cachettico indotto
dalla crescita tumorale, caratterizzato da algie non controllabili in alcun
modo).
Regole
generali:
1) il paziente si dovrà sempre sforzare di camminare
molto nel corso della giornata.
Nota: può anche essere utile l’impiego di
stimolatori elettrici TENS per tenere attiva la muscolatura delle gambe, delle
cosce, dei glutei e delle braccia, in caso soprattutto di incidenti o di
inabilità temporanea a camminare, della durata superiore a 3-4 giorni, tempo
limite oltre il quale può già instaurarsi, in pazienti affetti da Cancro, un
deperimento organico improvviso con graduale e irreversibile perdita di massa muscolare
generalizzata (caratteristico è il classico odore dei cachettici da cancro).
2) il
paziente deve nutrirsi di continuo con frutta, verdura, spezie e otraggi
possibilmente crudi. Gli ortaggi dovrebbero essere mangiati sempre da soli
(sempre senza Miele), altrimenti possono essere indigesti. Anche di notte, se
il paziente ha fame, o se si sveglia, può mangiare verdure o frutta (frullati o
centrifugati).
Nota 3: per “vegetali” s’intendono : Frutta,
Verdure, Spezie e Ortaggi. Data la difficoltà a digerirli, soprattutto se
crudi, è consigliabile optare fra i seguenti sistemi:
verdura, frutta, o ortaggi cotti (le vitamine
vengono però perse in gran parte).
verdure, frutta o ortaggi cotti in zuppe e/o
minestre, con abbondante aggiunta di Spezie.
verdure, frutta, o ortaggi tagliati crudi fini con
abbondante aggiunta di Spezie.
verdure, frutta, o ortaggi crudi frullati con Miele
o Melata di bosco (e Spezie).
verdure, frutta, o ortaggi crudi centrifugati,
bevendone soltanto i succhi.
Nota: i succhi fatti in casa sono da preferirsi,
poiché sono liquidi e quindi meno dispendiosi da essere digeriti da parte della
paziente.
Idealmente, nei primi mesi di cura bisognerebbe
nutrirsi soltanto di succhi fatti in casa di :
frutta fresca, oppure ortaggi, oppure verdure (gli
ortaggi possono essere indigesti se assunti assieme alle verdure e,
soprattutto, alla frutta).
Questi succhi possono essere inframmezzati con dei
piccoli infusi (The) o decotti di erbe particolari (erbe che comunque devono
far parte anche dei succhi).
LO SCHEMA-BASE di terapia è il seguente:
Ogni tre/quarti d’ora (massimo 1-2 ore): 1 bicchiere
grande di succo concentrato di frutta, oppure di verdure oppure di ortaggi, per
un totale di 10-15 bicchieri giornalieri.
Questi succhi devono essere rigorosamente :
-FRESCHI (appena frullati o centrifugati)
-di origine biologica (Agricoltura Biologica)
-di stagione.
ALTRE
COMPONENTI DELLA “TERAPIA NACCI”
Esistono
altre componenti, tutte di origine naturale, che servono a potenziare l’azione
della terapia: olio di semi di Lino (Omega 3), olio di semi di Zucca (Omega
3),Gambo di Ananas, vitamina C naturale concentrata, Argilla verde
superventilata.
Sotto
controllo medico, data la loro pericolosità,
alcuni semini amari al giorno,
(intervallati da periodi di NON assunzione) di Mandorle amare e/o di Albicocca, e/o Susino, e/o Prugna e/o Ciliegia e/o Pesca, per via della vitamina B17
Zuppa di Ippocrate
Preparata come alimento base per i malati affetti da patologie degenerative, questa zuppa speciale (inventata da Ippocrate) doveva essere mangiata sia a pranzo che a cena. Per il Dott. Gerson la zuppa di Ippocrate aveva un ruolo fondamentale nella dieta perchè stimola la purificazione dei reni, mentre la Terapia ha come obietivo principale quello di disintossicare il fegato. Inoltre una volta che i pazienti si sono abituati a mangiare insipido (di solito dopo 2-3 settimane), la zuppa speciale è un modo gustoso per cominciare i pasti. Per preparare la zuppa speciale di Ippocrate le verdure devono essere lavate accuratamente e non pelate, tagliate a cubetti, coperte con acqua e cotte per due ore. Poi le verdure cotte vengono passate con il passaverdura per eliminare le fibre e le bucce. Alla fine di questo procedimento otterrete una zuppa densa e cremosa. Fate raffreddare prima di mettere nel frigorifero. Preparatene abbastanza per due giorni perchè se conservata più al lungo tende a perdere il suo valore nutrizionale.
Le quantità di verdure da usare sono le seguenti:
1 sedano rapa medio; se non è la stagione sostituire con 3-4 coste di sedano;
un pò di prezzemolo;
700 g circa di pomodori (o di più durante l'estate);
2 cipolle rosse di Tropea;
1 pastinaca media (quando disponibile);
2 porri piccoli;
alcuni spicchi di aglio;
SU DECISIONE MEDICA :100-450 g di patate (introdotte da Gerson). NON O.G.M. (grave pericolo).
Fino a quando il malato non si è abituato a mangiare senza sale, è possibile aggiungere un pò di brio alle verdure, alle insalate e anche a questa zuppa utilizzando un pò di aglio spremuto come condimento. L'aglio è un alimento sano e può essere usato a piacere.
bietole in insalata: mescolare l’olio di semi di lino, la buccia di limone, il basilico e il timo e
lasciare riposare per circa un’ora. scottare le bietole in acqua leggermente
salata e raffreddare. aggiungere poi lattuga e cipollino condendoli con la
salsina.
brodo vegetale: patata (cotta molto in modo che si spappoli), carota, sedano, cipolla, olio
brodo vegetale: patata (cotta molto in modo che si spappoli), carota, sedano, cipolla, olio
caponata: tagliare a pezzetti tutte le verdure possibili ma senza legumi (cipolla, peperoni, zucchine, cavolfiore, biete, aglio, ecc.) aggiungere olio di semi di lino e mettere in forno per almeno un’ora ad alta temperatura mescolando di tanto in tanto
cipolla infornata: mettere delle cipolle rosse di tropea in
forno per un’ora. all’ultimo far aumentare il calore. eliminare la parte bruciacchiata, si tagliano a fette e si condiscono con olio
di semi di lino, origano, e una
spruzzatina di aceto.
cipolle ripiene: scottare le cipolle in acqua bollente. aprirle a
meta’ e asportare l’interno. mettere il farro gia’
cotto con l’aglio
tritato, il prezzemolo e riempire le cipolle. mettere
in
forno per 30 minuti.
insalata di carciofi alla menta: affettare sottili 4 carciofi da mangiare crudi e bagnarli con
succo di limone affinche’ non anneriscano; quindi aggiungere lattuga tagliata a
striscioline, un mazzetto di crescione, qualche foglia di menta fresca.
insalata di carote alla menta: tagliare le carote a rondelle e fatele stufare con poca acqua e
olio di semi di lino; a fine cottura aggiungete un cucchiaio di miele, qualche
foglia di menta, e qualche goccia di aceto balsamico.
insalata di carote, lattuga, ravanelli, cipollotto, sedano e cetrioli: le carote tagliate a fiammiferi e il resto a pezzettini. mettere poco aceto. lasciare riposare per 1 ora mettendo le verdure tra due piatti con un peso sopra ed eliminando il liquido in eccesso.. si aggiunge l’insalata e la buccia di limone (bio).
insalata di farro: sedano, carote, cipolle, ravanelli, finocchio a crudo con pepe o peperoncino, e farro (gia’ cotto).
insalata estiva di farro: cuocere a parte il farro; scottare in una padella e in poco olio di semi di lino zucchine e carote grattuggiati (che si possono aggiungere anche crudi), un cipollotto, due spicchi d’aglio sale e peperoncino (facoltativo). una volta cotti, unite il farro e mescolate, lasciando in pentola a amalgamare il tutto per un po’. varianti: il farro verde e’ ottimo per questa ricetta.
maionese bio: olio di oliva
extravergine), paprika dolce (o senape), sale, limone, aceto di mele, acqua, un
cucchiaino di fruttosio; aggiungere a piacere aglio tritato, paprika, curcuma,
basilico, capperi, prezzomolo, rucola. mettere tutto in un frullatore ad
immersione.
pane azimo: farina,
acqua, sale, olio,. fare una pasta molle per fare schiacciatine, piu’ compatta
per fare una pagnotta. le schiacciate cospargerle con un po’ d’olio e sale.
mettere in una teglia cosparsa di farina e infornare in forno ben caldo per
20/30’
ricetta base per il farro: dopo averlo lavato, cuocerlo nella proporzione di 1:3 con un cucchiaino di sale marino; impiega 1 ora in pentola a pressione e 1 ora e 1/2 in quella normale; lasciare riposare 10’ prima di servire. il farro verde cuoce piu’ in fretta: proporzione 1:2 per circa 30-40’.
salsa all’aglio: pestare
una testa d’aglio, aggiungere sale e mescolando aggiungere poco a poco olio di
oliva e succo di limone.
Piante anti-cancro italiane
ELENCO DI DECOTTI E INFUSI OTTENUTI DA PIANTE ITALIANE
ANTI-CANCRO DA COLTIVARE PRESSO CENTRI DI AGRICOLTURA BIOLOGICA
Di queste piante, vi sono almeno 4 con componenti
fito-terapiche, come l'Emodina, simili a quelle dell'Aloe: Rhamnus frangula o Frangula
alnus (239), Rhamnus
sagrada e purshiana, Rheum palmatum o officinale, Cassia angustifolia (613).
Queste piante, secondo l'autore del presente lavoro, dovrebbero essere
integrate nella Dieta del paziente (appena raccolte dall'orto, da mangiare
crude dopo averle ben lavate).
Le Artemisie
Quasi tutte le
Artemisie contengono il Tuione, sostanza tossica, ma volatile. In
particolare esso è contenuto nell’Artemisia
absinthium (Assenzio), nell’Artemisia pontica ma
anche in piante diverse: Salvia officinalis,
Thuja occidentalis e Tanacetum
vulgare. Di qui la necessità di dare la Salvia
officinalis solo come infuso, e, sostanzialmente, di non impiegare la Tuja occidentalis e il Tanacetum vulgare a meno che il medico
curante non lo ritenga necessario.
Le Artemisie sono comunque utili soprattutto per l’Artemisina: in Cina un cane, immobilizzato da un tumore, è
risultato guarito in cinque giorni con infusi di Artemisina. Da sperimentazione
in laboratorio si è notato che l'Artemisina è riuscita in sedici ore a riconoscere
ed eliminare tutte le cellule neoplastiche di un tipo di tumore al seno non
trattabile con le radiazioni, risparmiando le cellule mammarie sane.
L'Artemisina diventa attiva sulle cellule solo quando queste contengono molto
ferro; Le cellule cancerose presentano normalmente livelli di ferro più alti
del normale, per permettere le continue replicazioni del Dna, e un numero di
recettori per il metallo 15 volte superiore a quello delle cellule sane. Nota:
l'Artemisina è stata usata anche contro la malaria e si è visto che non ha
effetti collaterali (723).
Viscum album
In merito al Viscum
album (Iscadorâ, Isorelâ, Viscum
Abnobaâ, Iscucinâ, Helixorâ, Eurixorâ), di cui cominciano ad
essere riportati lavori bibliografici di un certo interesse (48, 49, 116,
152, 153, 252, 271,498), si segnala anche, come semplice osservazione
personale dell'autore, il caso di una paziente anziana con tumore polmonare
bilaterale in versamento pleurico, andata in remissione completa in 4 mesi in base ad iniezioni sottocutanee
di tale composto, in assenza assoluta di CH.T. e /o Radio-Terapia e/o Chirurgia
(dati riservati). Da altri dati di letteratura, si riporta che dopo 24 ore
dalla somministrazione, in genere, c'è un aumento di numero e di attività dei Natural Killer (152), ed
aumentano anche le Interleukine, il Fattore di Necrosi tumorale e l'attività
dei macrofagi (271).
Nota: il Viscum
album può provocare ipotensione ortostatica e spiccata bradicardia; non può
essere usato in pazienti portatori di gravi bradicardie o di blocchi
seno-atriali o atrio-ventricolari di branca.
Asparagus
racemosus
L'estratto alcolico delle foglie di Asparagus racemosus ha dimostrato di
possedere effetto anti-tumorale in vitro nei confronti del carcinoma epidermale
umano e del carcinoma del rinofaringe.
Non è ancora chiaro se su base immuno-stimolante o
se su induzione apoptotica o pseudo-apoptotica. Inibisce anche la crescita
dell'Entamoeba histolytica. Da notare comunque che può causare effetto ipotensivo.
L'estratto di radice (anti-diarroico) determina invece un incremento nella
gittata e nella frequenza cardiaca anche a basse dosi. Non mangiare mai
asparagi crudi.
Semi di Linum
usatissimum (Lino o Linosa):
contengono Lignani, che sembrerebbero efficaci su diversi tumori, e soprattutto
per cancro della mammella. Modalità di assunzione, salvo parere medico
contrario: 1 cucchiaino di Semi al giorno, e olio di Semi di Lino aggiunto a
Insalate o a fine cottura a minestre e altri piatti. Nota: utilizzare semi
freschi.
Hypericum
perforatum
[Hypericaceae] (Iperico, Erba di San Giovanni, Mille Buchi): contiene Ipericina
(724), che è stata indicata anche per il tumore del cervello, tenuto
anche conto della sua capacità immuno-stimolante. Induce Apoptosi sull'Eritro-leucemia e forse anche su altri tumori;
tradizionalmente usato come anti-depressivo, senza effetti collaterali noti; in
valutazione il suo Miele. Viceversa è pericoloso il suo impiego associato a Fenobarbitale (Luminaleâ, Gardenaleâ)
Capsella bursa pastoris [Cruciferae]: composti emostatici e antimetrorragici e ossitocici. Attività
anti-neoplastica con meccanismo non chiaro.
Corteccia giovane di Cinnamomum zeylanicum (Cannella, Cannella bella, cannella di
Cylon, o del Madagascar): salvo parere medico contrario, da assumere ogni
giorno.
Foglie e radici di Taraxacum officinale (Dente di Leone, Cicoria matta, Soffione,
Pisciacane): salvo parere medico contrario, da mangiare ogni giorno crudo in
insalata, per non perdere gran parte dei suoi principi attivi.
Fusti con fiori e foglie di Thymus vulgaris (Pepolina, Timo dei Giardini): salvo parere medico
contrario, da assumere ogni giorno.
Sommità fiorite di Thymus serpillum (Timo serpillo, Erba soltorella, Timo cedrato):
dosi elevate possono provocare nausea, vomito, bradicardia, astenia, bradipnea
e ipotermia (reversibili alla sospensione del fito-farmaco).
Rametti con foglie e sommità fiorite di Rosmarinus officinalis: da assumere
ogni giorno, salvo parere medico contrario.
Stimmi del fiore di Crocus sativus (Zafferano): sembrerebbero dimostrare azione
anti-tumorale.
Semi di Coriandrum
sativum (Coriandolo, Erba Cimice): non nota la quantità terapeutica
(sospettata Apoptosi); ciò è particolarmente grave poiché la pianta è tossica
(tranne i semi). In ogni caso può presentare controindicazioni per patologie
renali.
Decotto da scorza di radice di Berberis vulgaris (Crespino): preparazione con circa 30 grammi
messi in 1 litro d'acqua, facendo poi bollire per 10 minuti. Assumere almeno 3
tazze al giorno, salvo parere medico contrario.
Curcuma longa o zedoaria (Zafferano delle Indie): da assumere ogni giorno, salvo
parere medico contrario.
Salse di Menta
arvensis, rotundifolia, piperita, spicata: da assumere ogni giorno, salvo
parere medico contrario; sospettata azione apoptotica su alcuni tumori.
Foglie e sommità fiorite di Origanum vulgare: come decotto o infuso, da assumere ogni giorno,
salvo parere medico contrario. Attività immuno-stimolante. Non dimostrata
attività apoptotica.
Bacche di Capsicum
annuum e frutescens (Peperoncino,
Pepe rosso, Pepe di Caienna, Paprika). Nota: dosi elevate possono causare
infiammazioni gastro-intestinali e renali. Possono essere controindicate per
coloro che soffrono di gastrite o ulcera. Apoptosi su leucemia.
Cetraria islandica [Parmeliaceae] :
analogamente alla Cetraria gryophora
e umbilicaria riveste attività
anti-tumorale, ma su base non nota.
Cynara scolymus [Compositae cinaraceae] :
contiene cinaropicrina ad attività anti-neoplastica.
Frutti di Citrus
limonum (Limone), e/o Citrus
aurantium(Arancio): anti-tumorali
Le Crocifere, da mangiare anche crude e
centrifugate, quali: Brassica oleracea (Cavolo),
Brassica oleracea capitata (Cavolo
Cappuccio), Brassica oleracea bullata (Cavoletti
di Bruxelles), Brassica oleracea botrytis
(Cavolfiore), Brassica oleracea
botrytis aut italica (Broccoli), Brassica
rapa (Rapa), Raphanus sativus parvus
(Ravanello), possiedono particolari sostanze anti-neoplastiche, in particolare
gli Isotiocianati (inibizione di crescita e sviluppo di tumori), Indoli,
Glucosinolati, Ditioltioni (anti-ossidanti). E’ una famiglia di piante curative
verso molte patologie, non solo nei confronti dei tumori umani. Valnet
enumerava, per questa famiglia di piante, fino ad 80 patologie diverse, e in
particolare consigliava di assumere centrifugati di cavolo crudo biologico.
Interessante anche l’impiego delle foglie di Cavolo in modalità di cura che
richiamano in particolare l’impiego delle foglie di Aloe arborescens. Le stesse
terapie di Gerson e di Breuss facevano ampio ricorso a queste piante. Sempre in
merito alle Brassicacee, Plinio il Vecchio giunse ad affermare che “… grazie a
queste piante, i Romani poterono fare a meno dell’opera dei medici per almeno
6 secoli di guerre...
Oggi purtroppo queste fonti preziosissime di
composti molecolari fitofarmacologici, che non hanno nulla da invidiare a
recenti piante “anticancro” come l’Aloe, sono gravemente minacciate da
inquinamento transgenico OGM
In
particolare si segnala :
cavolfiori
a maturazione lenta ;
broccoli, a maturazione lenta ;
Il decotto
d'erbe di Rene Caisse
Famosa è la formulazione base del decotto d'erbe di
Rene Caisse (520): radice di Arctium
lappa, Rumex acetosa, corteccia
di Ulmus rubra, radice di Rheum palmatum.
Le proporzioni di questi 4 ingredienti sono in
multipli di 4 (520): 1 parte di radice di Rheum palmatum, 4 parti di Ulmus
rubra, 16 parti di Rumex acetosa,
24 parti di radice di Arctium lappa.
Secondo l’autore del presente lavoro, si potrebbe
sostituire l’Ulmus rubra con la Betula alba.
La preparazione è la seguente (520):
1). Si prendono 100 grammi di queste erbe e si
immergono in 5 litri di acqua in una pentola d'acciaio inox di almeno 10 litri
di capienza.
2). Si porta ad ebolizione facendo bollire il tutto
per 12 minuti, con la pentola chiusa.
3) Si spegne il fuoco e si immergono le erbe che
fossero rimaste attaccate alle pareti della pentola.
4) Si rimette il coperchio e si lascia riposare per
almeno 6 ore o per tutta la notte.
5) Si rimuove il coperchio e si
dà una rimescolata.
6) Si riporta sul fuoco fin
quasi alla bollitura ma senza far bollire di nuovo la tisana.
7) Si aspetta che le erbe si
depositino sul fondo e si versa il contenuto ancora caldo in 4-5 bottiglie da
un litro ciascuna, possibilmente sterilizzate in precedenza.
8) Analogamente all'Aloe arborescens, conservare i preparati
al buio e in frigorifero.
Le dosi consigliate sono le seguenti: 8 cucchiai
grandi da minestra 3 volte al giorno, a digiuno, da aggiungere in bicchiere con
acqua calda per rendere tiepida la bevanda. Se viene indotta la risposta
immunitaria, iniziare la fase di mantenimento con 4 cucchiai grandi da minestra
al giorno, a digiuno.
Nota: per digiuno si intende: 1 ora prima dei pasti,
oppure due ore dopo i pasti.
La formula di Renè Caisse è stata in seguito
migliorata da De Sylva (definita "Caisse
Formula"), aggiungendo in questo preparato (520) altre tre
piante: corteccia di Xantoxilum fraxineum,
foglie di Plantago major e fiori di Trifolium
rubeus: essa sembrerebbe più efficace di quella basata sulle sole 4
erbe.
Nota:il Trifolium
species è una leguminosa, ricca di
aminoacidi essenziali. Il suo impiego è
pertanto discutibile. Sicuramente
vietato in concomitanza a cereali. Da
parte dell’autore del presente lavoro,
si segnala inoltre l’ormai avvenuta presenza in natura di Trifoglio OGM, arricchito con gli aminoacidi essenziali
mancanti.
La"Caisse
Formula” si prepara in piccole boccette, da versare poi con un cucchiaino
da The in tazza, aggiungendo acqua bollente, attendendo 15 minuti (contro i tre
minuti del The verde), trascorsi i quali si filtra (o si lascia il deposito sul
fondo) e si assume come un normalissimo The.
Una boccettina dura dai 15 giorni ai due mesi, a
seconda delle dosi assunte; le dosi consigliate sono di un cucchiaino raso da
The quattro volte al giorno per forme gravi di tumore. Per il mantenimento
dell'eventuale stato di remissione dalla malattia, le dosi da dare sono di due
volte al giorno.
Una formulazione simile al decotto di Renè Caisse è
la formula di Hoxsey: Arctium lappa, Glycyrrhiza glabra, Berberis
vulgaris, Xanthoxilum fraxineuem,
Trifolium rubeus, Larrea mexicana, Alchimilla vulgaris,
Rhamnus sagrada o purshiana,
Ioduro di Potassio.
Nota: la Glycyrrhiza
glabra abbassa notevolmente la produzione di perossido d'Idrogeno, di
Superossido e di radicali idrossili da parte dei neutrofili (effetto
anti-infiammatorio, anti-ulcerogenico, anti-microbico e anti-ossidante); essa è anche in grado d'inibire l'insorgenza di
tumori cutanei in animali da esperimento; tra i suoi composti è stato
individuato un potente stimolatore della secrezione d'Interferone, denominato
SNMC; Infine, l'acido glicirrizico e gli acidi 18a- e 18b-glicirretinico hanno
dimostrato proprietà anti-mutagena.
Formula di
Rudolf Breuss:
Famosa, soprattutto nei paesi di lingua tedesca, è
la formula di Rudolf Breuss: 3 etti
di Beta vulgaris cruenta (Barbabietola rossa), 1 etto di
Carote crude biologiche (Daucus carota),
1 etto di tubero di Meum mutellina
(Sedano di Monte, Levistico) o di Sedano selvatico (Apium graveolens), 30 grammi di Rafano (Cochlearia armoracia), 1 etto di decotto di bucce di Patate (Solanum tuberosum bevute fredde; secondo
l'autore tedesco è necessario durante tutto il periodo di cura evitare di
mangiare altro cibo (in contrapposizione quindi con le altre preparazioni
erboristiche oggetto del presente capitolo), e le stesse componenti del suo
preparato devono essere bevute, cioè devono essere prive di residui solidi:
pertanto le Verdure devono essere centrifugate, filtrate attraverso un filtro
fine o un telo di lino. E' preferibile, secondo l'autore tedesco, usare una
manciata di scorze crude di Patata, fatte bollire per 4 minuti in 2 tazze
d'acqua, piuttosto che usare un etto di Patata intera. Egli, infine, raccomanda
l'uso d'insalivare bene prima d'inghiottire: fatto quest'ultimo di riconosciuto
valore medico data l'importanza degli enzimi salivari nella digestione.
Nota: non consumare l'Apium graveolens (Sedano selvatico, Appio dolce, Appio palustre) se
fresco.
Salvia officinalis , Hypericum perforatum, Mentha
piperita e Melissa officinalis
Molto conosciuta è anche la preparazione di Salvia officinalis: viene lasciata in
infusione in acqua bollente per non oltre 3
minuti (come il The verde), mettendo 1-2 cucchiaini in mezzo litro di
acqua bollente; trascorsi i 3 minuti, si aggiunge Hypericum perforatum, Mentha
piperita, Melissa officinalis e
si lascia in infusione per altri 10 minuti. Mischiare ancora e poi bere, con
dosaggi decisi in base a criterio medico.
Dalle foglie di Salvia
officinalis sono stati isolati Flavonoidi, Fenoli, acidi ossitriterpenici,
Diterpeni, Tannini catechici, alfa e beta-Pinene, Canfene, beta-Mircene,
alfa-Terpinene, Limonene, Eucaliptolo, gamma-Terpinene, Linalolo, etc..Induce
apoptosi in tumori del fegato.
Dalla Melissa
officinalis sono state isolate essenze, alcoli, acidi fenolici, Triperpeni,
Flavonoidi, Tannini catechinici, vitamine B1 e B2, sali minerali; svolge anche
un'interessante azione anti-ormonale (inibizione del TSH); sospettata anche
induzione di apoptosi selettiva in cellule di glioma. L'Hypericum perforatum, secondo recenti lavori, sembrerebbe indurre
apoptosi selettiva in cellule di Linfoma umano a cellule T.
Tisana di Maria Treban: Equisetum arvense, Calendula
officinalis, Achillea filipendulina,
Urtica dioica, Rumex acetosa.
Tisana di Melisse (Melissa monarda e Melissa
officinalis): salvo parere medico contrario, lasciare in infusione in acqua
bollente per 10 minuti una dose da mezzo cucchiaio grande. Sembrerebbe efficace
su gliomi.
Infuso misto di Calendula
officinalis e di Achillea
filipendulina con Amaro svedese.
Infuso di Alchimilla
alpina e Alchimilla vulgaris con Urtica dioica e Lamium album (Ortica
bianca): salvo parere medico contrario, lasciare in infusione in acqua bollente
per 10 minuti una dose complessiva da 1 cucchiaio grande.
Preparato di Pimpinella
major (Tragosellino, Pimpinella): per gargarismi (sospettata di agire su
tumori del cavo orale): salvo parere medico contrario, lasciare in infusione in
acqua bollente per 3 minuti una dose complessiva da 1 cucchiaio grande.
Ingoiare comunque dopo il gargarismo.
Macerato di Acorus
calamus (Calamo aromatico, Acoro): sembrerebbe agire su carcinomi gastrici;
è una tisana a freddo (macerazione in acqua fredda).
Tisana di Salvia
officinalis (circa 1 litro), mista a fiori di Equisetum arvense (bolliti per 10 minuti) e/o fiori di Trigonella
foenum graecum (dati per sola infusione): sembrerebbe agire su linfomi,
leucemie e tumore del pancreas. E'
comunque certo che l'Equisetum arvense stimola
l'ematopoiesi, e che agisce efficacemente quasi quanto la cartilagine di Squalo
sui processi degenerativi della cartilagine e delle ossa (artrite, artorsi,
etcc); potrebbe forse indurre un controllo angiogenico sui vasi neoformati,
analogamente a quanto già dimostrato dalla cartilagine di squalo (vedi cap.13).
Nota: la Salvia
officinalis sembrerebbe controindicata nel tumore della mammella. Efficace
invece su epato-carcinoma.
Tisana di fiori di Epilobium parviflorum:
sembrerebbe agire su tumori della vescica, prostata e, forse, testicoli.
Sono pure conosciuti impacchi caldi di foglie di Plantago major per i melanomi
(preferibile comunque, secondo l'autore del presente lavoro, l'impiego
alternativo dell'Aloe arborescens,
sia per impacco che, soprattutto, per assimilazione orale, data l'azione di
Apoptosi indotta dall'Emodina).
Infuso di un cucchiaino (5
grammi) di sommità fiorite di Cnicus
benedictus in una tazza bollente per 10 minuti. Dosaggio deciso in base a
valutazione medica.
Decotto di radice (20 grammi) di Carlina acaulis per 1 litro d’acqua.
Stellaria media: Viene cucinata in maniera
analoga agli spinaci
5-15
grammi di foglie di Stachys officinalis
per mezzo litro d’acqua bollente (infuso);
Infuso di 20 grammi di Alliaria officinalis (tutta la pianta) per 1 litro d’acqua bollente
Infuso di foglie di
Hesperis matronalis per 1
litro d’acqua.10 minuti d’infusione.
Infuso di 10-12 grammi di Agrimonia eupatoria.
Decotto di radice di Enula
campana; da 10 a 20
grammi per 1 litro di acqua
Infuso di 1 cucchiaio di fiori freschi di Calendula officinalis lasciati per 10
minuti in una tazza d’acqua bollente, salvo parere medico contrario.
Far macerare 15 grammi di radice tagliata fine di Marasdenia condurango in 300 millilitri
d’acqua. Bollire fino a ridurre l’acqua a 200 millilitri. Passare a caldo
spremendo. 2-3 cucchiai grandi prima dei pasti, salvo parere medico contrario.
Infuso
di radice di Polygonum aviculare : un
cucchiaio da dessert per tazza d’acqua. Bollire 2 minuti, tenere in infusione
20 minuti. Dosaggio deciso in base a criterio medico.
Drosera
rotundifolia : si prende tutta la pianta. 15 grammi
per 1 litro d’acqua (Infuso).
Diplotaxis
tenuifolia: la farina dei suoi semi può sostituire la Senapsis alba.
Infuso
di 60 grammi di Marchantia polymorpha (pianta
essicata), tritata in un litro di acqua.
2
bicchieri al giorno, salvo parere medico contrario.
Steli o pianta intera di Equisetum arvense (aut maximum
aut hiemale)
Decotto di pianta intera FRESCA: 50-100 grammi /
litro di acqua: bollire 30 minuti
Decotto di pianta intera SECCA:
10-20 grammi / litro di acqua: bollire 30 minuti
Infuso
di Tanacetum balsamita aut Chrysanthemum balsamita: 1 cucchiaio da
dessert per tazza per 10 minuti, salvo parere medico contrario. Bere dopo i
pasti.
Macerazione
in 1 litro di aceto di Malus communis
di : 30 grammi di Geum rivale, 10
grammi di Salvia officinalis, 10
grammi di Menta piperita.
Lasciare macerare 24 ore.
Filtrare. Un sorso da 4 a 6 volte al giorno, salvo parere medico contrario
Infuso di
15 grammi di Lippia citriodora per 1
litro d’acqua (simile alla Melissa
officinalis)
Decotto di Erica cinerea aut Cullana vulgaris: una manciata di sommità fiorite per 1 litro
d’acqua. Bollire 3 minuti e tenere in infusione 10 minuti. Bere in 2 ore, salvo
parere medico contrario.
Estratto
fluido : 60 gocce di Erica cinerea +
50 gocce di Solidago virgaurea + 1
cucchiaio grande da minestra di : Estratto molle di stimmi di Zea mais (3 grammi); Estratto fluido di
Rasperella (10 grammi); Sciroppo di Rubus
idaeus (100 grammi), 300 millilitri di acqua
Decotto di radici (una
manciata) di Eryngium campestre in 1
litro d’acqua. Bollire 5 minuti. Bere in 2 giorni.
Decotto di radici (una
manciata) di Eryngium maritimum in 1
litro d’acqua. Bollire 5 minuti
Infuso Sysymbrium officinalis (*) un cucchiaio da dessert di pianta intera
fresca per 10 minuti in tazza. 3-4 tazze al giorno; un cucchiaio da minestra
ogni 2 ore di :
1) estratto fluido di Primula officinalis (50 gocce)
2) Sciroppo di Sysymbrium officinalis composto (vedi
sotto)
3) Idrolato di Tilia cordata, europaea, platyphilla, o
vulgaris : 200 mL
(*) Nota: tale pianta è indicata da Castore Durante
nella cura del Cancaro, a pagina 174a, del libro “Herbario novo”, del 1617.
Sciroppo di Sysymbrium
officinalis composto (*)
una manciata di foglie e una
manciata di fiori di Sysymbrium
officinalis; 10 grammi di Glycirrhiza
glabra, 1 litro d’acqua. Bollire e ridurre di 1/3. Passare. Aggiungere 200
grammi di Miele. Bollire a bagnomaria fino a consistenza di sciroppo. Prenderne
alcuni cucchiai da minestra durante la giornata.
(*) Nota: tale pianta è indicata da Castore Durante
nella cura del Cancaro, a pagina 174a, del libro “Herbario novo”, del 1617.
Piante italiane anti-cancro da coltivare presso Aziende di Agriturismo Biologico o di Agricoltura Biologica
Allium ascalonicum (Scalogno)
Allium cepa ( Cipolla)
Allium porrum ( Porro)
Allium sativum (Aglio)
Allium
ampeloprasum (Porro selvatico)
Allium schoenosprasum (Erba cipollina)
Allium ursinum (Aglio orsino)
Allium
vineale (Aglio delle Vigne)
Allium subhirsutum (Aglio cigliato)
Agave americana (Agave)
Alkanna tinctoria (Alcanna)
Atriplex halimus (Alimo)
Acantus mollis (Acanto)
Rhamnus alaternus (Alaterno)
Artemisia
arborescens (Assenzio arboreo)
Juniperus phoenicea
(Cedrolicio)
Arbutus unedo (Corbezzolo)
Crepis rubra (Crepide rosea)
Crithmum maritimum (Critmo, Finocchio di
Mare)
Daucus gingidium (Dauco marino)
Inula verbascifolia
aut viscosa (Enula candida o vischiosa)
Erica arborea (Erica arborea)
Opuntia ficus-indica (Fico d’India)
Pancratium
maritimum (Pancrazio, Giglio marino)
Juniperus oxycedrus (Ginepro coccolone)
Lonicera implexa (Lonicera intricata)
Echinophora spinosa
(Pastinaca spinosa)
Plantago serraria (Piantaggine
seghettata)
Polygonum maritimum
(Poligono delle Sabbie)
Primula palinuri
(Primula di Palinuro)
Rubia peregrina (Robbia selvatica)
Malcomia maritima
(Malcomia)
Malva cretica
(Malva di Creta)
Lavatera arborea
(Malva reale)
Medicago marina
(Medicagine marina)
Ononis variegata
(Ononide variegata)
Chamerops humilis (Palma nana)
Urtica pilulifera
(Ortica romana)
Hyoseris radiata (Ioseride stellata)
Pistacia lentiscus (Lentisco)
Linum maritimum (Lino marittimo)
Hypericum perfoliatum (Iperico cigliato)
Ajuga iva (Ivartetica)
Fedia cornucopiae (Fedia)
Viburnum tinus
(Lentaggine,Tino)
Thymus capitatus (Timo a
capolino, Timbra)
Capparis spinosa (Capperi)
Capsella bursa
pastoris
(Borsa del Pastore)
Brassica
oleracea (Cavolo)
Brassica
oleracea capitata (Cavolo Cappuccio)
Brassica
oleracea bullata (Cavoletti di Bruxelles)
Brassica
oleracea botrytis (Cavolfiore)
Brassica
oleracea botrytis aut italica (Broccoli)
Brassica rapa (Rapa)
Brassica
oleracea
(Cavolo di Mare)
Raphanus
sativus parvus (Ravanello)
Melilotus officinalis (Meliloto)
Anthyllis vulneraria (Vulneraria comune)
Carlina
acaulis
(Carlina)
Stellaria
media
(Centocchio)
Malva sylvestris
(Malva)
Stachys arvensis aut
Betonica
officinalis (Betonica)
Campanula
rapunculus
(Raperonzolo)
Muscari comosum (Cipollaccio, Giacinto dal
Pennacchio)
Prunus cuscus aculeatus (Pungitopo)
Galium aparine (Attaccavesti)
Rubus idaeus (Lampone)
Sysymbrium
officinalis (Erisimo)
Lapsana
communis
(Lassana, Erba delle Mammelle)
Lysimachia
nummularia
(Lisimachia)
Lysimachia
vulgaris
(Mazza d’oro)
Galium album (Caglio bianco)
Myrtus
communis
(Mirto)
Laurus nobilis (Alloro)
Cnicus
benedictus
(Cardo benedetto)
Calamintha officinalis (Calaminta, Nepitella)
Capanula
piramidais
(Campanula piramidale)
Lonicera
etrusca
(Madreselva, Caprifoglio); SEMI sono tossici
Asparagus
acutifolius aut racemosus (Asparago selvatico)
Lithospermum
officinalis aut ruderale (Migliarino)
Umbelicus
rupestris
(Ombelico di Venere)
Tropaeolum majus (Nasturzio, Cappuccina)
Antirrhinum majius (Bocca di Leone)
Eupatorium cannabinum (Canapa d’Acqua)
Matthiola situata (Violacciocca gialla)
Calendula
officinalis aut arvensis (Calendola)
Satureja
montana
(Santoreggia)
Hypericum
perforatum
(Iperico)
Cichorium
intybus
(Cicoria selvatica)
Borrago
officinalis (Borragine)
Oenothera
biennis
(Enotera, Rapunzia)
Rhamnus
frangula
(Frangola)
Rheum
officinale
(Rabarbaro)
Capsicum
frutescens
aut annum
(Peperoncino)
Coriandrum sativum (Coriandolo)
Arctium lappa (Bardana)
Artemisia
dracunculus (Dragoncello)
Salvia
officinalis (Salvia)
Thymus
vulgaris
(Timo)
Tussilago
farfara
(Farfara)
Drosera
rotundifolia (Drosera)
Rumex acetosa (Acetosa)
Crocus sativus (Zafferano)
Trifolium
rubeus
(Trifoglio rosso)
Trifolium pratense (Trifoglio dei Prati)
Taraxacum
officinalis (Dente di Leone)
Thymus
serpillum
(Serpillo)
Viola tricolor (Viola del Pensiero)
Rosmarinus
officinalis (Rosmarino)
Nepeta cataria (Erba gattaria)
Althaea
officinalis (Altea, Malvarosa)
Rumex crispus (Romice comune, Lapazio)
Melissa officinalis (Melissa)
Pulmonaria
officinalis (Polmonaria)
Hieracium
pilosella
(Pilosella)
Glechoma hederacea (Edera terrestre)
Levisticum
officinale
aut Meum
mutellina (Levistico, Sedano di Monte)
Mentha species (Menta)
Alchimilla
alpina
aut vulgaris (Alchemilla, Erba Stella)
Ajuga reptans (Bugula)
Origanum
vulgare
(Origano)
Achillea
millefolium (Achillea)
Alliaria
officinalis aut petiolata (Alliaria)
Agrimonia
eupatoria
(Agrimonia)
Foeniculum
vulgare
(Finocchio selvatico)
Diplotaxis tenuifolia (Rucola selvatica)
Plantago major (Piantaggine maggiore)
Eryngium
amethystinum aut campestre aut maritimum (Eringio)
Tanacetum
balsamita
aut Chrysanthemum
balsamita (Balsamite odorosa,
Erba di San Pietro)
Lippia
citiodora
aut Aloysia
triphylla (Erba Luisa, Cedrina)
Erica cinerea aut Calluna vulgaris (Brugo)
Artemisia abrotanum (Abrotano)
Cuminum
cyminum
(Cumino, Cumino romano)
Linum
usatissimum (Lino)
Silybum marianum (Cardo mariano)
Ribes nigrum (Ribes nero)
Fragaria vesca (Fragolina)
Matricaria
camomilla
(Camomilla vera)
Tanacetum parthenium (Partenio)
Inula helenium (Enula campana, Elenio)
Agropyrum repens (Gramigna)
Berberis
vulgaris
(Crespino)
Petroselinum
crispum
aut sativum
(Prezzemolo)
Hyssopus
officinalis (Issopo)
Humulus
lupulus (Luppolo)
Vebascum
thapsus
(Verbasco, Tasso barbasso)
Filipendula ulmaria aut Spiraea ulmaria (Regina dei Prati)
Buphthalmum
salicifolium (Asteroide salicina , Occhio di Bue)
Juniperus communis
(Ginepro)
Verbena
officinalis (Verbena)
Rosa canina (Rosa canina, Rosa di
Macchia)
Aesculus hippocastanum (Ippocastano)
Cupressus sepervirens (Cipresso)
Rubus
fruticosus
(Mora)
Tilia tormentosa aut
argentea
(Tiglio)
Solidago virga aurea (Verga d’Oro)
Echinacea purpurea, angustifolia, pallida (Pianta Pettine).
Grindelia
camporum o squarrosa
Xanthoxilum fraxineuem (Frassino spinoso).
Artemisia
mutellina (Genepi)
Artemisia
spicata (Genepi)
Aloe
arborescens (Aloe)
Aloe
ferox (Aloe)
Aloe vera (Aloe)
Campanula latifolia (Arcangelica)
Equisetum arvense (Coda di Cavallo).
Primula veris o officinalis (Primula, Primavera)
Sticta pulmonaria o Lobaria pulmonaria
(Lichene polmonaria)
Adiantum capillus veneris (Adianto, Capovenere, Capelvenere)
Tephorosia
purpurea (Teforosia)
Glycyrrhiza
glabra (Liquirizia)
Althaea
officinalis (Altea,
Bismalva, Malvaccione)
Annona squamosa (Annona)
Verbascum thapsus (Candela regia,
Guaraguasco, Tasso barbasso)
Smilax aspera, sarsaparilla o utilitis (Salsapariglia, Smilace)
Lycopodium
clavatum (Licopodio)
Eupatorium
perfoliatum
(Canapa acquatica)
Eupatorium
purpureum (Canapa
acquatica rossa)
Ocimum sanctum o tenuiflorum (Basilico)
Ocimum basilicum (Basilico dolce, Erba
reale, Arancio dei Ciabattini)
Chimaphila umbellata (Pirola ombrellifera)
Trigonella foenum graecum (Fieno greco).
Pulmonaria angustifolia (Polmonaria a foglie
strette)
Lamium album (Ortica bianca).
Pimpinella major (Tragoselino)
Beta vulgaris cruenta (Barbabietola rossa)
Daucus carota (Carota)
Apium graveolens (Sedano selvatico)
Cochlearia armoracia (Rafano)
Acorus calamus
(Calamo
aromatico)
Ajuga piramidalis (Ajuga)
Marrubium
vulgare
(Marrubio bianco)
Prunus armeniaca (Albicocca)
Prunus spinosa (Prugna)
Prunus avium (Ciliegia)
Prunus persica (Pesca)
Primula
hirsuta (Primula
viscosa)
Peucedanum ostruthium (Erba rena, Imperatoria)
Sempervivum montanum (Semprevivo montano)
Saxifraga
oppositifolia
(Sassifraga a Foglie opposte)
Saxifraga
aizoides
(Sassifraga dei Ruscelli)
Asparagus cochinensis (Asparago cinese)
Scutellaria baicalensis aut
latiflora (Scutellaria)
Houttuynia cordata (Ottinia)
Nelumbo nucifera
Pedicularis rostrato-capitata (Pedicolare)
Leucanthemopsis alpina (Crisantemo delle Alpi)
Gentiana
germanica (Genziana
autunnale)
Symphytum
officinalis (Simfito)
Hieracium pilosella (Pilosella)
Gnafalium supinum (Zampa di Gatto)
Cicerbita alpina (Lattuga alpina)
Draba aizoides (Draba)
Cerastium
alpinum
(Spinon)
Antennaria
dioica (Antennaria)
Epilobium angustifolium (Epilobio)
Viscum album (Vischio)
Hesperis
matronalis
(Viola matronale)
PIANTE EXTRA-EUROPEE
ELENCO DI PIANTE EXTRA-EUROPEE ANTI-CANCRO
In base a valutazioni personali, si possono
aggiungere le seguenti piante, di NON facile reperibilità sul territorio
nazionale, e quindi ottenibili anche sotto forma di estratti fluidi, capsule,
etc…
Ciò rende NON VALUTABILE l’effettiva capacità
curativa di queste piante, e attualmente questo Protocollo di cura preferisce
non impiegarle, se non in casi limitati, causa il costo di spesa aggiuntiva a
carico del paziente a fronte di un vantaggio terapeutico NON dimostrato.
Morinda
citrifolia
E' un arbusto dell'Africa equatoriale, del Sud-Est
asiatico, della Polinesia e dei Caraibi, conosciuto con più nomi (Bumbo africano, Gelso indiano, Gran Morinda,
Lada, Mengkudo, Nhau, Nonu, Noni, Nono). Nel suo
frutto è stata scoperta una sostanza immuno-modulante (577), accanto
ad altre molecole particolarmente interessanti per altre attività
anti-neoplastiche, ancora allo studio, in particolare per il Glioma e il
Neuroblastoma.
Eleuterococcus
senticosus
(Acanthopanax senticosus ) o Ginseng
siberiano:
Esso differisce da altri tipi di Ginseng per la
tipica radice carnosa; rispetto al Panax
ginseng ha meno effetti collaterali (per quest'ultimo possibili rischi di
crisi ipertensive, e contro-indicazione assoluta in caso di ipertofia
prostatica).
Radice di Zingiber
officinalis:
Azione proteolitca (vedi cap.7); riequilibrio della
flora intestinale (vedi cap.8); attività anti-ossidante (590);
attività anti-infiammatoria; in particolare, potente azione anti-emetica,
superiore a quella di 100 mg di
Difenidramina (580) o del Dimenidrinato; nota dell'autore del
presente lavoro: l'azione anti-infiammatoria dello Zenzero è dovuta sia alla
inibizione della ciclo-ossigenasi che della lipo-ossigenasi, con inibizione
quindi sia della formazione dei leucotrieni, sia dei trombossani e delle
Prostaglandine; pertanto, lo Zenzero è da impiegare soltanto in funzione di riduzione dei processi infiammatori
conseguenti alla Cascata Immunitaria (una volta innescata dai fito-terapici
elencati al cap.4).
Sutherlandia
frutescens
E' un arbusto alto circa 1 metro, presente nei
deserti del Kalahari. Conosciuto dai Boscimani, venne in seguito utilizzato
anche dai coloni bianchi, che lo chiamarono "Cancer Bush",
"Cespuglio del Cancro". Da questa pianta sono stati isolati numerosi
principi attivi, come la L-Canavanina, il Pinitolo, il GABA, e un glucoside
triterpenoide. Agisce come immuno-stimolante e anti-ossidante, modulazione
dell'umore in senso ansiolitico (GABA: 14 mg /Kg di pianta).
Uncaria
tomentosa
Nel maggio del 1994, l'OMS ha indetto la prima
Conferenza Internazionale su questa pianta, riconoscendola come pianta
medicinale. Dalla sua corteccia e dalle sue radici sono stati estratti degli
alcaloidi ossindolici (Pteropodina, Specrofillina, Isopteropodina, Uncaria F.,
Isomitrofillina), a carattere immuno-stimolante, poiché testati con esito
positivo su cellule leucemiche (sospettata anche azione apoptotica o pseudo
-apoptotica). Presenti anche Glucosidi dell'acido chinovico (Chinoline). Altre
sostanze ivi contenute hanno effetti anti-infiammatori, ipotensivi e
vasodilatatori.
Nota importante: presenta anche inibizione
sull'attività telomerasica (caratteristica di circa il 90% dei tumori umani
conosciuti).
Tabebuia
impetiginosa
Non ancora chiarita in letteratura medica la
sospetta attività anti-neoplastica della corteccia interna, polverizzata, della
Tabebuia impetiginosa, conosciuta in
Centro-America come "Pau d'Arco", Ipe Roxo",
"Taheebo", "Lapacho": accanto ad una quasi certa azione
immuno-stimolante si affiancherebbe anche l'attività dell'acido lapacoico
estratto dal suo legno, che sembrerebbe avere proprietà espressamente
bio-chemioterapiche su cellule tumorali coltivate in vitro (vedi anche cap.5); un altro dei suoi principi attivi, lo Xiliodone, sembrerebbe invece efficace
contro la Candida albicans.
Abuta
grandifolia
L'Abuta contiene la Palmatina (ipotensivo e
sedativo), alcaloidi bis-benzil-isoquinolinici (anti-infiammatori agenti
sull'ossido nitrico), e tre particolari molecole: la Tetrandrina, la
Parirubrina A e la Parirubrina B. La
Tetrandrina è ad azione analgesica, anti-infiammatoria, anti-piretica, e
anti-tumorale (sia verso carcinomi che verso forme leucemiche). Ma non è stato
ancora chiarito se la sua azione sia su base soltanto immuno-stimolante o anche
su base apoptotica o pseudo-apoptotica (e in tal caso se ad azione selettiva
per le sole cellule tumorali umane). Particolari alcaloidi
tropolo-isoquinolinici sono la Parirubrina A e
la Parirubrina B: sono entrambe efficaci sulle leucemie umane, ma non è
stato ancora chiarito se la loro azione sia su base soltanto immuno-stimolante
o anche su base apoptotica o pseudo-
apoptotica; infine ma non è ancora noto se ad azione selettiva per le sole
cellule tumorali umane.
Marasdenia
cundurango
E' stata raccomandata in passato per la cura del
carcinoma gastrico. Un gruppo di ricercatori giapponesi ha riscontrato una
certa attività citostatica dei suoi glicosidi puri (Condurangine) sul carcinoma
di Ehrlich e sul sarcoma 180 (616, 617). Ma altri lavori non hanno
dato conferma di attività anti-neoplastica (618). E' comunque
efficace in caso di ulcera gastrica, gastroduodeniti.
Dracontium
loretense
(Sacha)
E’ ritenuta come una delle migliori piante per
potere anti-ossidante specifico, ritenuto di alcuni ordini di grandezza
superiore a quello della vitamina E sintetica
(566); in valutazione il suo Miele. Non si trova in Italia.
Tribulus
terrestris
E' conosciuto come "Arbor sancta" per la
sua capacità di trattare la febbre, l'epatite, le ulcere: è immuno-stimolante,
anti-batterico, anti-virale, anti-elmintico, insetticida, insetto-repellente,
anti-settico, anti-infiammatorio, diuretico, antipiretico. Da esso sono stati
isolati Diosgenina, Gitogenina, Ruscogenina, Kempferolo, Tribuloside,
Terrestroside F, Campesterolo, beta-Sitosterolo, Stigmasterolo, Diosgenina,
Neotigogenina.
La Momordica
charantia (Cocomero d'Africa)
Una glicoproteina isolata dai suoi semi,
l'alfa-Momorcharina, inibisce la crescita di linee tumorali. Tale molecola
aumenta inoltre l'effetto tumoricida dei macrofagi di topo su cellule murine
mastocimali (P815). Efficace anche su cellule leucemiche (639). Il
succo dei suoi frutti ha dimostrato di essere particolarmente effficace come
anti-ossidativo e ipoglicemizzante.
La Sida
cordifolia (Bala)
La
Bala rafforza le difese immunitarie, risultando utile in vivo su casi di
leucemia e di sarcoma. In vitro è stata sperimentata con successo anche sul
carcinoma del rinofaringe; verificata anche azione anti-micotica,
anti-batterica, anti-virale e anti-elmintica.- E’ controindicata in pazienti
ipertesi.
Larrea divaricata [Zigophyllaceae]
contiene
acido nor-dididroguairetico. Attività anti-ossidante e batteriostatiche. Determina arresto della
glicolisi aerobica ed anaerobica, inibendo l’azione di sostanze cancerogene.
Sembrerebbe molto efficace su tumori gastro-intestinali.
Tabebuia cassinoides [Bignoninaceae] : contiene
il Lapacholo della famiglia dei Naftochinioni ed altri nafto e antrachinoni,
con effetti opposti alla vitamina K. Effetto anti-batterico, anti-micotico,
anti-virale. I principi attivi beta-lapachone e deidro-alfa-lapachone hanno un
particolare tropismo per le cellule neoplastiche di cui bloccano il metabolismo
ossidativo , ove si accumula entro 6 ore dalla somministrazione a
concentrazioni molto elevate.
Hypoxis hemerocallidea [Hypoxidaceae]
La “patata africana”
proviene dalle foreste di Kwa Zulu Natal e Pondoland. I principi attivi di
questa pianta includono il Sitosterolo e le Sitosteroline, assieme ad un
componente fenolico anti-tumorale: l’Ipossoside. Il Sitosterolo e le
Sitosteroline hanno un comprovato effetto benefico sul sistema immunitario
dell’uomo. Il Prof. Ben Smith, primario del reparto di oncologia dell’ospedale
Tygerberg di Città del Capo, ha trattato pazienti affetti da tumore avanzato
scoprendo che esso ne aumenta la speranza di vita. Le vittime del tumore al
pancreas solitamente muoiono entro quattro/sei mesi dalla diagnosi, ma dopo una
terapia a base di Sterolo ottenuto dalla pianta, sono sopravvissuti per un anno
o più, con alleviamento degli sgradevoli effetti collaterali della
Chemio-Terapia. Nota:
l’Ipossoside contiene 2 molecole di Glucosio; si sospetta un’azione di
apoptosi.
Annona muricata
Ancora sotto studio l’Annona muricata (725-735)
Soncus oleracues e Soncus arvensis [Compositae] :
ritenuto
efficace per il carcinoma della mammella.
Euphorbia heterodoxa [Euphorbiaceae] :
pianta
brasiliana il cui succo, denominato “alvelos”, sembrerebbe efficace su tumori
cutanei, su carcinomi e sarcomi
Altre piante esotiche
d’interesse anti-tumorale:
Schizandra sinensis (Schizandra)
Dracontium
loretense
(Sacha)
Astragalus membranaceus (Astragalo)
Malpighia
punicifolia
(Acerola)
Emblica
officinalis
(Emblica)
Myrciaria
paraensis (Camu-Camu)
Angelica
sinensis (Angelica)
Eleuterococcus
senticosus
(Acanthopanax senticosus ) (Ginseng
siberiano)
Zingiber
officinalis (Zenzero)
Carica papaya (Papaia)
Acca
sellowiana (Feijoa),
Ananas sativum
(Ananas)
Bactris
gasiaes (Chontaduro)
Cyclanthera
pedata (Caigua)
Cyphomandra
betacea (Tamarillo)
Passiflora
mollissima (Curuba)
Solanum
quitoense (Lulo).
Grindelia
camporum o squarrosa (Grindelia)
Artemisia cina
(Fiori di
Santonico).
Acalypha
indica (Ortica indiana, Ortica
cinese, Ortica dell'Abissinia).
Picramnia
antidesma:
ha componenti simili a quelle dell'Aloe.
Terminalia
chebula:
contiene un derivato antrachinonico.
Abuta
grandifolia
(Abuta)
Larrea mexicana (Chaparral)
Arum
triphyllum
(Rapa indiana)
Crocus sativus (Zafferano, Castagnole,
Croco).
Polygala
senega (Poligala)
Aralia
racemosa
(Nardo americano).
Asparagus
racemosus
(Shatavari)
Ailantus
glandulosa
(Ailanto, Albero del Paradiso)
Stachys
arvensis
(Erba del Cancro).
Bacopa
monnieri (Bacopa)
Boswellia
serrata
(Shallaki).
Melaleuca alternifoglia (Albero del The).
Myroxylon
balsamum
(Tolù).
Curcuma zedoaria (Zedoaria)
Ammi visnaga (Bisnaga)
Harpagophytum
procumbens
(Artiglio del Diavolo)
Hydrocotile
asiatica
(Centella asiatica)
Azadirachta
indica (Arishta,
Nimba, Neem, Albero sacro)
Baliospermum
montanum
(Danti)
Boerhaavia
diffusa
(Punarnava)
Commiphora
mukul
(Guggulu)
Crataeva
nurvala
(India)
Cyperus
rotundus
(India)
Rubia
cordifolia (India)
Aegle marmelos (India )
Artemisia cina
(Fiori di
Santonico)
Bambusa
arundinacea
(India)
Butea frondosa
(India)
Inula racemosa
aut helenium (Inula)
Terminalia
belerica
(Belerica)
Terminalia
chebula
(Chebula)
Desmodium ascendens
Tinospora
cordifolia
(Tinospora)
Fabiana
imbricata (Pichi-Pichi)
Orthosiphon
stamineus
(The di Giava)
Abuta grandifolia :Abuta
Achyrocline
satureoides
:Macela
Adiantum
capillis veneris :Adianto
Alchornea
castaneifolia :Iporuru
Anacardium occidentale :Anacardio
Aritiguitia
bollii :Asmachilea
Baccharis genistelloides :Carqueja
Bauhinia forficata :Pata de Vaca
Bertholletia excelsa :Noce del Brasile
Bidens pilosa :Picao Preto
Bixa orellana :Annatto
Boerhaavia
diffusa
:Erva tostagno
Brunfelsia
uniflorus :Manacà
Buddleja species :Flor blanco
Calycophyllum spruceanum: Mulateiro
Carapa
guianensis
:Andiroba
Cassia occidentalis :Cassia occidentale, Caffè nero
Cayaponia
tayuya
:Tayuya.
Cheilanthes
pruinata :Kuti-Kuti
Cissampelos
pareira:
Abuta, Pareira
Copaifera
officinalis
:Copaiba
Croton
draconoides
aut lechleri :Sangue di Drago
Desmodium
ascendens
:Desmodio
Dragontium loretense:
Dragonzia
Erythrina mulungu :Mulungu
Erythroxylum catuaba
:Catuaba
Genista hispanica :Aulaga, Argelago
Guazuma ulmifolia :Mutamba
Heliotropium angiospermum :Erba
dell’Alacrano
Hinthostachys setosa :Muna-Muna
Hymenaea
courbaril
:Jatoba
Ilex paraguariensis :Matè
Inesinae calea :Aranto
Liriosma ovata aut Ptychopetalum olacoides :Muira Puama.
Malpighia
punicifolia
aut glabra :Acerola
Maytenus
krukovit
:Chuchuhuasi
Maytenus
illicifolia
:Espineira santa
Myrica salicifolia :Pedra Hume Caa.
Myroxylon balsamum aut pereirae :Balsamo del Perù
Oenothera
multicaulis :Saya-Saya
Passiflora
edulis
:Passiflora, Maracuja
Pfaffia
paniculata
:Suma
Phyllantus
niruri
:Spaccapietra, Chanca Piedra
Physalis angulata aut Muehenbeckia
volcanica :Mullaca
Pilocarpus jaborandi Jaborandi
Polypodium lepidopteris
:Samambaia
Prosopis pallida :Algarroba
Psidium
guajava
:Guava
Schinus molle: albero del Pepe del Brasile
Schkuhria pinnata :Canchalahua
Scoparia
dulcis :Vassourinha
Simarouba amara :Simarouba
Solanum paniculatum
:Jurubeba
Stachytarpheta
jamaicensis
:Gervagno
Tessaria integrifolia :Pajarobobo
Turnera
aphrodisiaca
:Damiana
2.
Alimenti da NON assumere mai:
Non
bisogna mai assumere tutto ciò che consenta alle cellule tumorali di
riprodursi, e cioè: Acidi nucleici (DNA), Vitamina B12, acido folico, TUTTI e 9
gli aminoacidi essenziali (se assunti ASSIEME) : Valina, Isoleucina, Leucina,
Lisina, Metionina, Istidina, Triptofano, Fenilalanina, Treonina [Arginina nel
bambino]. Inoltre, l’alimentazione dev’essere priva di cibi ad alto indice
glicemico (Glucosio), rendendo quindi possibile la sola assunzione del Miele e,
in maniera limitata, piccoli pasti a base di Riso giapponese o di Pasta italiana (NON OGM).
E’
necessario togliere il sale (Cloruro di Sodio) dalla dieta e sostituirlo, sotto
giudizio medico, con sale di Ioduro di Potassio.
Quindi
:
Dieta priva di Carne, Pesce, Prosciutto, Uova,
Latte, Burro, Yogurt, Mozzarella, Formaggio, Legumi comuni (fagioli, piselli,
fave, lenticchie, ceci), Grano saraceno, Fegato (contiene troppa vitamina B
12), Pane lievitato (contiene vitamina B12), Pane anche se non lievitato
(contiene farine di cereali diversi o addirittura di soia o di Grano saraceno),
Patate (alto indice glicemico), Soia (contiene troppe proteine), Tofu ("formaggio" di Soia),
Siero di Latte, Alghe marine (vitamina B12), Lievito di Birra (contiene troppo
acido folico e vitamina B12), Funghi (compresi anche quelli cinesi come “Ganoderma lucidum”), Melassa,
Barbabietole da Zucchero, bevande commerciali zuccherate (NON ci si può fidare
dell’etichetta), Lievito di Torula, Burro, Strutto, Sego, integratori
vitaminici sintetici o naturali (se contenenti PABA, acido folico, vit. B 12.),
Arachidi o Noccioline americane ((Arachis
hypogaea) per alto contenuto proteico 26%, e per vasto ed esteso passaggio
a modificazione transgenica), olio di Cocco e di Palma (grassi saturi), Frutta
tropicale (Banane, Datteri, etc..) a causa dell’elevato indice glicemico
presente.
Per altri motivi di manipolazione, sono pure da
scartare Cioccolata, Cacao, Caffè, Marmellata, Margarina, Sottaceti (composti
nitrosi).
Non
assumere mai cereali sotto forma di fiocchi, biscotti, o gallette, ma soltanto
sotto forma di Pasta integrale, a causa dell’elevato indice glicemico risultante.
Non
assumere mai dolci, o altri zuccheri.
Dieta assolutamente priva di Zuccheri semplici e/o
raffinati [ad esclusione invece del Fruttosio contenuto nella Frutta, che
dev'essere assunto liberamente e in grandi quantità, tramite Frutta fresca, per
motivi di sostegno energetico]).
Nota:
vietato l’Amaranto e la Segale poiché contengono aminoacidi essenziali poco
rappresentati negli altri cereali, di qui il rischio di una pericolosa
sommazione dietetica di tutti e 9 gli aminoacidi essenziali.
Importante non mangiare assieme Pasta (o Polenta,
o Pane [anche se azimo] o Riso) con
Legumi, e/o Patate,
poiché si ha integrazione dei nove aminoacidi essenziali (8 contenuti nei
cereali + 8 contenuti nei legumi), con effetto nutrizionale simile a quello
ottenuto dalla Carne….
In tal senso, l’autore del
presente lavoro esprime forti preoccupazioni per l’introduzione in commercio di
cereali, legumi e altri vegetali modificati geneticamente (ma NON dichiarati)
che potrebbero contenere TUTTI gli aminoacidi essenziali (9), rendendo in tal modo
effettivamente NON più curabile il Cancro secondo quanto descritto in questo
lavoro.
Ad esempio, è stato possibile rintracciare da dati bibliografici che la Patata indiana (già ritenuta in passato curativa per i tumori, analogamente alla Patata africana, Hypoxis hemerocallidea [Hypoxidaceae]) è oggi è assolutamente controindicata, poiché le è stato inserito il gene di sintesi della Lisina (688), un aminoacido essenziale di cui la Patata indiana era priva, gene ottenuto dall’Amaranto, notoriamente ricco di questo aminoacido essenziale (Amaranthus hypochondriacus). In Israele, fin dal 1992 è stata introdotta anche lì, in patate di varietà locale, la stessa Lisina (685). Negli Stati Uniti, nel 1997, è stata introdotta la Caseina umana in patate di varietà nord-americana, rendendole così complete di tutti gli aminoacidi essenziali (687). La minaccia genetica di queste sperimentazioni è ancora poco dibattuta nella sua problematica reale (689).
Nota: prestare particolare attenzione ad altre
varianti transgeniche (O.G.M). di piante ad uso alimentare, che si ritiene a
priori non curative contro il Cancro (vedi Ottava dichiarazione d’Intesa),
piante generalmente di provenienza estera, preparate soprattutto nei laboratori
delle industrie americane, canadesi e giapponesi:
pomodori a maturazione lenta; e/o resistenti ai
virus;
cavolfiori a maturazione lenta;
broccoli, a maturazione lenta;
fragole, a maturazione lenta e che resistano al
freddo e al gelo
piselli più dolci;
riso
arricchito di vitamina A;
Sette uve straniere provenienti da altre uve di alta
qualità: Cabernet Sauvignon, Shiraz,
Chardonnay, Riesling, Sauvignon Blanc, Chenin Blanc e Muscat Gord Blanco (737)
meloni
senza semi e/o resistenti ai virus
carote
“nane”;
lattuga
resistente ai virus;
riso
resistente agli insetti;
fagioli
resistenti agli insetti;
3.
Alimenti consentiti e necessari
Sostanzialmente bisogna mangiare tutta la frutta biologica fresca,
di stagione e tutte le verdure, con aggiunta di tisane di erbe curative
(immuno-stimolanti, anti-ossidative e/o
ad azione apoptotica sulle cellule tumorali: VEDI elenco precedente).
E’consentita l’alimentazione con Pasta e/o Riso (giapponese), purchè
vengano mantenuti bassi nel sangue i picchi glicemici successivi al pasto:
pertanto è necessario assumere i cereali in piatti piccoli (se necessario anche
più volte al giorno), evitando dosaggi superiori ai 70 grammi per piattino.
L’unico zucchero “sicuro” è il Fruttosio, pertanto
la Frutta deve avere la preferenza sugli altri cibi in termini di calorie
introdotte. Inoltre la Frutta
contiene anche migliaia di vitamine, analogamente angli altri vegetali
(Verdure) che sono quindi importanti per via delle migliaia di vitamine
complessivamente introdotte.
Allo scopo di non riempire troppo lo stomaco è preferibile
somministrare le Verdure sotto forma di frullati e centrifugati, e, se
possibile, anche la Frutta cruda.
E’
infine consigliabile assimilare la Frutta solo di mattina e le Verdure nel
pomeriggio alla sera.
Non
assumere Frutta secca, (compresi i semi di Girasole e di Sesamo)
Non
mangiare frutta dolce (Banane,
Zucca, Prugna, Fichi,
Kaki)
Non
mangiare frutta di verdura particolare come Olive, Melanzane e Cetrioli.
4.
DIETA ANTI-CANCRO”
In sostanza:
Una Dieta ricca di Frutta fresca di stagione e Verdura fresca (per
entrambe: da 10 a 15 porzioni al giorno); in particolare, per le Verdure, vale
il seguente schema quotidiano:
1)
Bulbi di verdura: Allium sativus (Aglio), Allium cepa (cipolla), etc...).
2)
Fiori di Verdura: Brassica oleracea italica (broccoli), Brassica oleracea botrytis (cavolfiore,
etc..).
3)
frutti di Verdura: Solanum lycopersicum (Pomodori [soltanto
piccoli], Cucurbita pepo
(Zucchine, etc…); No Zucca gialla.
4)
foglie di Verdura: Spinacia oleracea (Spinacio), Lactuca sativa (Lattughe, etc..).
5)
Radici di Verdura: Daucus carota (Carote), Pastinaca sativa (Pastinaca), etc..
[NO Beta vulgaris (Barbabietole da zucchero)];
6)
Semi di Verdura di tipo leguminoso: Glycirrhiza glabra (Liquirizia) (vietati quasi tutti gli altri: Cicer arietinum (Ceci), Vicia faba (Fave), Lens
esculenta (Lenticchie), Trifolium
species (Trifoglio) (*), [NO Phaseolus vulgaris
(Fagioli) per rischio transgenico; NO Glycine
maxima or soya
(Soia) per rischio transgenico; NO
Medicago sativa
( (Erba medica) per rischio transgenico; NO
Pisum sativum (Piselli) per rischio transgenico(1011)].
7)
Semi di Verdura di tipo cerealico (vedi
dopo), [NO Zea mays
(Mais) per rischio transgenico, NO Amaranthus
species (amaranto) per Lisina; NO Secale cereale (segale) per Lisina; NO Triticum turgidum (kamut) per elevata
percentuale di proteine].
8)
NO Fagopyrum
esculentum (Grano
saraceno),
9)
tuberi di Verdura: Brassica rapa (rapa), etc...) [NO Solanum tuberosum (patata), per rischio
transgenico.
10) costole
e steli di Verdura: Asparagus officinalis
(asparago), Apium graveolens
(sedano), etc... [non magiare crudi
Asparagus officinalis e/o Apium
graveolens].
(*) altre Leguminose: Ceratonia siliqua (Carruba), Colutea arborescens (Erba vescicaria), Trigonella
foenum graecum
(Fieno greco), Galega officinalis
(Galega), Lotus corniculatus
(Ginestrina), Lupinus albus (Lupino),
Melilotus officinalis (Meliloto), Anthyllis alpestris o vulneraria (Vulneraria).
Inoltre
è possibile consumare:
The di Camellia
sinensis (The verde cinese), Aceto di Mele (Mele di ottima qualità lasciate
poi fermentare in botti di rovere per almeno 6 mesi). Gli olii devono essere
prodotti mediante spremitura a freddo e mai raffinati: poco uso di olio
italiano extravergine d'Oliva, poco olio di Carthamus
tinctorium (Cartamo), molto uso di Linum
usatissimum (Lino); non devono essere mai
fritti, ma devono essere consumati soltanto crudi.
NON consentiti i Semi o i Germogli di piante (vitamina
B 12, aminoacidi essenziali).
Spezie utili (alcune di esse hanno precisa attività
anti-neoplastica su base immuno-stimolante e/o apoptotica): Anethum graveolens (Aneto, Finocchio
bastardo), Pimpinella anisum (Anice),
Ocimum sanctum o tenuiflorum (Basilico), Cinnamomum
zeylanicum (Cannella), Elettaria
cardamomum (Cardamomo), Eugenia
caryophyllata o Caryophyllus
aromaticus (Chiodi di Garofano), Coriandrum
sativum (Coriandolo), Carum carvi (Cumino
bianco), Carum nigrum o Nigella sativa (Melanzio nero o Cumino
nero), Curcuma longa (Curcuma),
Artemisia dracunculus (Drangoncello),
Melissa officinalis (Melissa), Mentha species (Menta), Myristica fragrans (Noce moscata), Origanum vulgare (Origano), Majorana hortensis (Maggiorana), Piper nigrum (Pepe nero), Schinus molle
(Pepe rosa), Capsicum frutescens aut annum Peperoncino rosso, Paprika,
Cochlearia armoracia (Rafano),
Rosmarinus officinalis (Rosmarino), Salvia
officinalis (Salvia), Sinapsis
arvensis (Senape selvatica), Sinapsis
alba (Senape bianca), Thymus vulgaris
(Timo), Crocus sativus (Zafferano),
e Zingiber officinalis (Zenzero).
Da scartare la Frutta secca: Corylus avellana (Nocciola), Pinus pinea (Pinoli), Castanea sativa (Castagne), Juglans regia (Noci), Arachis hypogaea (Arachidi) e Pistacia
vera (Pistacchi); consentiti ancora i
semi delle mandorle amare (Prunus amygdalus), a causa della
vitamina B17
Da scartare la Frutta (oleosa) di verdura: Olea europaea (Olive),
Melanzana, Zucca, Cetrioli.
Dopo
molte settimane di terapia dietetica (sotto giudizio medico), la dieta potrebbe
cominciare ad essere moderata nel consumo di pasta e/o polenta con i seguenti
cereali: Triticum spelta (Farro),
Oryza sativa (Riso
[solo giapponese]), Triticum durum (Grano duro) e Triticum aestivum o vulgare
(Grano tenero).
Viceversa
da scartare il Kamut (Triticum
turgidum)
Milium effusum (Miglio), poichè troppo ricchi
di proteine (20-40%); l'Amaranto e la Segale, poiché ricchi di Lisina.
L’Amaranto,
la Segale di recente, sono stati anche modificati (O.G.M).
Ancora
in valutazione Hordeum volgare
(Orzo).
Purtroppo
deve ritenersi perduto il Mais
(Zea
mays), poiché a grave
rischio d’iquinamento transgenico:
era
un cibo molto adatto per
la cura del cancro essendo del tutto privo di
Lisina e di Triptofano.
Nota
1: Lo
Zea mays (Mais) transgenico è
pericoloso anche per il “Roundrup” (vedi dopo) oltre che per l’addizionameto
della Lisina (982) e/o del
Triptofano.
Nota
2: Avena sativa (Avena),
è discutibile per via del suo contenuto di Auxina.
Nota
3: Secale cereale (Segala)
e Amaranthus hypochondriacus
(Amaranto) dovrebbero essere vietati, poichè sono ricchi di Lisina. Inoltre è
stato recentemente modficato OGM.
Nota
4: Helianthus annus ha
Metionina:
non dev’essere mangiato con legumi.
Nota
5: Legumi come Glycine maxima o soya (Soia), Phaseolus vulgaris (Fagioli), Canavalina ensiformis (Fagioli messicani), devono essere vietati, poichè sono ricchi di proteine e /o di Lisina e/o Triptofano.
Anche
il Fagopyrum esculentum (Grano
saraceno), dev’essere
vietato, poichè ricco di proteine e /o
di Lisina e/o Triptofano.
Nota 6: Glycine
maxima o
soya (Soia), Zea mays (Mais), Phaseolus vulgaris (Fagioli), Oryza sativa (Riso) e
Solanum tuberosum (Patate) devono comunque essere
vietati, poichè gran parte di essi sono transgenici (hanno tutti e 9 gli
aminoacidi essentiali).
Dopo
molti mesi, sotto giudizio medico, dieta moderata di Pesce di mare (non di
allevamento, invece di piccola taglia e comunque mai fritto).
Per almeno 1-2-anni, dieta priva di Carne, Prosciutto, Uova, Latte,
Burro, Yogurt, Mozzarella, Formaggio, Fegato (contiene troppa vitamina B 12),
Cioccolata, (Theobroma cacao), Caffè,
Marmellata, Margarina, Sottaceti (composti nitrosi), Pappa Reale e Polline
d'api (contiene acido folico e tutti e 9 gli aminoacidi essenziali), Aspartame,
Grassi vegetali idrogenati, Piselli (rischio transgenico,1011),
Fagioli (rischio transgenico), Soia (rischio transgenico), Tofu ("formaggio" di Soia), Siero di Latte, Alghe marine
(contengono troppe proteine e anche vitamina B12), Patate (rischio transgenico)
Lievito di Birra (contiene troppo acido folico), olio di germe di grano
(contiene vitamina B12) Melassa, Barbabietole da Zucchero, Lievito di Torula,
Strutto, Sego, integratori vitaminici sintetici o naturali (se contenenti PABA,
acido folico, vit. B 12), Arachidi o Noccioline americane (Arachis hypogaea) per alto contenuto proteico 26%, e per vasto ed
esteso passaggio a modificazione transgenica, olio di Cocco (Cocos nucifera) e di Palma (grassi
saturi), Frutta tropicale come Banane (Musa
sapientum), etc…(pesantemente inquinate da pesticidi, e impoverite di
vitamine data la raccolta ancora prematura e il lungo periodo di viaggio).
Da eliminare il Pane lievitato (potrebbe contenere
vitamina B12), e anche perchè sembrerebbe arricchito con farine nord-americane
(pericolo transgenico), o farine di legumi o di Grano saraceno.
Identico problema per i biscotti e/o per i prodotti
da forno.
Da
scartare anche l'olio di Cotone, poichè accumula elevate percentuali di residui
di diserbanti e di antiparassitari.
Nota: prestare particolare attenzione ad altre
varianti transgeniche (O.G.M). di piante ad uso alimentare, che si ritiene a
priori non curative contro il Cancro (vedi Ottava dichiarazione d’Intesa),
piante generalmente di provenienza estera, preparate soprattutto nei laboratori
delle industrie americane, canadesi e giapponesi:
Questi prodotti alimentari non sono ancora stati
liberalizzati in Europa.
L’autore del presente lavoro ritiene che se gli
O.G.M. entreranno in Europa vi sarà il più grave disastro ambientale mai realizzato dall’Uomo in
Europa.
Non ci sarà più alcuna possibilità di curare il
cancro con la Dieta-Gerson e con le altre metodiche alimentari descritte in
questo lavoro, che, da sole erano in grado di guarire dal 70% al 90% dei
pazienti, purchè in assenza di Chemio-Terapia (749).
I prodotti a
rischio sono i seguenti:
Grano (con tutti i suoi derivati, Pane e Pasta in
primis)
Mais resistente agli insetti
Patate
arricchite con tutte e 9 gli aminoacidi essenziali
Pomodori a maturazione lenta; e/o resistenti ai
virus;
Cavolfiori
a maturazione lenta
Broccoli, a maturazione lenta
Fragole, a maturazione lenta e che resistano al
freddo e al gelo
Piselli più dolci
Riso
arricchito di vitamina A, ferro e tutti e 9
gli aminoacidi essenziali
Riso resistente agli insetti
Sette uve straniere provenienti da altre uve di alta
qualità: Cabernet Sauvignon, Shiraz, Chardonnay, Riesling, Sauvignon Blanc, Chenin Blanc e Muscat Gord
Blanco (737)
Meloni senza semi e/o resistenti ai virus
Angurie senza semi e/o resistenti ai virus
Carote “nane”
Lattuga
resistente ai virus
Fagioli
resistenti agli insetti
Olii
alimentari a corta catena
Manipolazione
e modificazione genetica irreversibile degli
importantissimi olii
di semi delle Brassicacee(806);
quest’ultime avevano riconosciute proprietà anti-tumorali.
Nota:la perdita del Mais
I suoi stimmi rivestivano un particolare impiego in
composti fitoterapici diretti contro diverse patologie croniche carenziali;
attualmente, a causa della manipolazione genetica (OGM) con introduzione della
Lisina (982) e/o del gene del
Bacillus thuringiensis, si esprime
grave preoccupazione per i rischi derivanti alla salute umana da tale tossina.
In merito proprio al Bacillus
thuringiensis, diversi lavori scientifici, hanno già evidenziato la sua
patogenicità in animali da esperimento e su linee cellulari umane di linfociti
normali. Nel 1998 il Bacillus
thuringiensis fu trasferito mediante tecnica OGM su patate, e queste ultime
furono date da mangiare a topi (788): le cellule enteriche
dell’intestino di questi topi dimostrarono fenomeni di degenerazione e lesioni
dei microvilli sulla superficie del lume intestinale; nella metà delle cellule
vi era un quadro di iperplasia e di più nuclei; la lamina basale dell’intestino
era poi danneggiata in diverse parti; parecchi microvilli danneggiati
apparivano in associazione con frammenti contenenti reticolo endoplasmatico; le
cellule di Paneth presentavano un alto grado di attivazione e contenevano un
elevato numero di granuli secretori. [Nota dell’autore del presente sito: il
quadro ricorda almeno parzialmente la ileite da raggi, o sindrome di Beserga,
ben nota alle isole Marshall nel 1954, dove molti civili furono esposti
all’ingestione di cibo contaminato da radionuclidi ad emissione alfa e beta,
proveniente da fallout di esplosioni nucleari].Ma gli studi sul di Bacillus thuringiensis si sono fatti da
tempo: nel 1978 un lavoro francese (789) evidenziò danni da parte
del Bacillus thuringiensis a livello
delle cellule renali per dosaggi di 0,1 mg di tossina per millilitro, e un po’
di più per cellule umane diploidi ed eteroploidi (circa 1 mg di tossina per
milliltro); non fu possibile proteggere le cellule da questa tossina in alcun
modo. Nel 1998, iniezioni sottocutanee
di Bacillus thuringiensis, in topi a
bassa capacità immunocompetente, determinarono gravi superinfezioni polmonari (790),
e lo stesso autore francese ripetè l’esperimento con sospensioni intranasali
delle stesse spore di Bacillus
thuringiensis (791), con eguale risultato sugli animali.Nel
2000, si dimostrò che la tossina agiva in maniera tossica non solo su cellule
malate di tipo tumorale (come del resto avviene con molte sostanze tossiche,
vedi Chemio-Terapia) ma purtroppo la tossina di Bacillus thuringiensis agiva in maniera tossica sugli stessi
linfociti umani normali,
tradizionalmente le cellule umane più sensibili in assoluto a veleni tossici
introdotti in organismi umani, per di più a dosaggi inferiori rispetto a quelli
considerati tossici per cellule umane tumorali
(792).Tutti questi lavori, secondo l’autore del presente lavoro,
potrebbero significare un diretto effetto depletorio del Bacillus thuringiensis sulla linea linfocitaria, vale a dire un
gravissimo indizio di possibile effetto anti-immunitario del Bacillus thuringiensis nell’uomo, e tale
da rendere i cibi OGM arricchiti con esso estremamente pericolosi, poiché
inibenti le risposte immunitarie anti-neoplastiche nei pazienti trattati con la
Fito-Terapia (Aloe, Essiac, Dieta Gerson, Dieta Breuss, medicina cinese e
indiana) e, in riferimento ad altre malattie,
il Bacillus thuringiensis , a
causa della sua azione inibente sulle difese immunitarie potrebbe essere capace
di peggiorare la condizione dei pazienti affetti da Sindrome da Immunodeficenza
Acquisita (AIDS); viceversa, nelle persone sane, potrebbe indurre squilibri
immunitari, con insorgenza di allergie o intolleranza alimentare o, purtroppo,
di indurre malattie di tipo auto-immune e, probabilmente, anche tumori. Infine,
visti gli effetti sui linfociti sani, sulle cellule dell’intestino e dei reni,
una particolare attenzione dovrebbe
essere rivolta anche al rischio teratogeno su feti o embrioni umani nel caso di
donne gravide.
L’autore del presente lavoro ritiene che se gli
O.G.M. saranno liberalizzati, vi sarà il più grave disastro ambientale mai realizzato, poiché non ci sarà
più alcuna possibilità di curare il Cancro con la Dieta-Gerson e con le altre
metodiche alimentari descritte in questo lavoro, che, da sole erano in grado di
guarire dal 70% al 90% dei pazienti, purchè in assenza di Chemio-Terapia (749).
FRUMENTO
Infine, notevole preoccupazione viene espressa dall’autore del presente lavoro per
il Frumento (Grano duro), da cui si ricava oggi in Italia, la Pasta e il Pane:
i pazienti con Cancro hanno bisogno di elevate quantità di energia (almeno
2.000 kcal/giorno) purchè provenienti da cibo privo di vitamina B 12 e di tutti
e 9 gli aminoacidi essenziali: cioè cibo NON animale: la Pasta è (o era) il
cibo più adatto per questo scopo, assieme al Riso.
Ma in USA è già iniziata la coltivazione di nuove varietà di Grano, questa volta di tipo OGM,
la cui caratteristica non è ancora
nota: si teme che possa essere stata arricchita con Lisina, analogamente alle Patate e al Riso.
Nota 1: sarebbe preferibile
iniziare a mangiare Pesce soltanto dopo l'avvenuta induzione della Cascata
Immunitaria, analogamente ad altro cibo ricco di proteine, ac. folico, vit.
B12, acidi nucleici come la Pappa Reale.
Nota 2: non assumere Miele a
scopo energetico, ma soltanto come adiuvante per la veicolazione
gastro-intestinale di principi attivi contenuti nell'Aloe arborescens e in
Semi e/o Germogli di piante (circa 150 specie riconosciute) assunte a scopo
anti-neoplastico (vedi cap.5).
Nota 3: in valutazione il
Burro deproteinato indiano Ghee
(burro chiarificato, deproteinato e disidratato, contenente principi attivi di
notevole interesse come l'acido butirrico e linoleico, vitamine liposolubili e
altri principi attivi).
Nota 4: ancora in
valutazione il Malto d'Orzo (Hordeum
vulgare).
Nota 5: ancora in
valutazione la Lecitina di Soia (possibile induzione anti-tumorale).
Nota 6: ancora in valutazione l'olio di Sesamo (Sesamum indicum) per il consumo di Semi misti a quest'olio
secondo l'antica tradizione indiana: è il tipo di olio maggiormente usato nella
tradizione ayurvedica, poiché assorbe molto bene le diverse proprietà delle
erbe usate in medicina indiana, consentendone così una buona veicolazione
gastro-intestinale; questo particolare olio dev'essere spremuto a freddo.
D'altra parte, esso possiede un'alta percentuale di componente proteica (25%),
e il suo impiego è pertanto da valutare. Attualmente si propende per il suo
divieto.
Nota 7: VIETATO l'impiego di Alghe, essendo
discutibile il loro impiego: ad esempio la Spirulina
maxima, molto impiegata in diete vegetariane, non è eguagliata da nessun
altro elemento in merito alla quantità di proteine contenute: dal 60 al 70% in
peso secco rispetto al 45% delle uove essiccate, al 40% della Soia, al 20%
della carne; inoltre la Spirulina maxima
è la fonte naturale più ricca di vitamina B12, con un contenuto del 250% più
alto di quello relativo del Fegato. D'altra parte, l'alga azzurra del lago
nord-americano di Klamath (Aphanizomenon
flosaquae) è particolarmente interessante per la sua capacità d'indurre
risposta immunitaria specifica verso i tumori (Cascata Immunitaria) anche a
bassa dose di assunzione (1-2 grammi di Alga): Microalghe Klamath Afa Freshâ, Green Foodâ, Super Blue Greenâ Algae. Contiene però
anch’essa vitamina B12.
Secondo l'autore del presente lavoro la Dieta
anti-neoplastica dev'essere priva, il più possibile, di cibi ricchi di glucosio
(cibi ad elevato indice glicemico come zucchero (raffinato o di canna),
dolciumi in genere, Patate, Banane, Clementine) e soprattutto di cibi
contenenti acidi nucleici, tutti gli aminoacidi essenziali, acido folico e, in
particolar modo, quantità anche minime di vitamina B12: ciò per la fondamentale
ragione che la crescita del tumore avviene soltanto attraverso particolari
fattori di apporto energetico (Glucosio) e tramite sostanze necessarie alla sintesi di nuovo DNA
per creare nuove
cellule tumorali (mitosi cellulare). Secondo la dieta sopra indicata, la bassa
quantità di Glucosio, il ridotto o assente apporto di acidi nucleici, di
proteine, di acido folico e di vitamina B12
tenderanno a bloccare la crescita tumorale. Ma poiché l'organismo non può sopravvivere in assenza di queste
sostanze, vi sarà anche un depauperamento continuo e costante di tali sostanze
a carico dei tessuti muscolari e di riserva dell'organismo: si può ritenere che
tale depauperamento verrà anche compiuto a carico dello stesso tessuto
neoplastico.
Il paziente
inizierà cioè a "nutrirsi" del proprio stesso Cancro; di qui la necessità
d'integrare gli enzimi pancreatici con enzimi simili di derivazione vegetale
come soprattutto la Bromelina (vedi
cap.7), allo scopo di aiutare l'organismo in tale azione di depauperamento
organico a spese dello stesso tumore.
Nel frattempo, la Cascata
Immunitaria (vedi cap.4) potrebbe aver bisogno di integrare gli acidi nucleici,
gli aminoacidi essenziali, l'acido folico e la vit. B12 (già assorbiti a spese
dello stesso tumore) con ulteriore aggiunta esogena (esterna, proveniente cioè
da cibo), allo scopo di sintetizzare un numero più elevato di Linfociti T
citotossici, Natural Killer, Killer, Monociti-Macrofagi: di
qui la possibilità d'integrare la dieta con supplementazione di questi principi
attivi, ma senza superare determinati valori. Tale supplementazione dovrebbe
essere avviata dopo alcuni mesi di Dieta, con prove ematiche sufficienti a
dimostrare l'avvenuta Cascata Immunitaria, e con quadro X-Ray di massa tumorale
ridotta rispetto a prima: se il tumore è caratterizzato da massa cancerosa
ancora rilevabile di grandi dimensioni, sarebbe comunque opportuno non
infondere ancora tali sostanze, lasciando all'organismo stesso il compito di
continuare a "nutrirsi" dalla massa tumorale stessa. Il dimagrimento
eccessivo (e squlibrato) del paziente e gli indici ematici dell'Albumina, sono
i valori di osservazione più semplici
per comprendere il livello effettivo di "depauperamento" indotto sui
tessuti sani del paziente, consentendo così di valutare in merito alla
necessità di apportare o meno sostanze esterne potenzialmente pericolose (acidi
nucleici, aminoacidi essenziali, acido folico, vit. B 12), come il Pesce.
Secondo l'autore del
presente lavoro, l'alimentazione dev'essere articolata su 12-15 piatti
giornalieri di Verdure fresche, Frutta fresca, Aceto di Mele, 14-18 cucchiai
grandi (2 cucchiai ogni 2-3 ore) di Aloe
arborescens. Allium species (es:
Cipolle Rosse di Tropea) per il fabbisogno giornaliero di Germanio organico;
per l’azione proteolitica: 2-3 Actinidia
sinensis oppure 2-3 grammi al giorno di gambo di Ananas sativus, per la vitamina B17 l’impiego di semini amari di Prunus species (vedi cap.5) e quindi
l'associazione di piante ad attività apoptotica per il preciso tipo di
neoplasia in atto (vedi cap.5).
Bisogna assumere Cereali in
quantità adatta (pasti piccoli), e soltanto in caso di provata necessità
(febbre, dimagrimento eccessivo).
Il Cibo dev'essere di buona
qualità, possibilmente ottenuto da Agricoltura Biologica, o comunque privo di
pericolosi additivi chimici come ad esempio : anidride solforosa (E220), difenile (E230), potassio
nitrito (E249), nitrito di sodio (E250),
sodio nitrato (E251), potassio nitrato (E252), acido eritorbico (E315),
butil-idrochinone (E319), BHA (E320), BHT (E231), polifosfati (E450), monogliceridi e digliceridi degli
acidi grassi alimentari (E471), esteri dei mono e digliceridi degli acidi
grassi (E472), esteri saccarosici degli acidi grassi (E473), HCl (E507), KCl
(E508), CaCl2 (E509), MgCl2 (E511), Acesulfame K
(E950), Aspartame (E951), acido
ciclammico e ciclammmati (E952),
Saccarina (E954), gli aromi "naturali" (in realtà sintetici),
gli aromi artificiali, gli esaltatori d'aroma, gli zuccheri aggiunti. Importante,
quindi, saper leggere bene il significato delle etichette applicate ai cibi in
vendita (Roberto Pinton: "Leggere le
Etichette, per capire quello che viene scritto ; quello che si può non
scrivere, cosa si nasconde tra sigle e parole", Demetra s.r.l., Via
Strà, 167, S.S.11, 37030 Clognola ai Colli,VR)
Far bere al paziente anche
succhi freschi di Verdura, oltre che di Frutta, è una buona regola alimentare
da integrare con l'abitudine dei frullati di Frutta e Verdura.
Se si cucinano le Verdure,
l'avvertenza è quella di non cuocerle troppo, poiché la cottura eccessiva
distrugge elementi vitaminici essenziali per la terapia anti-neoplastica
descritta in questo lavoro: pertanto le Verdure possono essere cotte a vapore,
al forno e saltate in padella, ma senza farle bollire in acqua, tranne che nel
caso di minestre (le vitamine e i sali minerali rimangono nell'acqua).
Se non si ha a disposizione
Verdura fresca, quella surgelata è comunque preferibile a quella in scatola.
Assolutamente vietato l’uso
dei forni a micro-onde.
Le Verdure sottaceto sono da
vietarsi, poiché salate e poiché contenenti composti cancerogenici a causa
delle alte concentrazioni di composti nitrosi che, una volta ingeriti possono
formare nitrosamine, potenti sostanze cancerogene.
Fare attenzione a Frutta e
Verdure trattate con Cloro, poiché quest'ultimo elimina la vitamina E ed altri
principi attivi; d'altra parte, la Frutta esotica o comunque la Frutta e le
Verdure provenienti da regioni del mondo poco controllate dal punto di vista igienico-sanitario
possono essere veicoli di contagio per malattie infettive anche gravi (Colera,
Salmonellosi, etc…) a causa delle acque sporche (liquami) usate per
l'irrigazione del suolo…
Allume
Non assumere farmaci
contenenti Allume; non mangiare con utensili contenenti Alluminio, poiché
disattiva diversi fito-complessi, fra cui la vitamina E.
Nota: la dimostrazione
riguardo alla pericolosità dell'Alluminio è facilmente dimostrabile prendendo
un recipiente di Alluminio (o rivestito all'interno con carta alluminata),
riempendolo con acqua e sciogliendovi del bicarbonato di Sodio: l'Alluminio a
contatto con una sostanza alcalina come il bicarbonato si scioglie formando
gas: si può pertanto presumere che l'Alluminio dia luogo ad un avvelenamento
caratterizzato da infiammazione gastro-intestinale da idrossido di Alluminio e
forse da possibile degenerazione epatica e renale.
Introiti
alimentari a scopo energetico
Il problema del paziente oncologico è anche quello
di raggiungere un introito calorico sufficiente.
In tal senso, è utile pesare il paziente ogni
settimana, correggendo eventuali perdite di peso con incremento di cibo, sulla
base di quanto già indicato in questo paragrafo e di quanto riportato in
tabella 3 (La perdita di almeno 1 kg al mese è fisiologico, soprattutto nei
primi mesi di terapia). La tabella 3 fornisce indicazioni utili su come poter
raggiungere, in linea di massima, le 1.700-2.000 kilocalorie giornaliere.
In tabella 3 sono riportati anche i cibi, con
inclusione anche di Pesce.
I cibi a base di Pesce possono essere presi
successivamente all'induzione della Cascata Immunitaria, se il tumore presenta
riduzione di volume, e se i markers tumorali
(vedi cap.2) risultano in calo. E' comunque necessario rivalutare l'assunzione
di proteine animali (Pesce) in caso di grave depauperamento organico indicato
da valori di Albuminemia molto inferiori al range di normalità: valori che
richiedono, in tal caso, la decisione medica di riprendere o meno con introiti
proteici a base inizialmente di solo Pesce.
Non ancora inclusa in tale lista di alimenti la Pappa Reale, per la quale la decisione
d'impiego dev'essere di esclusiva pertinenza medica, poiché ricca di proteine,
acidi nucleici , acido folico e vitamina B12, efficace quindi per sostenere la
Cascata Immunitaria, ma anche capace di sostenere la ripresa neoplastica incaso
di eccessivo dosaggio.
Nota:
non sono stati inclusi nell’elenco i frutti esotici, (alcuni con notevole
attività anti-tumorale), quali: Acca
sellowiana (Feijoa), Ananas sativum (Ananas),
Annona muricata (Guanàba o Graviola),
Bactris gasiaes (Chontaduro), Cyclanthera pedata (Caigua), Cyphomandra betacea (Tamarillo), Musa sapientum o paradisiaca (Banana), Passiflora
mollissima (Curuba), Solanum
quitoense (Lulo). Il motivo, è che molto spesso risultano essere
pesantemente inquinate da pesticidi.
Tabella 3:
Kilocalorie per 100 grammi di alimento al netto degli scarti. Nota: per il
Primo Periodo di Cura (in attesa dell'induzione della Cascata Immunitaria):
esclusione di Erba d’orzo, Pesce e Pappa Reale.
Alimento
|
Kilocalorie per 100 grammi
|
Olio di Semi vari (non di Soia)
|
900
|
Olio d'Oliva
(Olea europaea)
|
900
|
Olio di Sesamo (Sesamum indicum)
|
900
|
Olio di Vinacciolo (Vitis vinifera)
|
900
|
Olio di
Limone (Citrus limonum)
|
900
|
Olio di Mais (Zea
mays) non transgenico
|
900
|
Olio di Girasole (Helianthus annuus)
|
900
|
Banana (Musa
sapientum) (VIETATA)
|
660
|
Noci secche (Juglans
regia) (Sconsigliata)
|
660
|
Nocciole secche (Corylus avellana)
|
625
|
Arachidi tostate (Arachis hypogaea) (Sconsigl.)
|
597
|
Semi di Zucca (Cucurbita
maxima) seccati
|
585
|
Noci (Juglans
regia) (Sconsigliate)
|
582
|
Arachidi crude (Arachis hypogaea),
(Sconsigl.)
|
571
|
Patatine fritte in sacchetto (VIETATE)
|
568
|
Pinoli
|
567
|
Mandorle dolci (Prunus amygdalus)
|
542
|
Ciccioli (in valutazione)
|
523
|
Pasta con Cedro
|
486
|
Grissini (senza zucchero) (sconsigliati)
|
433
|
Germe di Grano (Triticum sativum) (VIETATO)
|
416
|
Fette biscottate senza zucchero (sconsigliate)
|
410
|
Biscotti secchi senza zucchero (sconsigliati)
|
409
|
Pizza bianca (sconsigliata)
|
408
|
Crackers integrali senza zucchero (VIETATI)
|
403
|
Lupini secchi sgusciati (Lupinus albus)
|
402
|
Fiocchi d'Avena
(VIETATI)
|
395
|
Biscotti "Savoiardo" (sconsigliati)
|
392
|
Farina d'Avena
|
388
|
Pane grattugiato (senza lievito)
|
387
|
Farina di Castagne (Castanea vesca o sativa)
|
371
|
Farina di Riso giapponese (Oryza sativa)
|
370
|
Fette biscottate integrali (sconsigliate)
|
369
|
Rustico (in valutazione)
|
369
|
Pasta "diplomatico"
|
368
|
Crema di Riso (cruda) (Oryza sativa)
|
366
|
Farina di Mais (non transgenico) integrale
|
365
|
Fiocchi di Mais (cornflakes) (VIETATI)
|
364
|
Pasta glutinata
|
363
|
Riso giapponese (Oryza sativa)
|
363
|
Farina di Riso giapponese (Oryza sativa)
|
363
|
Tapioca (in valutazione)
|
363
|
Orzo perlato
|
363
|
Pane biscotto (senza lievito)
|
361
|
Farina d'Orzo (Hordeum
vulgare)
|
360
|
Pasta di Semola con glutine
|
358
|
Stoccafisso secco
|
358
|
Pasta di Semola
|
356
|
Mais (non transgenico) integrale
|
355
|
Pasta integrale
|
350
|
Pizza bianca genovese (sconsigliato)
|
350
|
Fecola di patate (sconsigliato)
|
349
|
Castagne secche (Castanea vesca o sativa)
|
349
|
Noce di Cocco (VIETATA)
|
346
|
Fave sbucciate secche (Vicia faba)
|
343
|
Farina di frumento tipo O (sconsigliato)
|
343
|
Farina di frumento tipo OO (sconsigliato)
|
343
|
Cracotte
(in valutazione)
|
336
|
Ceci (Cicer
arietinum) secchi
|
334
|
Riso giapponese integrale (Oryza sativa)
|
334
|
Pizza bianca pizzeria (sconsigliata)
|
329
|
Crema di Riso giapponese (cotta) (Oryza sativa)
|
329
|
Lenticchie (Ervum
lens) secche
|
325
|
Farina di frumento integrale (Triticum)
|
321
|
Pizza bianca "fornaio" (sconsigliata)
|
319
|
Frumento tenero (Triticum vulgare)
|
319
|
Frumento duro (Triticum
durum)
|
314
|
Semola
|
314
|
Datteri (Phoenix
dactylifera) (sconsigliati)
|
313
|
Fagioli secchi (Phaseolus vulgaris)
|
311
|
Pasta "Sfogliatella"
|
309
|
Piselli secchi (Pisum sativum)
|
306
|
Zuppa di Funghi disidratata (VIETATI)
|
304
|
Miele
|
303
|
Panini all'Olio non lievitati
|
302
|
Zuppa di Asparagi disidratata
|
301
|
Tortellini (VIETATI)
|
301
|
Minestrone disidratato
|
298
|
Pane (senza lievito) con Patate (sconsigliato)
|
296
|
Croccante preconfezionato (VIETATO)
|
295
|
Pane di tipo OO (VIETATO)
|
290
|
Fichi secchi (Ficus
carica)
|
288
|
Uva secca (uvetta) (Vitis vinifera)
|
283
|
Zuppa di Piselli disidratata (Pisum sativum)
|
281
|
Fichi seccati al forno e mandorlati
|
277
|
Pane di tipo O
da 50 grammi (VIETATO)
|
267
|
Pasta "Pesca"
|
266
|
Anguilla marinata
|
259
|
Tonno sott'olio (sgocciolato)
|
258
|
Pizza con Pomodoro (VIETATA)
|
247
|
Pane di tipo integrale (e senza lievito)
|
243
|
Pane di segale (e senza lievito)
|
241
|
Anguilla di mare
|
237
|
Olive nere
|
234
|
Aringa salata
|
218
|
Acciughe sott'olio
|
206
|
Crusca di Grano
|
206
|
Aringa marinata
|
199
|
Bastoncini di Pesce surgelato precucinato
|
191
|
Castagne (Castanea
vesca o sativa)
|
189
|
Sgombro o Maccarello in salamoia
|
177
|
Sgombro o Maccarello
|
168
|
Sciroppata di Albicocche (Prunus armeniaca)
|
155
|
Prugne secche (Prunus
spinosa)
|
152
|
Olive verdi
|
142
|
Carpa
|
140
|
Merluzzo alla marinara surgelato precucinato
|
139
|
Ghiacciolo all'Arancio
|
137
|
Timo di agnello (sconsigliato)
|
131
|
Sarda
|
129
|
Cefalo muggine
|
127
|
Triglia
|
123
|
Baccalà secco
|
122
|
Sciroppata di pere o ciliegie (sconsigliata)
|
116
|
Lupini deamarizzati (Lupinus albus)
|
114
|
Fagioli (Phaseolus
vulgaris)
|
104
|
Filetti di Baccalà
|
104
|
Risotto alla pescatora surgelato precucinato
|
103
|
Tonno in salamoia (sgocciolato)
|
103
|
Dentice
|
100
|
Conserva di Pomodoro (Solanum lycopersicum)
|
96
|
Acciughe
|
96
|
Baccalà ammollato
|
95
|
Stoccafisso ammollato
|
92
|
Patate dolci (VIETATE)
|
91
|
Orata surgelata
|
90
|
Cernia surgelata
|
86
|
Aragosta
|
86
|
Trota
|
86
|
Sogliola
|
86
|
Patate (Solanum
tuberosum) (sconsigliate)
|
85
|
Sciroppata di Pesche (Prunus persica) (VIETATE)
|
85
|
Mais dolce (in valutazione)
|
83
|
Spigola
|
82
|
Rombo
|
81
|
Sogliola surgelata
|
81
|
Palombo
|
80
|
Luccio
|
80
|
Crostata di Mele (Malus communis) (VIETATE)
|
79
|
Cozza o Mitilo
|
77
|
Tinca
|
76
|
Piselli (Pisum
sativum)
|
76
|
Merluzzo surgelato
|
75
|
Melù o Pesce Molo
|
72
|
Vongola
|
72
|
Seppia
|
72
|
Mandarini (Citrus
deliciosa)
|
72
|
Merluzzo
|
72
|
Gambero
|
71
|
Ostrica
|
69
|
Razza
|
68
|
Calamaro
|
68
|
Lumaca (in tempi successivi al pesce)
|
67
|
Patate novelle (sconsigliate)
|
67
|
Succo di Uva nera (Vitis vinifera )
|
66
|
Loti o Cachi (Diospyros
kaki)
|
65
|
Rana (sconsigliata)
|
64
|
Uva nera (Vitis
vinifera)
|
61
|
Succo di Albicocca naturale (Prunus armeniaca)
|
59
|
Polpo
|
57
|
Succo di Frutta naturale
|
56
|
Mandaranci (in valutazione)
|
53
|
Fichi d'India
|
53
|
Kiwi (Actinidia
chinensis)
|
52
|
Succo di pesca naturale (Prunus persica)
|
50
|
Fichi (Ficus
carica)
|
47
|
Mele (Malus
communis)
|
45
|
Prugne (Prunus
spinosa)
|
42
|
Pere (Pyrus
communis)
|
41
|
Amarene
|
41
|
Aglio (Allium
sativum)
|
41
|
Ciliegie (Prunus
avium)
|
38
|
Cipolline
|
38
|
Cavolini di Bruxelles (Brassica oleracea bullata aut gemmifera)
|
37
|
Fave (Vicia
faba)
|
37
|
Asparagi di bosco (Asparagus officinalis, adscendens,
racemosus).
|
35
|
Lamponi (Rubus
idaeus)
|
34
|
Arance (Citrus
aurantium)
|
34
|
Mele cotogne (Cydonia
oblonga)
|
34
|
Melone d'estate (Cucumis melo)
|
33
|
Succo d'Arancia naturale (Citrus aurantium)
|
33
|
Carote (Daucus
carota)
|
33
|
Tartufo nero
|
31
|
Spinaci (Spinacia
oleracea)
|
30
|
Asparagi di campo (Asparagus officinalis, adscendens,
racemosus).
|
29
|
Porri (Allium porrum)
|
29
|
Albicocche (Prunus
armeniaca)
|
28
|
Nespole
|
28
|
Pesche (Prunus
persica)
|
27
|
Fragole (Fragaria
vesca)
|
27
|
Broccolo (Brassica
oleracea botrytis aut italica)
|
27
|
Pompelmo (Citrus
decumano, paradisi)
|
26
|
Cipolle (Allium
cepa)
|
26
|
Cavolfiore (Brassica
oleracea botrytis)
|
25
|
Cavolo broccolo verde ramoso
|
24
|
Asparagi di serra (Asparagus officinalis, adscendens,
racemosus).
|
24
|
Sedano rapa (Apium
graveolens rapaceum)
|
23
|
Carciofi (Cynara
scolymus)
|
22
|
Melone d'inverno (Cucumis melo)
|
22
|
Peperoni dolci
|
22
|
Broccoletti
di Rape
|
22
|
Foglie di Rapa (Brassica rapa)
|
22
|
Pomodori pelati (in scatola) + liquido
|
21
|
Sedano da coste (Apium graveolens dulce)
|
20
|
Prezzemolo (Apium
petroselinum)
|
20
|
Cavolo cappuccio rosso
|
20
|
Barbabietole rosse (Beta vulgaris cruenta)
|
20
|
Lattuga a cappuccio
|
19
|
Cavolo capp. verde (Brassica oleracea capitata)
|
19
|
Lattuga (Lactuca
sativa)
|
19
|
Pomodori maturi
|
19
|
Zucca gialla
|
18
|
Rape (Brassica
rapa)
|
18
|
Fagiolini
|
17
|
Cicoria di Bruxelles (Cichorium intybus)
|
17
|
Agretti
|
17
|
Bieta (Beta
vulgaris cycla)
|
17
|
Pomodori da insalata
|
17
|
Endivia (Chicorium
endivia latifolium)
|
16
|
Melanzane (Solanum
melongena)
|
15
|
Cocomero (Citrullus
vulgaris)
|
15
|
Lattuga da taglio
|
14
|
Cetrioli (Cucumis
sativus)
|
14
|
Radicchio verde (Cichorium intybus)
|
14
|
Radicchio rosso (Cichorium intybus)
|
13
|
Cicoria da taglio (Cichorium intybus)
|
12
|
Fiori di zucca
|
12
|
Zucchine (Cucurbita
pepo)
|
11
|
Funghi
(VIETATI)
|
11
|
Limone (Citrus
limonum)
|
11
|
Ravanelli (Raphanus
sativus parvus)
|
11
|
Cicoria (Cichorium
intybus)
|
10
|
Cardi (Cynara
cardunculus)
|
10
|
Finocchio (Foeniculum
vulgare dulce)
|
9
|
Succo di limone (Citrus limonum)
|
6
|
SCHEMA - BASE
di terapia anti-cancro Dott. Giuseppe Nacci
Ore 8:00
2-4
cucchiai grandi di Aloe arborescens
dopo almeno mezzora (ore 8.30):
1-2
bustine di the verde cinese (Camellia
sinensis).
Miele
biologico mischiato con spezie crude.
1 cucchiaio di Aceto di Mele biologiche di ottima qualità (ottenuto dal Sidro, con Mele biologiche tenute in botti di rovere o di castagno per almeno 6 mesi).
1 cucchiaio di Aceto di Mele biologiche di ottima qualità (ottenuto dal Sidro, con Mele biologiche tenute in botti di rovere o di castagno per almeno 6 mesi).
1 dose di tisana da erbe europee (vedi ELENCO DECOTTI E INFUSI OTTENUTI DA PIANTE ITALIANE ANTI-CANCRO DA COLTIVARE PRESSO CENTRI DI AGRICOLTURA BIOLOGICA)
dopo
altra mezz’ora: (ore 9.30)
1
dose di tisana da erbe europee (vedi ELENCO DECOTTI E INFUSI OTTENUTI DA
PIANTE ITALIANE ANTI-CANCRO DA COLTIVARE PRESSO CENTRI DI AGRICOLTURA BIOLOGICA).
succo
di frutta o verdura da AGRICOLTURA BIOLOGICA (vedi ELENCO PIANTE
ITALIANE ANTI-CANCRO DA COLTIVARE PRESSO CENTRI DI AGRICOLTURA BIOLOGICA) fatto in centrifuga + 1-2
grammi in capsule di vitamina C naturale (Rosa
canina).
dopo 1 ora: (ore 10.30)
1
dose di tisana da erbe europee (vedi ELENCO DECOTTI E INFUSI OTTENUTI DA
PIANTE ITALIANE ANTI-CANCRO DA COLTIVARE PRESSO CENTRI DI AGRICOLTURA BIOLOGICA)
dopo
altra ora (ore 11.30)
succo
di frutta o verdura da AGRICOLTURA BIOLOGICA (vedi ELENCO PIANTE
ITALIANE ANTI-CANCRO DA COLTIVARE PRESSO CENTRI DI AGRICOLTURA BIOLOGICA) fatto in centrifuga + 1-2
grammi in capsule di vitamina C naturale (Rosa
canina) .
dopo mezz’ ora (ore 12.00)
2-4
cucchiai grandi di Aloe arborescens
dopo 1 ora (ore 13.00):
Zuppe
a base di verdure, Spezie, olio di semi
di Lino (vedi ELENCO PIANTE ITALIANE ANTI-CANCRO DA COLTIVARE PRESSO
CENTRI DI AGRICOLTURA BIOLOGICA).
dopo 1 ora (ore 14.00)
succo
di frutta o verdura da AGRICOLTURA BIOLOGICA (vedi ELENCO PIANTE
ITALIANE ANTI-CANCRO DA COLTIVARE PRESSO CENTRI DI AGRICOLTURA BIOLOGICA) fatto in centrifuga + 1-2
grammi in capsule di vitamina C naturale (Rosa
canina)
1
bustina di the verde cinese (Camellia
sinensis ).
Riposo.
Si attende l'insorgenza della febbre.
In attesa che sopraggiunga,
si procede con il seguente dosaggio:
Ogni 2-3 ore:
1-2
cucchiai grandi di Aloe arborescens
lontano 1ora da tutto il resto
a metà pomeriggio:
1
dose di gambo di Ananas (contiene
Bromelina) oppure Carica papaya, oppure
1-2 Actinidia sinensis (contiene Actinidina,
equivalente alla Papaia o alla Bromelina)
oppure 1 cucchiaio di Morinda
citrifolia (Noni), in dosaggi da definire (max: 4 grammi al giorno di
Bromelina per adulto di 60-70 kg).
seguito dopo mezz'ora:
5 semi amari di Prunus species (Albicocche, Pesche, Prugne, Ciliegie), poiché contenenti vitamina B17. Nota: 1-2 semi se bambini
5 semi amari di Prunus species (Albicocche, Pesche, Prugne, Ciliegie), poiché contenenti vitamina B17. Nota: 1-2 semi se bambini
Ogni ora:
succo
di frutta o verdura da AGRICOLTURA BIOLOGICA (vedi ELENCO PIANTE
ITALIANE ANTI-CANCRO DA COLTIVARE PRESSO CENTRI DI AGRICOLTURA BIOLOGICA) fatto in centrifuga + 1-2
grammi in capsule di vitamina C naturale (Rosa
canina)
NOTA:
Interrompere in caso di febbre pomeridiana, lasciando tranquillo il paziente
Dopo le ore 19.30
Procedere con lo sfebbramento del paziente in
vista del riposo notturno mediante
applicazioni di Argilla
Verde superventilata se febbre ancora persistente (superiore ai 37.5)
a sfebbramento avvenuto:
2-4
cucchiai grandi di Aloe arborescens
Dopo mezz’ora:
succo
di frutta o verdura da AGRICOLTURA BIOLOGICA (vedi ELENCO PIANTE
ITALIANE ANTI-CANCRO DA COLTIVARE PRESSO CENTRI DI AGRICOLTURA BIOLOGICA) fatto in centrifuga + 1-2
grammi in capsule di vitamina C naturale (Rosa
canina).
Harpagophytum procumbens, Hypericum perforatum, e/o Matricaria
chamomilla prima di dormire
TERAPIA
ANTALGICA
Primo Livello:
impiego di estratti di erbe singole (Desmodium ascendens, Hypericum perforatum, Harpagophytum
procumbens, Matricaria chamomilla,
Polygona chinensis …) o in
associazione di più erbe, sempre comunque con applicazioni locali di olio
di Melaleuca
alternifolia, o di olio di Arnica
montana o di composti di varie erbe.
In particolare, si segnala la seguente tisana, di
facile preparazione domestica: mescolare 50 grammi di estratto di Tilia tomentosa aut argentea (alburno) con 25 grammi di bacche di Juniperus communis; versare un cucchiaio grande di questa mistura
con mezzo litro di acqua fredda, mettere sul fuoco e portare a ebollizione,
mantenendola così per 5 minuti; aggiungere poi, con altri 5 minuti di
permanenza sul fuoco, un cucchiao costituito dalla seguente mistura fresca: 25
grammi di Matricaria chamomilla, 25
grammi di Spiraea ulmaria, 25 grammi
di Thymus serpillum, 25 grammi di
foglie di Fragaria vesca; filtrare e
bere la tisana fredda diverse volte al giorno secondo bisogno.
Secondo Livello:
Argilla
ventilata verde da terreno biologico (miscelare con acqua non clorata, in recipiente di
rame, applicare tiepida sulle zone doloranti, alta almeno 2 centimetri, da
tenere applicata per un periodo di tempo anche superiore ad 1 ora); l'Argilla
verde può anche essere di tipo comune, ma sarebbe meglio impiegare l'Argilla
verde macinata fine superventilata.
Terzo Livello:
Gel di Melaleuca
alternifolia o di Aloe arborescens.
Quarto Livello:
associazione di Paracetamolo (Tachipirinaâ o Efferalganâ);
Quinto Livello:
associazione di COX-2;
Sesto Livello:
sostituzione del COX 2 con FANS;
Settimo Livello:
sostituzione del FANS con
l'Ibuprofene (Faspicâ)
Ottavo Livello:
sostituzione dell'Ibuprofene
(Faspicâ) con Co-Efferalganâ;
Nono Livello:
associazione del FANS, o dell'Ibuprofene, con Co-Efferalganâ;
Decimo Livello:
Cortisonici (sotto controllo medico).
Nota
1: durante la notte, in caso di risveglio per dolori:
Tachipirinaâ, FANS (obbligatorio assumere prima
Ranitidina (es.: Ranidilâ, Zantacâ)
Se
inefficace : Co-Efferalfanâ
Nota2:
Nel presente protocollo, la Codeina potrebbe in futuro essere abbandonata.
Aspetti
clinici, dati strumentali e valori di laboratorio
Il paziente dev'essere seguito in merito ai valori di laboratorio ottenuti dai
prelievi di sangue mensili,
verificando inoltre il possibile miglioramento delle sue condizioni cliniche,
con riduzione della componente dolorosa, e comparsa, viceversa, della febbre
(ideamente dev'essere a 38.4 gradi Celsius, senza superare in alcun modo i
38.5-39 gradi) .
In particolare, bisogna prestare attenzione al
miglioramento delle Transaminasi, della Creatinemia, della Ferritina, della
frazione linfocitaria, dell'incremento dell'acido urico (vedi cap. 12), della
VES e di altri indici infiammatori. Valutare caso per caso i markers tumorali (vedi cap.1). In
particolare, si segnala per alcuni markers
tumorali come ad esempio CEA, PSA, CA15.3, CA19.9, CA125 e la beta2-microglobulinemia incrementi
ematici superiori al Cut off, in
alcuni casi anche molto alti (CA 19.9 molto spesso superiore a 10.000 U.I./mL.),
verosimilmente a causa di fenomeni di cito-lisi delle masse tumorali, una volta
raggiunta la piena risposta immunitaria anti-neoplastica, con incremento
parallelo di acido urico, con successiva risoluzione (guarigione) dalla
malattia e quindi successivo abbattimento spontaneo dei valori ematici di
questi particolari marker.
In base a quanto osservato su oltre 100 pazienti, il
processo evolutivo della Cascata Immunitaria indotta da Aloe arborescens e altre piante, in associazione a Terapia-Gerson
modificata (Dieta anti-Cancro, dell’autore del presente lavoro) sembrerebbe
essere il seguente:
INFLAMMATIO
LYMPHONODIS:
E’ l’infiammazione dei soli linfonodi prossimali
al tumore, per attivazione dei Linfociti Natural
Killer. Questi linfonodi appariranno
“reattivi” ad eventuali esami ecografici. la Cascata Immunitaria contro il
Cancro (Risposta Immunitaria) è sempre iniziata a livello linfonodale ove sono
presenti linfociti Natural Killer, e
sono linfonodi posti in sede prossima al tumore, causa il continuo drenaggio
linfatico (circolazione linfatica), che trascina a questi linfonodi, veri e
propri sistemi di filtraggio in rete, eventuali cellule tumorali provenienti da
organi o tessuti vicini al linfonodo. Come già riportato in letteratura medica
(es.:Le Scienze, n.314,ottobre 1994) la cellula tumorale viene così “esaminata”
all’interno del linfonodo da questi speciali linfociti e da altri, che ne
analizzano la targa genetica, costituita da sottili filamenti proteici presenti
sulla superficie di tutte le cellule, sia sane che malate. Se la targa genetica
è alterata nella sua sequenza, cosa molto comune nel caso di cellule del
cancro, questi linfociti uccidono la cellula malata mediante impiego di un
particolare ago proteico (Perforina), con il quale perforano la parete della
cellula “estranea”, facendole così perdere il Potassio e altre sostanze
contenute al suo interno. Una volta uccisa, la cellula tumorale viene
analizzata ed elaborata in questo particolare e preziosissimo micro-laboratorio
biologico. Secondo l’autore del presente lavoro, il linfonodo maturrebbe così,
nel corso dei giorni e delle settimane successive, la propria risposta immunitaria
al Cancro. Questa reazione immunitaria consisterebbe quindi, sostanzialmente,
in un ingrandimento del linfonodo, che può così raggiungere anche le dimensioni
di qualche centimetro. Questi linfonodi sono sempre “reattivi” all’esame
ecografico (cioè non distrutti nella loro morfologia interna dall’invasione
neoplastica, ma risultano soltanto ingranditi come dimensione) e NON dovrebbero
essere quindi mai tolti. Quando i chirurghi levano invece questi linfonodi,
essi sono quasi tutti negativi per presenza di cellule tumorali, oppure
presentano piccole infiltrazioni di cellule tumorali. (Nota: Alcuni di essi
risultano invece totalmente sovvertiti nella loro struttura morfologica, poiché
totalmente invasi dalle cellule dal cancro). La maggior parte dei linfonodi,
però, risultano essere sani e e”reattivi” al tumore ma, essendo stati tolti dal
chirurgo, viene a cadere la risposta immunitaria locale, e il tumore, può a questo punto propagarsi a distanza,
ricomparendo a distanza di tempo in zone molto lontane dall’origine primaria
(metastasi), proprio perché è venuta a cadere l’azione di filtro di questi
importantissimi “sistemi di rete”. Analogamente, anche la Radio-Terapia
riveste, paradossalmente, un’azione negativa nei confronti della Cascata
Immunitaria, poiché molto spesso le pesanti sedute di Radio-Terapia colpiscono
anche i preziosi linfonodi posti in vicinanza del tumore primario.
La Cascata Immunitaria (Risposta Immunitaria) rimane
locale per molti mesi. Ciò rende
estremamente delicato l’approccio terapeutico iniziale poiché quest’ultimo deve
salvaguardare innanzitutto il “linfonodo reattivo”, ove pochi linfociti Natural Killer hanno finalmente
“riconosciuto” la malattia. Soltanto a seguito dei complessi fenomeni della
“Cascata Immunitaria”, cioè dell’attivazione in sequenza dei Linfociti
gamma-delta, dei Linfociti T citotossici, dei Linfociti B, dei Linfociti Killer, dei Monociti, vi sarà alla fine
una Risposta Immunitaria non più
locale, ma finalmente generalizzata e diffusa all’intera rete immunitaria del
soggetto (produzione di Interleukina 6 (vedi Proteina C Reattiva), attivazione
dei Linfociti B, presenza degli
anticorpi policlonali).
INFLAMMATIO
TUMORIS:
E’ caratterizzato
da Dolor, Calor, Rubor, Tumor, Functio lesa della regione anatomica interessata dal Cancro. Può
esserci anche febbre (sempre e comunque pomeridiana e/o serale). Il Dolor da Inflammatio Tumoris sembrerebbe diverso da quello dovuto al Cancro.
Il Dolor de Inflammatio tumoris insorge in genere con la Risposta
immunitaria (Cascata Immunitaria), cioè di pomeriggio, dopo le 15.00-16.00, ed
è facilmente dominabile con banali farmaci anti-infiammatori (FANS). Viceversa,
il dolore da crescita del Cancro (Dolor
Mali Moris) non è dominabile in
alcun modo, se non parzialmente, e comunque per breve tempo, con
Chemio-Terapia, Radio-Terapia, Chirurgia, Cortisone, Oppioidi (droghe). Il Calor da Inflammatio tumoris insorge anch’esso con la Risposta immunitaria
(Cascata Immunitaria), cioè di pomeriggio, dopo le 15.00-16.00, ed è facilmente
dominabile con banali farmaci anti-infiammatori (FANS). Se masse tumorali di
una certa entità, il Calor prende
l’aspetto della febbre. Se il tumore è superficiale, la sua infiammazione lo
rende molle alla palpazione, anziché duro, di dimensioni più grandi (circa 1/3
della massa originaria), caldo anziché freddo, e con la cute arrossata. Olii
essenziali di piante di cui è dimostrata la proprietà di indurre apoptosi (vedi
cap.5) su quel determinato tipo di tumore sono particolarmente indicati. Anche
metastasi presenti su regioni osse come le vertebre cervicali, dorsali e
lombari si prestano particolarmente bene a tale approccio clinico-terapeutico.
In particolare si è sperimentato l’uso dell’olio puro di Hypericum perforatum (prodotto artigianalmente da piante fresche)
su una metastasi dorsale da epato-carcinoma, e l’olio puro di Juniperus officinalis (prodotto
artigianalmente da piante fresche) su metastasi ossee diffuse da carcinoma
della mammella. In quest’ultimo caso si è anche avuto modo di dimostrare
l’andamento cranio-caudale della risposta immunitaria, essendo la paziente
affetta da meta in sede craniale, rachidea dorso-lombare, sternale e alle ali
iliache: mettendo su grafico le date delle puntate ematiche di CA-15.3 (sempre
coincidenti a fasi di particolare recrudescenza dei dolori ossei), si è
osservato che nell’arco di otto mesi la Risposta Immunitaria, appoggiata
dall’uso di applicazioni locali di olio puro di Juniperus officinalis sull’intero rachide, sulle ossa iliache e
sullo sterno, ha sempre mantenuto un andamento lento e progressivo di “pulizia”
condotta dall’alto in basso, a ondate cicliche, con costante e graduale
incremento dei linfociti circolanti e della VES, fino a sfociare, dopo 8 mesi,
in un graduale incremento anche della Proteina C Reattiva. Molti altri
pazienti, con quadro clinico di disseminazione metastatica a più organi e
apparati hanno anch’essi dimostrato l’andamento cranio-caudale della Risposta
Immunitaria (dati riservati).
DEPROTEINATIO
TUMORIS:
La Dieta anti-neoplastica dev'essere priva, il più
possibile, di proteine: ciò per la fondamentale ragione che la crescita del
tumore avviene soprattutto attraverso questi particolari fattori di apporto
nutritivo. Poiché l'organismo non può sopravvivere in assenza di queste
sostanze, vi sarà il tentativo, da parte dell’organismo, di avviare un
depauperamento di tali sostanze a carico dei tessuti muscolari e di riserva,
soprattutto allo scopo di nutrire il Cancro: il Proteolisis Inducing Factor (PIF) è
prodotto direttamente dalle cellule tumorali, e si ritrova nel sangue circolante. Il PIF induce la
distruzione delle proteine muscolari allo scopo di nutrire le cellule tumorali
stesse con gli aminoacidi essenziali, la vitamina B12 e l’acido folico. Il PIF induce la sindrome dello “spreco”(Wasting Sindrome). Ma si può ritenere
che tale depauperamento verrà anche compiuto a carico dello stesso tessuto
neoplastico, se le masse muscolari non potranno essere disponibili a essere
demolite se mantenute toniche da quotidiana attività fisica, e dall’utilizzo di
elevate quantità di Omega 3 (inibenti l’azione del PIF), obbligando così
l'organismo a ricercare riserve proteiche ritenute non essenziali, come il
tessuto adiposo e, soprattutto, i tessuti neoplastici stessi: il paziente
inizierà cioè a "nutrirsi" del proprio stesso Cancro.
Il periodo di dieta stretta, priva di pesce azzurro,
può variare da 3-4 mesi a oltre 10-12 mesi, a seconda del tipo di tumore, sue
metastasi, età del paziente, condizioni fisiche generali, valori ematici di
riferimento, etc….E’ quindi compito del medico decidere il momento più
opportuno per il “giro di boa”, cioè per l’introduzione nella dieta delle prime
quantità di questo cibo (pesce) ricco di tutti e 9 gli aminoacidi essenziali,
della vitamina B 12, dell’acido folico, del DNA….
Ad esempio, in un paziente con carcinoma metastatico
del rene (rachide e coste), mai sottoposto né a Chemio-Terapia né a
Radio-Terapia, si sono attesi 8 mesi prima dell’introduzione del pesce nella
dieta (con non modifica delle buone
condizioni di salute a 18 mesi [dicembre 2004]). Viceversa, in una paziente con
importanti metastasi al fegato da carcinoma mammario, a circa 12 mesi
dall’inizio della terapia con Aloe e dieta a base di sola frutta, verdura e
pasta di farro, non si è ancora passati ad una dieta proteica (pesce azzurro),
poiché la paziente, in buone condizioni fisiche, mantiene costante il livello
di Proteine Totali nel sangue (7-7,5 grammi/dl), VES prima ora è buona (20-36
mm), Albumina nei limiti di norma e, aspetto estremamente interessante, CA 15.3
già salito a circa 80 U.I/ml dopo 4 mesi di cura, era a oltre 200 U.I./ml dopo 7 mesi di cura. La stessa
vitamina B 12 si mantiene su valori bassi (150-200 picogrammi/ml) a circa 1
anno dall’inizio della terapia.
Poiché la paziente presenta 2 masse tumorali
epatiche importanti, che all’inizio della terapia erano stimate di 5 centimetri
e di 7 centimetri di diametro l’una, è possibile stimare che la riserva
proteica tumorale, teoricamente tesaurizzabile dalla paziente per la propria
alimentazione, sia ancora sufficiente per diversi mesi, essendo la densità
proteica dei tumori circa 10 volte più alta di quella dei tessuti sani. A circa
8 mesi dall’inizio della terapia, le masse epatiche risultano lievemente
ridotte di diametro. Si sospetta però che che sia soprattutto la loro densità
proteica, in via di riduzione, piuttosto che il loro diametro, la vera spia
della supposta depauperazione proteica in atto a spese del tumore. L’incremento
ematico costante del CA 15.3 non sarebbe quindi altro che un fenomeno di
citolisi delle masse tumorali. Nota: i linfonodi dell’ilo epatico sono
ovviamente “reattivi”.
RELIQUATIO
TUMORIS:
a seguito di una dieta totalmente de-proteinata e
priva di vitamina B12 (VEDI: “DIETA ANTI-CANCRO, cap. 3), il tumore verrebbe
progressivamente riassorbito delle sue componenti proteiche, fino a ridursi ad
un Reliquatio tumoris, cioè ad un tessuto fibro-necrotico non più caratterizzato
da elevata densità proteica. All’indagine diagnostico-strumentale (Tomografia a
raggi X oppure Tomografia a Risonanza Magnetica), la perdita di questa densità
proteica si tradurrebbe in una perdita della precedente “alta pressione di
fluido interstiziale”, caratteristica quest’ultima di tutti i tumori maligni, e
quindi in una perdita del precedente accumulo dei mezzi di contrasto sul solo
margine periferico della massa tumorale (accumulo periferico “ad orletto” o
“effetto enhancement”). I mezzi di contrasto tradizionalmente impiegati per
queste indagini diagnostico-strumentali sono: Iodio 127 in caso di Tomografia a
raggi X (TAC) o Gadolinio 157 in caso di Tomografia a Risonanza Magnetica
(NMR). Tale perdita di “effetto enhancement” dovrebbe essere collegabile alla
perdita della precedente “alta pressione di fluido interstiziale” del tumore,
cioè a perdita della precedente “alta densità proteica del tumore”, con segno
diagnostico-strumentale, questa volta, di buona perfusione interna del mezzo di
contrasto (Iodio 127 in caso di Tomografia a raggi X o Gadolinio 157 in caso di
Tomografia a Risonanza Magnetica) all’interno di tutto il tumore, senza più
quindi il loro accumulo periferico attorno alla massa tumorale ad “effetto
orletto” o “effetto enhancement”. Questo evento di “perdita di accumulo solo periferico” del mezzo di contrasto
(perdita dell’effetto “enhancement”) sembrerebbe precedere di poco la
risoluzione finale del residuo tumorale, risoluzione che può avere diverse
soluzioni: dall’Expurgatio tumoris”
(cioè l’espulsione del residuo fibro-necrotico del tumore), che può essere
totale o parziale, alla “Resolutio
tumoris totalis” (cioè riassorbimento e digestione completa del residuo
tumorale), alla “Resolutio partialis
tumoris” (cioè mantenimento in tessuti, soprattutto ossei, di residuo
tumorale), quest’ultima sembra essere una “sequestrazione” di materiale
fibro-necrotico che l’organismo dovrà, con il tempo, eliminare del tutto (Caso
Clinico noto). La guarigione finale si otterrebbe con la Restituito ad integrum degli organi e degli apparati
precedentemente invasi dal Cancro.
EXPURGATIO
TUMORIS :
E’ l’espulsione del residuo fibro-necrotico del
tumore, (totale o parziale) osservato in più occasioni. Ecco alcuni esempi:
Primo caso: paziente straniero giunto a Trieste per ciclo
previsto di 6 mesi di cura. Il paziente presentava una massa tumorale di 6 cm x
3 cm alla base della lingua, interessando maggiormente la parte sinistra, ed
era impossibilitato a mangiare cibo solido, riuscendo soltanto a deglutire un
po’ di liquido. Cinque mesi più tardi, dovendo ritornare in patria per lavoro,
la massa tumorale si era già ridotta a meno di mezzo centimetro di diametro
(eseguiti esame TAC e clinico-specialistico di conferma prima della partenza).
Nota: 2-3 mesi dopo l’inizio della cura, cioè 3-4 mesi prima della partenza per
il paese di appartenenza, il paziente “fistolizzò” dal timpano dell’orecchio
sinistro una massa di colore rosso-scuro, della dimensione pari a un dito
mignolo. La sostanza non fu analizzata, e quindi non può essere dimostrato che
si trattasse di una parte del tumore. Il processo di sospetta “Expurgatio tumoris” durò comunque 3
giorni, e fin dai giorni successi il paziente fu poi in grado di mangiare
meglio e con meno dolori.
Secondo
caso:
bambino di 13 anni affetto da Leucemia. Attualmente, ad oltre un anno dalla
terapia impostata con Aloe arborescens
e altre piante, il bambino sta bene, non ha più avuto recidive. La Leucemia fu
risolta dall’Aloe arborescens in pochi mesi, completandosi
con l’eliminazione di materiale proteico e fluidi di sospetta Reliquatio dai linfonodi ascellari, con
notevole spavento del bambino.
RESOLUTIO
PARTIALIS TUMORIS:
Mantenimento in tessuti, soprattutto ossei, di
sospetto residuo tumorale. Sembra essere una “sequestrazione” di materiale
fibro-necrotico che l’organismo dovrà, con il tempo, eliminare del tutto.
Esempio clinico: paziente giunto alla
nostra osservazione nel marzo 2004, con cancro polmonare avanzato, metastasi al
cranio, al rachide cervicale, dorsale,
alle costole (con notevole ”bozzo” in particolare alla
IX costa di destra), allo
sterno, a tutto il bacino e ai femori. Mai eseguite né chirurgia, né radioterapia, né
chemioterapia. Nel luglio 2004, in ultima TAC effettuata, residuavano
2 sole aree di tumore: il ”bozzo” alla IX
costa di destra (notevolmente ridotta), e al surrene sinistro (regredito in parte). Il paziente non
aveva più dolore e ha
ripreso la sua attività normale. Dicembre 2004: residua il ”bozzo” alla IX costa di destra. Da luglio
2004, continua a presentare i seguenti valori ematici di laboratorio:
albuminemia pari a 2 (ben al di sotto del range di normalità di 3,5-6),
creatinemia sempre ferma a 2 (pur in presenza di azotemia e uricemia normale),
ferritina sempre alta.
RESOLUTIO
TOTALIS TUMORIS: precede, sostanzialmente la
completa “RESOLUTIO AD INTEGRUM” dei tessuti, degli organi e/o degli apparati
precedentemente colpiti dal tumore
OSSERVAZIONI:
L’aspetto clinico del paziente e quello strumentale
(TAC, Risonanza Magnetica, PET, Ecografie) è quello che maggiormente impegnano
il medico obbligandolo a dare fondo a gran parte delle Sue conoscenze, data la
complessità dei quadri clinici e strumentali proposti.
Si possono comunque delineare le sequenti
OSSERVAZIONI cliniche e/o Strumentali e/o di laboratorio:
Anemia:
Il quadro clinico del paziente è da considerarsi
come "anemico" soltanto se l'Emoglobina scende a valori inferiori ad
8 grammi / dL: in caso di ripresa immunitaria, l'anemia dev'essere considerata
transitoria, poiché dovuta non più ad
invasione del Midollo Osseo da parte del tumore, ma semplicemente da normale shift midollare per ripresa del Midollo
Osseo che, in quest'ultimo caso, dimostrerà l'immediata produzione di globuli
rossi (Reticolociti) e di Piastrine. E' da evitare la somministrazione di
Eritropoietina (Eprexâ), essendo pericolosa per i seguenti fatti:
1) possibile induzione di
ricrescita tumorale per alcune forme di neoplasia;
2) rischio di blocco della
Cascata Immunitaria per shift midollare
con interruzione della produzione di globuli bianchi specifici (Linfociti e
granulociti).
Acido Urico ed analisi delle
urine
Dopo i primi mesi previsti di assoluto digiuno da
Carne, Uova, Latte, Formaggio, Burro, Pane, Leguminose, Funghi, Alghe (di ogni
genere e tipo) e Pesce, una volta iniziata la Cascata Immunitaria, si osserverà
il progressivo incremento nel sangue dell'acido urico, accanto a quello dei
Linfociti e della Proteina C Reattiva, e si osserverà anche la concomitante
dismissione nelle urine di elevate quantità di proteine, tali da rendere le
urine di colore rosso-scure. Di qui il suggerimento di esaminare le urine del
paziente con delle semplici striscie reattive, acquistabili in farmacia, allo
scopo di escludere presenza di sangue nelle stesse urine. Un incremento della
normale idratazione del paziente con acque di buona qualità (non clorate),
assieme all'uso di fito-terapici nefro-protettori (vedi cap. 12), saranno
sufficienti a tenere sotto controllo il processo di dismissione urinaria di
queste proteine di verosimile derivazione tumorale.
Proteina C Reattiva
La Cascata Immunitaria determina anche un
progressivo incremento della Proteina C Reattiva, correlata con l'Interleukina
6 e quindi con i linfociti B. Di qui il riscontro, all'immunoelettroforesi del
profilo proteico ematico, del graduale incremento anche delle gamma-globuline,
che possono così raggiungere livelli molto elevati, configurabili in un vero e
proprio "Picco Policlonale", segno inequivocabile di effettiva
immunizzazione del paziente contro il proprio stesso tumore.
Questo “Picco Policlonale” viene spesso confuso con
un vero e proprio “Picco Monoclonale”, portando ad una errata diagnosi di
Mieloma Multiplo, spesso erroneamente suffragata da incrementi transitori nel
sangue di beta2-microglobulinemia ,
Calcemia, e, soprattutto, da Proteina C Reattiva.
Febbre
La febbre insorge sempre di pomeriggio, non risponde,
almeno inizialmente, agli antibiotici. Si ritiene, da parte dell’autore del
presente lavoro, che essa corrisponda a CASCATA IMMUNITARIA ANTI-CANCRO, e che
pertanto l’impiego di cortisone, o di antibiotici possa risultare negativo per
essa. In particolare la modificazione della flora batterica causata dagli
antibiotici, determinando una “disbiosi intestinale” (es.: EOSINOFILI alti)
potrebbe azzerare la risposta (cascata) immunitaria.
Linfonodi ecograficamente “reattivi.”
Il
linfonodo “reattivo” deve:
1) essere ovale e cioè con un indice di rotondità conservato ( diametro longitudinale circa il doppio di quello trasversale)
2) non deve essere troppo scuro: più è ipoecogeno più sembra “sospetto”, cioè metastatizzato dal cancro, oppure sorgente esso stesso di neoplasia (Linfoma).
3) deve essere riconoscibile l'ilo ( i linfonodi hanno una vascolarizzazione che all'eco appare simile a quella renale "ad albero"). Nota: a volte, valutando la vascolarizzazione, si riesce anche a visualizzare la porzione patologica all'interno del linfonodo stesso ( per questo si può anche usare il mezzo di contrasto di seconda generazione “Sonovue”)
1) essere ovale e cioè con un indice di rotondità conservato ( diametro longitudinale circa il doppio di quello trasversale)
2) non deve essere troppo scuro: più è ipoecogeno più sembra “sospetto”, cioè metastatizzato dal cancro, oppure sorgente esso stesso di neoplasia (Linfoma).
3) deve essere riconoscibile l'ilo ( i linfonodi hanno una vascolarizzazione che all'eco appare simile a quella renale "ad albero"). Nota: a volte, valutando la vascolarizzazione, si riesce anche a visualizzare la porzione patologica all'interno del linfonodo stesso ( per questo si può anche usare il mezzo di contrasto di seconda generazione “Sonovue”)
VES:
un suo aumento è correlabile, secondo la Clinica
Gerson, a buona risposta immunitaria contro il tumore, e quindi, sostanzialmente,
al suo controllo da parte dell’organismo malato. Buoni indici sono i valori
della VES uguali o superiori a 40.
Ferritina :
un suo aumento è correlabile, secondo la Fondazione
Gerson, a compressione delle vie biliari.
Lattico-de-idrogenasi: potrebbe essere
correlabile con la presenza di tessuto necrotico tumorale.
Antigene
carcino-embrionario (CEA)
Sono frequenti falsi
positivi a seguito di quadri infiammatori post-operatori o di altro tipo.
Cut off per non fumatori: 5 ng/mL. Cut
off per fumatori: 8 ng/mL.
E’ stato osservato il suo
incremento anche in casi di citolisi tumorale (dati riservati)
Alfa
Feto Proteina (AFP)
Un suo aumento è legato
anche alla proliferazione di cellule epatiche normali e non solo in caso di
neoplasie primitive o metastatiche di derivazione epatica, testicolare, ovarica, e da teratoma.
Cut off : 10 ng/mL
Antigene
polipeptidico tessutale (TPA)
Fa parte delle
citocheratine, che costituiscono il cito-scheletro delle cellule epiteliali.
Viene liberato in circolo in presenza di fenomeni citolitici della neoplasia.
E’ presente nei tumori del tratto gastro-enterico, genito-urinario, della
mammella, del polmone e della tiroide. Presenta un numero di falsi positivi più
elevato rispetto al CEA, soprattutto in caso di epatiti, colestasi, cirrosi
epatica, infezioni delle vie aree, delle vie urinarie. La soglia di normalità (Cut off) è stimata intorno alle 60-80
U.I./L.
Fra le diverse citocheratine
si è dimostrata utile la citocheratina 19 circolante (CYFRA 21.1), per i tumori
epidermoidi del polmone (70%), per gli adenocarcinomi polmonari (60%), e per i
microcitomi (55%). Possibile anche il suo riscontro ematico nei pazienti con
tumore della mammella, dell’utero, del colon-retto, della vescica e dello
stomaco.
Polipeptide
specifico tissutale (TPS)
E’utile per tumori della
mammella, dell’apparato gastro-enterico e per tumori della sfera genitale.
Secondo diversi Autori, il
parametro TPS potrebbe essere impiegato con buoni risultati per la valutazione
della risposta a terapia cito-riduttiva e come indice prognostico perché più
specifico nel valutare l’attività proliferativa tumorale.
Antigene SCC (Squamous Cell Carcinoma antigen)
E’ riscontrabile nei
carcinomi spinocellulari in sede cutanea, esofagea, polmonare e della cervice
uterina. Si riscontra anche nella psoriasi, nel pemfigo, nell’eczema e in altre
patologie benigne della cute.
CA 125:
epitopo presente su una
mucina associata all’epitelio celomatico, nei carcinomi ovarici (sierosi e
mucinosi). E’espresso anche in caso di quadri infiammatori su base aspecifica,
come ad esempio nell’endometriosi ovarica e nelle reazioni peritoneali
infiammatorie. Cut off : 35 U.I./mL.
Non è ritenuto valido per la
ricerca di recidiva in pazienti con malattia minima residua.
E’ stato osservato il suo
incremento anche in casi di citolisi tumorale (dati riservati)
Antigene
gastro-intestinale CA 19.9:
E’ stato proposto come marker elettivo per lo screening e la diagnosi di tumori
pancreatici, poiché è molto limitata l’incidenza dei falsi positivi a causa di
malattie infiammatorie concomitanti (coliti, pancreatiti, polipi intestinali). Cut off di 37 U.I./mL. E’ presente nel
70% dei cancri pancreatici, nel 50-60% dei tumori dello stomaco, nel 45-50%
delle neoplasie del colon-retto, e nel 40% nei carcinomi delle vie biliari.
E’ stato osservato il suo
incremento anche in casi di citolisi tumorale (dati riservati)
CA 50
Marcatore mucinico ad ampio
spettro per i tumori, sovrapponibile al CEA e al TPA. Presente
frequentemente anche in patologie
benigne, quindi con elevato numero di falsi positivi.
CA 15.3
Marcatore mucinico ritenuto
più specifico del CEA e del TPA. E’ marker
elettivo per tumori della mammella, poiché è molto limitata l’incidenza dei
falsi positivi da malattie infiammatorie concomitanti (15%). Cut off : 37 U.I./mL. E’ presente nel
33% dei tumori mammari localizzati, e nell’89% se metastatizzati. E’ poco
frequente in altri tumori (25%). E' utile nel monitoraggio dei trattamenti
cito-riduttivi, poiché è stato documentato che le variazioni positive o
negative di concentrazione ematica di questo marker sono associate ad aumento o riduzione della massa
neoplastica, soprattutto se metastatizzata.
E’ stato osservato il suo
incremento anche in casi di citolisi tumorale (dati riservati)
Mucinous-like cancer antigen (MCA)
E’ considerato anch'esso
elettivo per i tumori mammari, essendo un prodotto di secrezione della mammella
normale: entra nella circolazione sistemica solo quando lo sviluppo della
neoplasia determina un sovvertimento strutturale della ghiandola. E’ quindi un
buon indice di progressione di malattia neoplastica e di monitoraggio dei
trattamenti cito-riduttivi, con bassa percentuale di falsi positivi (10%) e
positività correlata con lo stadio di malattia: 20-30% se tumore localizzato;
più del 60% se metastatizzato. Cut off
: 12 U.I./mL.
CA 549
Marker specifico per i tumori mammari, paragonabile per specificità
e per sensibilità al CA 15.3 e al MCA. Cut off : 11 U.I./mL. E’ presente nel
10-15 % nei primi due stadi di malattia neoplastica mammaria, per poi salire al
40% in fase terza di progressione, e infine attestandosi al 75% se malattia in
quarto stadio.
CA 195
Marker
specifico per i tumori del pancreas e del colon, sovrapponibile per specificità
e per sensibilità al CA 19.9, ma superiore al CEA.
TAG 72 ( CA 7.4)
Marcatore ad ampio spettro per i tumori, sovrapponibile
al CA 19.9. E’ presente dal 40 al 64% nei carcinomi gastrici, e dal 55 al 67%
nei carcinomi del colon-retto.
6. Consenso informato
CONSENSO
INFORMATO
Poiché Le è
stato diagnosticato recentemente un tumore maligno, Le chiediamo di partecipare
ad uno Studio di Terapia multicentrico basato sostanzialmente sull'applicazione
delle DIECI Dichiarazioni d'Intesa (www.lecurenaturali.com), allo scopo di stabilire
una base comune d'intenti per una forma di terapia anti-Cancro svincolata
finalmente dalla CHEMIO-TERAPIA e, a discrezione del Medico Curante di
Riferimento da Lei scelto, anche svincolata dalla Radio-Terapia e dalla
Chirurgia. Tale procedura terapeutica è aperta a qualsiasi altro medico che
intenda condividere le 10 Dichiarazioni d'Intesa, così come riportate
dall'autore del presente lavoro, (Dott. Giuseppe Nacci). Il Protocollo di base,
riportato in "Terapia NACCI" (www.lecurenaturali.com), potrà quindi
essere modificato dal Medico Curante in funzione del tipo di neoplasia, delle
condizioni cliniche del paziente, della disponibilità o meno dei diversi Rimedi
fito-terapici di cui si potrà disporre nel luogo di cura. Tale Protocollo di
cura si basa essenzialmente sull’assunto che l’alimentazione debba essere
completamente priva di vitamina B12, priva di acido folico, dev’essere a basso
Indice Glicemico, priva di acidi nucleici (DNA), e soprattutto priva di
formulazioni alimentari complete di tutti e 9 gli aminoacidi essenziali
(Leucina, Valina, Isoleucina, Lisina, Metionina, Triptofano, Treonina,
Fenilalanina, Istidina). Viceversa, la terapia fitoterapica dovrà essere
ricchissima di decine di migliaia di vitamine e di complessi pro-vitaminici,
capaci di detossificare gli organi e gli apparati emuntori (apparato
gastro-intestinale, fegato e reni), d’innescare il fenomeno dell’apoptosi nelle
cellule tumorali, cioè di indurre la riattivazione degli enzimi di
endonucleasi, con successiva auto-distruzione del DNA della cellula
neoplastica e, soprattutto,
di dare inizio alla cascata immunitaria, cioè d’indurre la riattivazione
dei Linfociti Natural Killer, dei Linfociti B (con produzione di anticorpi
policlonali diretti verso gli antigeni tumore-associati delle cellule malate),
dei linfociti Killer, dei monociti. A completamento della terapia così
descritta, sarà anche importante che il paziente esegua attività fisica
moderata per non indurre l’organismo a consumare le proprie masse muscolari per
sopperire alla richiesta biochimica da parte del tumore di vitamina B12, di
acido folico, di aminoacidi essenziali e di acidi nucleici. Il Medico Curante si assume la responsabilità di
condurre a buon fine la cura, fermo restando che dovrà comunque avvalersi della
collaborazione dei Suoi familiari per disporre di alimenti di buona qualità,
possibilmente provenienti da Centri di produzione di Agricoltura Biologica; a
tale proposito, si rifiuta l’utilizzo di capsule, compresse e altri prodotti
erboristici la cui qualità non può essere ritenuta ovviamente paragonabile al
FITO-COMPLESSO della pianta appena raccolta: fresca, biologica e di stagione.
Il Paziente si assume la responsabilità di seguire il più possibile le
direttive del Medico Curante in merito all'acquisto di generi alimentari
possibilmente NON contaminati da Pesticidi e assolutamente privi di
modificazioni o manipolazioni di tipo genetico (Organismi Geneticamente
Modificati), poiché la terapia anti-Cancro applicata è basata, sostanzialmente,
sul presupposto che il Cancro debba considerarsi una malattia degenerativa
dovuta a carenze di vitamine e a intossicazione da sostanze chimiche presenti
nei cibi. Le vitamine e le sostanze pro-vitaminiche presenti nelle piante
fresche e di stagione, di comune alimentazione umana o di impiego medico
(piante officinali) sono stimate in numero superiore a 13.000-15.000 tipi. Gli
Organismi Geneticamente Modificati sono una ingiustificata e pericolosissima
alterazione di ciò che l'Evoluzione ha prodotto nelle piante negli ultimi 60
milioni di anni, cioè in quel lungo periodo di tempo in cui la biochimica dei
Mammiferi si è evoluta sulla Terra, fondando la propria complessità genomica
(DNA) sull'utilizzo di migliaia di vitamine e di complessi fitochimici presenti
in Natura. Se Lei è d’accordo a partecipare a questo studio, e rientra nei
criteri d’inclusione descritti nella Terza Dichiarazione d'Intesa, a tempi
prefissati verrà sottoposta/o a esami del sangue (vedi Quinta
Dichiarazione d'Intesa) e ad esami
strumentali come ad esempio l’Ecografia (dimostrazione di linfonodi “reattivi”)
oppure la Tomografia a Risonanza Magnetica Nucleare (R.M.N.), oppure la Tomografia ad Emissione di
Positroni (PET), oppure la Tomografia
a raggi X (T.A.C.): tutti esami ritenuti utili, compatibilmente
alle capacità diagnostiche del radiologo, per seguire l’andamento della
risposta immunitaria nel tempo, e quindi per confrontare fra loro tali
metodiche e tecniche diagnostiche strumentali, allo scopo di definire, in
futuro, la migliore metodica convenzionale di imaging e di stadiazione fra
quelle sopra considerate. Prima di entrare in questo studio, Lei sarà
sottoposta/o ad un esame clinico completo e a procedure diagnostiche standard
che includono: prelievo di sangue (vedi
Quinta Dichiarazione d'Intesa) radiogramma
del torace, Tomografia a raggi X ( T.A.C.) della testa, e/o del torace e/o dell’addome. Se il Suo Medico
Curante di Riferimento lo ritiene, Lei potrebbe effettuare anche una
scintigrafia ossea e un radiogramma completo dello scheletro. La Sua storia
clinica sarà valutata ed archiviata presso l'Ambulatorio del Suo Medico Curante
di Riferimento, e campioni di sangue e
delle urine saranno esaminati in laboratori di analisi in tempi diversi, in
base a ciò che il Suo Medico Curante di Riferimento riterrà opportuno fare,
secondo quanto riportato nella Quinta Dichiarazione d'Intesa. In base ai
risultati della terapia, a discrezione del Medico Curante di Riferimento,
potrebbe anche essere suggerito un
RICOVERO OSPEDALIERO per eventuali interventi chirurgici, di cui comunque sarà
Lei la persona che dovrà decidere in tal senso. La durata prevista della Sua
partecipazione in questo studio è di circa 18 mesi. Se Lei è stata/o esposta/o
a CHEMIO-TERAPIA sarà esclusa/o da questo Studio, a meno che il Medico Curante
di Riferimento non intenda comunque seguirlo per ragioni umanitarie, sempre
ponendo all'attenzione dei medici curanti il gravissimo danno arrecato alle
difese immunitarie dalla/le precedente/i seduta/e di CHEMIO-TERAPIA, e quindi
l'impossibilità di ottenere buoni risultati a distanza. La Fito-Terapia non
preclude, d'altra parte, l'impiego associativo di cure cosiddette
"alternative" come l'Omeopatia o la cosiddetta "Multi-Terapia Di
Bella" (MTDB), ma in caso di associazione terapeutica con
esse il Medico Curante di Riferimento da Lei scelto non può assumersi alcuna
responsabilità in merito ad eventuale fallimento del trattamento così come
descritto nelle Dieci Dichiarazioni d'Intesa, poiché entrambe le cure
sopramenzionate (Omeopatia e MTDB)
impiegano sostanze non contemplate dalla
Fito-Terapia tradizionale, e le cui interazioni con essa rimangono a tutt'oggi
sconosciute. Non è accettata l’interferenza terapeutica con prodotti
erboristici o con speciali “alimenti” di altra natura proposti o suggeriti da Naturopati
o comunque da persone per le quali è proibita per Legge l’esercizio della
professione medica: eventuali somministrazioni di prodotti erboristici o di
speciali “alimenti” particolari da parte di queste persone saranno attentamente
valutate, e se si riscontrerà in tale condotta di abuso della professione medica
un danno sostanziale alla salute del paziente (causa introduzione nella dieta
anti-cancro di piante tossiche, di tutti
e 9 gli aminoacidi essenziali, della vitamina B12, dell’ acido folico, o di
elevate quantità di Glucosio), si provvederà a segnalare tali abusi, ravvisando
in tali atti un danno sostanziale alla terapia proposta e condotta dal Medico Curante,
anche se non valutabile in termini di perdita percentuale nella riuscita della
terapia. Effetti collaterali e tossicità: può esserci la possibilità di
comuni malesseri associati con la somministrazione di elevate quantità di
frutta e verdura, a causa della de-tossicazione indotta nell'organismo malato,
caratterizzata da febbre, diarrea, nausea, pruriti cutanei, urine maleodoranti
e dal colore scuro, rosso o addirittura nero. Da migliaia di anni sono note le
contro-indicazioni e le potenziali reazioni tossiche delle piante: sarà compito
del Medico Curante scegliere e dosare i fattori fito-terapici più adatti al
singolo paziente. Benefici potenziali: i potenziali benefici che possono
derivare dalla Sua partecipazione a questo Studio sono che il Suo contributo ci
permetterà di determinare la sicurezza e l’efficacia di questa procedura
terapeutica su larga scala, e forse anche guarirla dalla Sua stessa malattia,
confermando così quanto già riportato dalle antiche conoscenze mediche del passato e da quanto riscoperto di
recente dalla cosiddetta "Medicina Alternativa", di cui però la
Fito-Terapia non si riconosce partecipe, poiché Medicina Classica. Suoi
diritti e privilegi : Io (NOME E COGNOME DEL PAZIENTE FIRMATO IN FONDO ALLA
PRESENTE) accetto di essere sottoposta/o alle procedure terapeutiche secondo
quanto descritto dalle Dieci Dichiarazioni d'Intesa; mi è stata spiegata la
differenza rispetto alla CHEMIO-TERAPIA, all'Omeopatia, alla
"Multi-Terapia Di Bella". Ho capito il pericolo derivante
dall’associazione di prodotti erboristici o di speciali “alimenti” di cui il
Medico Curante potrebbe non essere stato messo al corrente, e consigliati da
persone a cui è vietata per legge l’esercizio della professione medica. Ho
ricevuto una descrizione dettagliata della procedura sperimentale e dei suoi
rischi potenziali. Ho avuto l’opportunità di chiedere al Medico Curante di
Riferimento da me scelto alcune domande inerenti a queste procedure e agli
eventuali rischi. Ho compreso che se dovessi avere dei dubbi ulteriori, posso
contattare il Medico Curante di Riferimento al suo numero di telefono, o a quello
dei suoi collaboratori. Nell’eventualità che io dovessi avere dei problemi in
relazione alla terapia, potrò contattare un qualsiasi altro medico di mia
fiducia o recarmi al Pronto Soccorso, senza per questo pregiudicare i miei
rapporti con il Medico Curante di Riferimento da me scelto. Mi è stato
assicurato che i miei dati personali saranno tutelati e che i nomi dei pazienti
non verranno resi noti in nessuna pubblicazione derivante da questo Studio di Ricerca.
Altri medici potranno esaminare i miei dati ma, comunque, essi sono tenuti a
mantenere la segretezza sui miei dati personali. La mia partecipazione a questo
Studio è volontaria. Mi è stato comunicato, e ho capito, che io posso ritirare
il mio consenso e interrompere la mia partecipazione in questo Studio in
qualsiasi momento, senza problemi, e che questo ritiro dal protocollo di
terapia non pregiudicherà il mio rapporto con i medici. Se dovessi scegliere di
ritirarmi da questo Studio, mi sarà richiesto soltanto di eseguire almeno gli
esami del sangue a scadenza possibilmente mensile, in particolare per ciò che
riguarda la VES, l’Emocromo con formula, le Proteine totali, la vitamina B12,
l’Albumina, e i markers tumorali, così come definito nella Quinta Dichiarazione
d'Intesa. Inoltre, ho capito che il Medico Curante può decidere di interrompere
la mia partecipazione a questo Studio anche senza il mio consenso, se
dovesse ritenerlo giusto nel mio
interesse. Ho inoltre compreso che mi saranno comunicate le nuove eventuali
scoperte, sviluppate durante il corso di questo Studio, e che esse potrebbero
influenzare la mia volontà di continuare o meno a partecipare allo Studio. Il
Medico Curante di Riferimento o un suo collaboratore, sarà sempre disponibile,
nell’eventualità che possa occorrere un’emergenza in relazione allo Studio. Se
dovesse accadere una tale situazione, il Medico Curante o un suo designato, si
assumeranno la responsabilità per la valutazione del mio caso, se così sarà
richiesto. Data la malattia in atto, mi affido alla preparazione medica del Medico
Curante che, in base alle prove del sangue, e alle indagini diagnostiche,
cercherà di curarmi e di guarirmi secondo Scienza e Coscienza, modificando se
necessario la terapia iniziale, cioè apportando o togliendo nuovi prodotti
fito-terapici, modificando i dosaggi, la preparazione, e comunque sempre evitando di determinare danni fisici per
Imperizia, Imprudenza o Negligenza. Inoltre, è possibile che, nel corso di
questi studi, possano essere scoperti nuovi effetti collaterali di prodotti
fitoterapici, o nuove piante curative per la malattia di cui sono affetto/a.
Essendo un trattamento medico di lunga durata, non sono previsti compensi
economici per il paziente. I
regolamenti richiedono che io sia informata/o sul fatto che non è disponibile
alcun compenso finanziario per danni eventualmente subiti, poiché la terapia è
basata quasi unicamente su prodotti erboristici naturali e, possibilmente,
quasi unicamente prodotti mediante tecniche di Agricoltura Biologica. Ho
compreso che riceverò una copia firmata di questo documento di Consenso
Informato. Firma del paziente: Con la presente, attesto che ho letto l’intero modulo di consenso, o
che mi è stato letto, e che l’ho compreso completamente. Inoltre, attesto che
tutte le mie domande riguardanti questo documento e questo Studio, hanno avuto
risposta completa e soddisfacente. Con queste cognizioni, acconsento
volontariamente a ricevere il trattamento descritto sopra. Questo documento
dovrà essere firmato entro 30 (trenta) giorni dalla consegna di codesto Consenso
Informato, pena la cessazione del rapporto fiduciario tra Medico Curante e
paziente.
Firma del paziente...............Firma
del testimone..............Firma del ricercatore...........
Luogo:
DATA:
Nessun commento:
Posta un commento